0.1 mesagiato, misagiate, misagiato, mizagiato.
0.2 DEI s.v. misagio (fr. ant. mesaisié).
0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>.
0.8 Gian Paolo Codebò 03.05.2002.
1 Che si trova in condizione di disagio e difficoltà (anche economica).
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 24, pag. 294.1: O, conforto d'infermi e poveri tutti! O, aiuto d'onni mizagiato hom!
[2] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 3.19, pag. 201: Certo che ben è ragione / io ne sia noios' e spiacente, / membrar ch'agiato e manente / li è ciascun vile e fellone, / e mesagiato e povero lo bono...
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 69.34: un santissimo uomo fue, ch'era molto misericordioso et albergava volontieri i poveri in suo albergo, sì ricevette il nostro Signore, e quando elli credette donare e lavare uno misagiato, che ivi era, sì tosto come volse l'occhio, quelli ch'era in sembianza di povero si isparve.
[u.r. 23.01.2007]