0.1 cotestui.
0.2 Forma obliqua di codesto, cfr. costui < eccum istui (DEI s.v. codestùi). || Cfr. Rohlfs, § 492 e Renzi, Pron. e casi, pp. 12 e 20.
0.3 Boccaccio, Decameron, c. 1370: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Decameron, c. 1370.
N Att. solo fior.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Persona di sesso maschile vicina (nello spazio o nel tempo, o in altro modo) alla persona cui ci si rivolge.
0.8 Pär Larson 14.06.2002.
1 Persona di sesso maschile vicina (nello spazio o nel tempo, o in altro modo) alla persona cui ci si rivolge.
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 9, pag. 565.19: E vuoi vedere se io dico vero? Io fui il primaio uomo a cui egli dicesse che egli era per isposare la Bergamina: vedi oggimai tu!» «Or bene sta dunque:» disse Bruno «se cotestui se ne fidava, ben me ne posso fidare io.
[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 33, pag. 78.18: dovendo dire il vescovo una messa piana, essendo alla chiesa il signore da parte, andò alla detta messa quasi in sul celebrare, e fattosi innanzi quanto poteo, prendendo il vescovo il corpo di Cristo, e messer Dolcibene esce: - Né mica disse istamane cotestui il paternostro di san Giuliano.
[u.r. 27.11.2020]