ARTIGIANO s.m.

0.1 artesani, artexani, artigiani, artigiano.

0.2 Da arte.

0.3 Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Chi esercita un'arte meccanica, artiere.

0.8 Elena Artale 04.06.2002.

1 Chi esercita un'arte meccanica, artiere.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.16, pag. 167.15: i Ghibellini, credendo con sì fatta vista esser ingannati e traditi da coloro in cui si confidavano, tutti rimasono smarriti. Sì che poca gente rimase fuori, altro che alcuni artigiani, a cui commisono la guardia.

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 3, pag. 22.24: Cresciuto Moise, crescette in tanta bellezza, [[...]] che, secondo che dice Iosefo, nullo uomo era tanto severo, che non si delettasse d'invitarlo e vederlo; e, quando esso passava per le piazze e per le vie, li artesani li loro artificii lasciavano per vederlo.

- [Con allusione alla bassa posizione nella scala sociale (anche in contrapposizione a gentile):] vile artigiano.

[3] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 46, pag. 217.24: non è niuno sì vile artigiano che non richieda mondizia e nettezza nei suoi ministri ed operatori quando gli servono.

[4] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), I, st. 33.3, pag. 153: Tuti li artexani ch'arte fano / non ge çova a dire: «E' son çentile»; / alora sono fati asae piùe vile / in aqua e in fogo ardente...

[u.r. 22.07.2008]