0.1 cifre, zifra, zifre.
0.2 Ar. sifr (DELI 2 s.v. cifra).
0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.1.
0.4 In testi sett.: Bart. da Sant'Angelo, XIV in. (?) (trevis.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
0.5 Locuz e fras. stare per cifra 1.1.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Uno dei dieci caratteri (mutuati dalla tradizione araba) adoperati per rappresentare i numeri. [In partic.:] il carattere tondeggiante che rappresenta la quantità nulla, zero. 2 Figura derivante dall'unione di più linee.
0.8 Elisa Guadagnini 24.09.2015.
1 Uno dei dieci caratteri (mutuati dalla tradizione araba) adoperati per rappresentare i numeri. [In partic.:] il carattere tondeggiante che rappresenta la quantità nulla, zero.
[1] Bart. da Sant'Angelo, XIV in. (?) (trevis.), 1.10, pag. 345: Ed ho en danari ed en libri ed en zoglie, / che val ben zento zifre e si è negota... || Marti, Poeti giocosi, p. 345: «un numero immenso dunque; ma "cifra" significava anche "zero", onde la scherzosa ambiguità, chiarita nel resto del verso».
1.1 Fras. Stare per cifra: contare quanto uno zero, non contare nulla.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.92, pag. 156: «Meser, non me lamento del iudizio, / ch'ello non sia fatto con rascione; / lamentome che eo non ci aio offizio: / staraioce per zifra a la mascione.
2 Figura derivante dall'unione di più linee.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3595, pag. 338: Nelle immagin di stagno ovver di piombo / Fatte sotto gli aspetti delle stelle / Con cifre di triangoli e di rombo...
[u.r. 24.09.2015]