CICCIONE s.m.

0.1 ciccione, ciccioni.

0.2 Da ciccia.

0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Med.] Foruncolo della pelle ostruito dal sebo; ciste sebacea. 1.1 [Med.] Pustola della pelle (che indica una malattia).

0.8 Elena Paolini 19.04.2002.

1 [Med.] Foruncolo della pelle ostruito dal sebo; ciste sebacea.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 170.18: E chi -l prende e faccialo pestare cho· lardo di porcho che no ssia salato, e -l pone sopra ciccioni, ś lli fae maturare subittamente. || Baldini, p. 209: «Lo stesso di bozzo» (definito 'ciste, bubbone').

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 130, pag. 286.9: Il detto Berto [[...]] avea uno ciccione nel sedere, appunto dove si tiene il brachiere; ed era ś velenoso, che molti d́ gli avea quasi dato un poco di febbre...

1.1 [Med.] Pustola della pelle (che indica una malattia).

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 300.1: Che dirai del crollare del capo, e del tormento degli occhi e degli orecchi, e della tempesta del cervello, che par che sia pieno di vermini, e dell'altre parti del corpo, onde la natura purga il corpo, che tutte sono scorticate, e piene di ciccioni, e di tormenti?

[u.r. 20.05.2011]