COVILE s.m.

0.1 chovile, covil, covile, covili, cubile, cubili.

0.2 Lat. cubile (DELI 2 s.v. covile). || Per 2 converrà pensare a un incrocio con coviglio.

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 3.

0.4 In testi tosc.: Armannino, Fiorita (08), p. 1325 (tosc.); Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 Tana di animali. 2 Contenitore in cui si allevano le api, alveare. 2.1 [Generic.:] nido d'insetti. 3 Fig. Patria, casa, rifugio.

0.8 Pär Larson 28.05.2002.

1 Tana di animali.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 2, cap. 6, par. 2, pag. 55.23: A ciascuno sua patria è molto cara: eziandio gli uccelli volanti per aria amano i loro nidi: l'erranti fiere a' loro covili si ritornano.

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 26.2, pag. 508: Ma qual la leonessa negli ircani / boschi, per li figliuo' che nel covile / non trova, sé con movimenti insani / messa in oblio, la sua ira gentile / mugghiando corre e per monti e per piani, / né mai la fa se non affanno umile...

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 11, pag. 144.26: Contra le talpe giova avere i. spessi nel mezzo de' cardeti. E alcuni hanno contra loro le donnole dimestiche. Altri sono, che riempiono i forami loro di rubrica, e cocomeri agresti. E altri a lato a' covili delle talpe fanno molte caverne, acciocchè le talpe si spaventino, e, risplendente il sole, si fuggano.

[4] Esopo tosc., p. 1388, cap. 13, pag. 102.7: Avendo tolto l'aquila i suoi figliuoli a la volpe, avevagli messi nel nidio a' suoi aquilini e gabbavasi con essi volpicini facciendo loro fare grande strida per l'asprezza de' becchi e unghioni. E intanto la volpe tornando al covile e non trovandovi e figliuoli, se fu dolente non ne dimandare!

2 Contenitore in cui si allevano le api, alveare. || Cfr. coviglio s.m.

[1] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 31, pag. 694.13: questi angoli fanno simile alle api o pecchie che fanno il mele, le quali si partono a grande ischiere dal loro chovile, andando per la manna e per lo cibo che a lloro bisognia, pogniendosi di fiore in fiore, e poi si ritornano al loro chovile, così diciendo l'altore.

2.1 [Generic.:] nido d'insetti.

[1] Armannino, Fiorita (08), p. 1325 (tosc.), pag. 512.17: Et intorno a quello castello ch'io ti dico volano li spiriti malingny folti e spessi, come le vespe yntorno alli loro cubili...

3 Fig. Patria, casa, rifugio.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 14.10, pag. 112: Lungo tempo aio clamato: ancora non fui audito; / scrissete nel mio libello: de quel non fui essaudito. / Ch'io non stia sempre ammannito a toccar che me sia operto, / non reman per mio defetto ch' i' no arentri al mio cubile.

[2] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), V, ott. 42.7, pag. 242: Dì tre di Marzo la gente Inghilese / fe nel Contado Fiorentin ritorno / a Bacchereto, e rubò quel paese, / e Lamporecchio, ed altre ville intorno; / ma perchè quivi avien magre le spese, / poich'ebbon fatto alquanti dì soggiorno, / ed e' s'andaro a posare al covile, / poi ritornaron quivi a mezzo Aprile.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 203.104, pag. 236: Rimanendo la Francia in questi passi / e non avendo re al suo covile, / Ugo Ciappetta pe' Baron re fassi; / per alcun scritto fu di nazion vile, / ma d'Orliense appar che fosse duca / e ' suoi anticessor<i> di questo stile.

[u.r. 30.11.2020]