CITTADELLA s.f.

0.1 citatella, cittadella, cittadelle.

0.2 Da città .

0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.); Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.6 T Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): Cittadella e Campo San Piero in padovana.

0.7 1 Centro urbano di modeste dimensioni. 2 Solida costruzione fortificata adibita ad uso di difesa, fortezza.

0.8 Elisa Guadagnini 04.07.2002.

1 Centro urbano di modeste dimensioni.

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 263, vol. 2, pag. 235.16: Questa città di Parenzo è gentile e santa cittadella, ed è buono porto el suo.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 21, vol. 2, pag. 545.19: In questa stanza V galee di Genovesi de la detta armata per mandato del re Ruberto vennono a la guardia de la foce del fiume del Tevero, acciò che grascia e vittuaglia non entrasse per la via di mare ne la città di Roma; le quali galee presono la cittadella d'Ostia a dì V d'agosto nel detto anno, e rubarla tutta.

[3] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 33, pag. 56.35: E dove sono quelle ruine, che tu vedi, furono anticamente due cittadelle, l'una delle quali fece Iano e posele nome Ianicolo, e però lo detto monte si chiama Monte Ianicolo.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 57.7: A questo missore Bruzo donao la signoria de Lodi. A quella citatella lo mannao a regnare.

2 Solida costruzione fortificata adibita ad uso di difesa, fortezza.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 47, pag. 247.23: Il castello Santo Angelo è un sepolcro d'uno imperadore (Ottaviano credo che disse): vedete sepolcri che faceano! Ben costava quant'una buona cittadella.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 75, vol. 2, pag. 394.25: onde la terra si levò tutta a romore, infiamata contra il vecchio tiranno: il quale per tema si ricolse in cittadella, e tutta la notte stette armato colla sua gente e della Chiesa e buona guardia.

[3] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 265.21: Martedì mattina a dì 5 di luglio, della nostra giente uscirono da 300 huomeni da chavallo dalla cittadella a scharamucciare cholla giente della chonpangnia...

[u.r. 16.03.2009]