CODESTORO pers.

0.1 codestoro, cotestoro.

0.2 Da codesto (cfr. Rohlfs, § 492). || Cfr. Renzi, Pron. e casi, p. 20.

0.3 Lett. pist., 1320-22: 1.

0.4 In testi tosc.: Lett. pist., 1320-22; Doc. fior., 1311-50, [1349]; Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

0.5 La forma codestoro compare nel corpus soltanto in Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.): cfr. 1[3].

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Due o più persone vicine (nello spazio o nel tempo, o in altro modo) alla persona cui ci si rivolge.

0.8 Pär Larson 14.06.2002.

1 Due o più persone vicine (nello spazio o nel tempo, o in altro modo) alla persona cui ci si rivolge.

[1] Lett. pist., 1320-22, 8, pag. 44.23: Queste lectere te noe viene palesare a persona del mondo, se noe a cotestoro a cui dicono, inperò che tucti li anziani noe le ànno date, anzi avemo da alcuno nostro amico anziano tacita mente lo sugello del comune; sì che ti le viene tenere molto secrete e darele al puncto che ti pare.

[2] Doc. fior., 1311-50, 51 [1349], pag. 658.3: E da capo mandiamo costà ser Iohanni Manni et Giovanni Iacopi, informati di nostra intentione, a' quagli nelle predecte cose darai e aiuto, e fede, e consiglo, e per nostra parte ne pregharai cotestoro.

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 96, pag. 234.8: Cristo vi sia nell'anima, e v'accenda sempre nella sua carità; amen. Se potete, sostenete codestoro infino alla nostra tornata; Iddio vi sia vero consolatore; amen.

[4] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 59, pag. 168.8: Giovami che tutte cotestoro ti faccino onore, e tu a loro farai onore e piacere, e a ogni gente.

[5] Doc. fior., 1367 (3), pag. 487.11: stanocte passata a l'octo ore, venne a noi Ciampolino con vostre lectere, per le quali intendemmo ciò che scriveste. Ancora abbiamo sentito che 'l Dogio di Pisa è disposto a dare a cotestoro ogni favore a lui possibile.

[u.r. 16.03.2009]