CÈLLULA s.f.

0.1 cellola, cellula, cellule.

0.2 Lat. cellula (DELI 2 s.v. cella).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.).

0.7 1 Luogo racchiuso da soffitto e pareti, spazio interno di piccole dimensioni. 1.1 Spazio interno di piccole dimensioni utilizzato come dimora a fini penitenziali. 2 [Anat.] Ciascuna delle tre parti in cui era suddiviso il cervello in base alle conoscenze dell'epoca.

0.8 Maria Clotilde Camboni 09.05.2002.

1 Luogo racchiuso da soffitto e pareti, spazio interno di piccole dimensioni.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 232.24: Da poi pensao Silla enfra sí de molti mali ke avea adoperati et facti e fece mutare una cellula in Campo Marsi et in quello loco religiosamente vixe e morio.

1.1 Spazio interno di piccole dimensioni utilizzato come dimora a fini penitenziali.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 491.9: qui manifesta e dice delli altri contemplanti di vita eremita, cioè di santo Maccario e di santo Romoaldo. Di santo Maccario si legge, che essendo egli abate discendea della sua cellola al cimiterio, lasciava il letticciuolo, e venìa a dormire al monimento...

2 [Anat.] Ciascuna delle tre parti in cui era suddiviso il cervello secondo le conoscenze dell'epoca.

[1] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 2, pag. 437.34: Memoria è una doppia naturale, la quale così si vede nella cellola dirietro del celabro, però che in quella dinançi si forma la ymaginaçione, e nella meçana la ragione overo ingengno.

[2] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 2, pag. 438.11: diremo che invochi qui quella virtude e potença inmaginativa, ch'è nella parte dinançi nel cerebro, nella quale si formano et aprendono le ymaginaçioni di fantasia, le quali poi si mandano alla cellola di meço, la quale per sua potença l'àe a discrivere e giudicare; delle quali quelle che dilibera di conservare manda nella terça cellula, ch'è nella parte dirietro del cerebro, chiamata memoria, della quale qui parla l'autore.

[u.r. 20.10.2020]