BRUTTURA s.f.

0.1 brottura, bructura, bructure, bruttur, bruttura, brutture, brutur, brutura, bruture.

0.2 Da brutto.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 2.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Cronica fior., XIII ex.; Simintendi, a. 1333 (prat.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Cosa sporca o immonda, sudiciume, rifiuto; veleno. 2 Fig. Corruzione del costume, vergogna o scostumatezza, sconcezza; azione infame.

0.8 Fabio Romanini 17.10.2001.

1 Cosa sporca o immonda, sudiciume, rifiuto; veleno.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 188.9, pag. 78: Portavanne i brandon per monti e colle / i corbi e le cornacchie e ' lupi ancora; / la terra e 'l mare e la schium' era rossa, / i monti sì n'empier di vembri e d'ossa, / le fiere si pascean d'ogni bruttura.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 306.20: e noi pochi tegnamo i lieti campi in fino a tanto che 'l nuovo die, compiuto il corso del tempo, menomerà la raunata bruttura, e lascerà il puro spirito celesto e chiamerà queste anime a grande compagnía.

[3] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 18, pag. 107.14: sì come da vilissimo intelletto a lusingar dipende confessando altrui, così nel male come nel bene, a ben piacere per effetto d'alcuna utilità, così nel male per lo fastidio che di ciò nella mente si sostenne, figurativamente qui in alcuna bruttura di sterco son sommersi...

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 108.4: una parte ne prese col morso, altri con abbracciamenti; altri uccide col fiato, altri con la mortale bruttura del veleno.

[5] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 180, vol. 2, pag. 69.12: Sappiate che 'l detto fiume cresce due volte l'anno, tanto che cuopre tutta la terra d'Egitto, [[...]]; e rimane tutta netta, che non ci vedi punto d'erba, nè niuna bruttura...

[6] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 39, pag. 159.18: E [[iaspo]] no lassa noscere le erbarìe. E resana gli ogli dalle bruture e conforta 'l viso.

[7] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 37, vol. 1, pag. 659.27: e li sventurati corpi maculati dalla bruttura del sangue per comandamento dello imperadore stettono tre dì in sulla piazza sanza essere coperti o sepulti...

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 9, pag. 559.3: Maestro Simone medico da Bruno e da Buffalmacco, per esser fatto d'una brigata che va in corso, fatto andar di notte in alcun luogo, è da Buffalmacco gittato in una fossa di bruttura e lasciatovi.

[9] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 14.33, pag. 93: Venuto il tempo dirò che abia cura / a' metitori, et che pria fora arcoglia / tutte le çiçanie et l'altra bruttura...

[10] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 161.10: In questo tempo fo Tarquino Prisco quinto re de li romani, lo quale hedificò le mura de Roma et le chiaveche tutte acciò che raccogliessero le acque et le bructure di Roma, le quali allo Tevere davano da capo.

2 Fig. Corruzione del costume, vergogna o scostumatezza, sconcezza; azione infame.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica, 192, pag. 95: Zamai da incostro negro no pò descend blancheza, / Ni da brutura alcuna no pò descend neteza.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 44.45, pag. 117: Sempre hanno a possedere / quelli che servon Dio più piacimento / e di travaglio meno e di bruttura...

[3] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 16.7, pag. 101: la mia mente, / ché pria saccente-mente - alto procura, / d'om crïatura - cura - finalmente, / e ppoi seguente - gente - i dà drittura: / d'ogni mizura - fura - 'l vil nocente; / poi se, piagente, - sente - in lui bruttura, / seguir rancura, - dura - malamente.

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 4.22, pag. 14: O alta penetenza en mio odio fundata, / atto de la grazia che fo per gratis data, / fuga l'amore proprio con tutta sua masnata, / che l'anema ha sozata 'n bruttura de peccato.

[5] Cronica fior., XIII ex., pag. 116.13: Onde, sotto cotale spezie di pietade, i seguagi del decto Amerigo ongni sozza cosa liberamente faceano in ongni bruttura di pecchato.

[6] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 150, pag. 329: Loco stay la Luxuria, ke quasi on'homo adlacça / et de bructura inpada; / Iullaria e Blasfemia co· le Mençongne cacça / tucte inn- una strada.

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 142.10, pag. 594: Como e' pû me guardo intorno, / apensando noite e jorno, / tuto lo mondo vego dao / a ogni vicio e peccao / de soperbia e d'osura / e d'ognunchena <e> brutura...

[8] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 2, pag. 100.30: Io sono chiamato spirito di fornicazione, perocché di questo vizio propriamente è mio ufficio di tentare. Oh quanti n'ho già fatti cadere e tornare alle brutture di prima, che aveano lasciate!

[9] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 121.5: Et nui poki tinimu li allegri campi fintantu ki sirrà cumplutu lu cursu di lu novu tempu et mankiranni la congregata bructura di li nostri piccati...

[10] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 150.2: Con ciò sia cosa che, a dire le colpe, le follíe, le vanitadi, le brutture, i difetti, le sciocchezze, le magagne, le smanceríe e' loro soperchi, doverrebbono venire col capo coperto...

[11] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 7, pag. 185.25: E questo se pò alegoricamente exponere che, como la loro avaritia non li fé cognoscere caritativamente un povero bixognoso il qual vergognava de domandare, cossì essi, deturpati de brutura, non sono degni de essere cognosciuti per vista, né per fama.

[12] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 62, pag. 261.10: voi sete obrigate più che l'altre creature, in quanto Dio, oltre a quello amore ch'egli à donato alla creatura, egli à donato a voi più in particulare, traendovi della brutura e della tenebrosa vita fetida del mondo...

[13] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 18, pag. 409.3: Delle quali cose per voi e per la vostra fede, Padri conscritti, prima che il loro peccato purghiate, nè in Italia nè in Africa alcuna cosa adoperate, non quello che essi con le loro brutture commisero non solamente col suo sangue, ma ancora con pubblica pistolenza piangano.

[14] Tristano Veneto, XIV, cap. 445, pag. 404.21: Et l'osto respose: «Sì çerto, eli usa molto, ma verasiamentre eli reçeve molte fiade onta e bruture.

[15] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 21, pag. 69.28: Sempre lo ardore e la arrogantia le vanno inanzi, sempre mai el puzo e la bruttura s'accompagnono, sempre seguita el dolore e la pena.

[u.r. 18.12.2008]