CELLIERE s.m.

0.1 celer, celliere, cellieri, celliero, cieliere, cielliere, ciellieri, cigliere, ciglieri, ciliere, cillieri.

0.2 Fr. cellier (DEI s.v. celliere).

0.3 Doc. sen., 1235: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1235; Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Doc. pist., p. 1291; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Doc. sang., 1314 (5); Doc. lucch., 1337; Stat. prat., 1319-50; Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.6 N Dalla forma tosc.-occid. (e in partic. pis.) ciglieri, con passaggio di e protonica a i, deriva prob. il vocabolo sardo tsilléri 'bettola, osteria', voce di àmbito logudorese e nuorese, precedentemente ritenuta di origine iberica (cfr. Lupinu, Sardo-pisano, pp. 112-13).

0.7 1 Spazio interno destinato allo stoccaggio e conservazione delle derrate alimentari; dispensa. 1.1 Fig. Luogo dal quale si ricava il nutrimento. 1.2 Spazio interno destinato alla conservazione del vino; cantina. 1.3 Luogo destinato allo stoccaggio delle merci; magazzino.

0.8 Maria Clotilde Camboni 09.05.2002.

1 Spazio interno destinato allo stoccaggio e conservazione delle derrate alimentari; dispensa.

[1] ? Doc. sen., 1235, pag. 112.17: Buonave(n)tura Palmiere del celliere di Bartalomeo carnaiolo...

[2] ? Doc. fior., 1286-90, [1286], pag. 147.28: It. diedi per due centinaia di tegoli, per lo celliere, s. xx.

[3] Doc. pist., p. 1291, pag. 132.14: una chasa co(n) uno cellieri (e) uno peçço di t(er)ra vignata co(n) corte (e) aia...

[4] Stat. sen., 1305, cap. 50, pag. 68.8: Anco, che tutte le chiavi de li usci de li cellieri del detto Spedale, li quali rispondono in Valle piatta e nella carbonaia, e le chiavi de li usci de la volta, debbiano èssare tenute per lo camarlengo...

[4] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 55.21: In verità lo pane che vedete, a noi non è manifesto là u' s'aparecchi nè chi reca a nostro cillieri.

[5] Doc. sang., 1314 (5), 24., pag. 83.3: Inprima una casa e uno cellieri con uno peçço di terra.

[6] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 301.8: hoc cellarium, rij, el celliere. hoc penu et hec cella, idem.

1.1 Fig. Luogo dal quale si ricava il nutrimento.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 216.8: «La terra è [[...]] celliere della vita».

1.2 Spazio interno destinato alla conservazione del vino; cantina.

[1] Doc. sen., 1263, pag. 362.24: dodici toneli di vino d'Alçora, i q(uali) sono nel ciliere del nostro oste di Brea...

[2] Gl Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 8, pag. 243.32: Jn odorem unguentorum tuorum curremus, in cellam vinariam, zo est el celer o lo bon vin ol. Zo est la requies sempiterna, o' sun li saint e le sainte, e o' seran tuit quil qui feran lo servise de De sine fine in secula seculorum.

[3] Stat. sen., c. 1318, cap. 20, pag. 29.18: statuimo e volemo, che 'l cellieri de l'Ospitale predetto, nel quale sta et è tenuto el vino, degga avere una chiave, e non più...

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 9, pag. 95.34: faita l'oratium, obrì la cannava e trovà che tute le bote e l'atre vaselle, in le quae avea in iascuna mise un poco de vim, rebocava in tar modo che tuto lo celer serea andao a noto se lo vesco fuso un poco pu tardao a venir.

1.2.1 Luogo destinato alla vendita e al consumo del vino; taverna.

[1] ? Doc. sen., 1263, pag. 369.6: die avere xv s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo secondo, i q(uali) mi diè Palmieri Guidi p(er) la sua parte p(er) la piscione del soio ciliere.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 571, vol. 1, pag. 355.19: lo detto capitano [[...]] non possa o vero debia andare o vero intrare [[...]] in alcuna taverna o vero celliere, 've vino si vendesse a minuto...

[3] Doc. lucch., 1337, pag. 289.19: che possa tenere lo bussolo overo giuoco in sulla piazza di san Michele [[...]] e in catuna altra porta della città di Lucca, in uno luogo dentro et uno di fuore ne' borghi, potendoli tramutare li luoghi per li cillieri come li piacesse.

[4] Stat. prat., 1319-50, cap. 13, pag. 21.9: ordiniamo, che nullo di nostra Compagnia debbia [[...]] mangiare in taverna, nè in ciellieri, sanza iusta e legittima cagione.

1.2.1.1 Fig.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 26, pag. 203.32: fanno cellieri dell'anima loro quando pensano solamente del vino...

1.3 Luogo destinato allo stoccaggio delle merci; magazzino.

[1] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 17.11: Stazione in francesco. Magazzino in più linguaggi. Celliere in fiammingo. Questi nomi sono e vogliono dire luogora dove si mette a guardia la mercatantia e ove stanno e riparano e' risedenti mercatanti e gente a guadagnare, e a salvare le loro mercatantie e merce e le loro scritture e cotale loro cose.

[u.r. 17.02.2024]