CÌCONE agg./s.m.

0.1 cicona, cicone, ciconi.

0.2 Lat. Cicones, dal gr. Kíkones.

0.3 Simintendi, a. 1333 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Simintendi, a. 1333 (tosc.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

0.5 Nota cicona (femm. sing.), cicone (femm. plur.), metaplasmo di accento incerto.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Della Ciconia (località della Tracia sul fiume Ebro). 2 Sost. Abitante della Ciconia.

0.8 Elena Paolini 20.05.2002.

1 Della Ciconia (località della Tracia sul fiume Ebro).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 3.2: E prima come le donne Cicone uccisono Orfeo.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 323, pag. 249.34: certa cosa è costui [[Orfeo]] essere stato di Trazia e nato d'una gente chiamata Cicona: e, [[...]] questi cotali Ciconi infino nel tempo suo in sublime gloria si reputavano Orfeo esser nato di loro.

2 Sost. Abitante della Ciconia.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 219.5: Imeneo, coperto di giallo vestire, si parte di quindi, e per la grande aria ne va alle contrade de' Ciconi; e indarno fu chiamato dalla voce d' Orfeo.

[u.r. 16.03.2009]