CIARLARE v.

0.1 ciarla, ciarlando, ciarlare.

0.2 Voce onom. (REW 2451 čar).

0.3 Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?): 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?).

N Att. solo fior.

0.7 1 Parlare molto vaneggiando oppure rumoreggiando.

0.8 Rossella Mosti 30.05.2002.

1 Parlare molto vaneggiando oppure rumoreggiando.

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 7, ott. 94.8, pag. 212: ma pur partitamente a tal salute / è da venir, sol per lasciar contenta / costei che tanto d'ogni gente parla, / sanza saper che sia quel ch'ella ciarla.

[2] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), III, ott. 4.5, pag. 40: or quivi si facea sí gran ciarlare / con urli e canti di maniera oscura, / che nel ninferno non si fece mai / tanto romor di strida o tanti guai.

[3] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 371-80, pag. 107.23: niun boccone deve mai essere più saporito né migliore che la lingua di lei, la quale di ciarlare mai non ristà...

[u.r. 08.06.2018]