0.1 cucitore, cucitori, cosituri.
0.2 Da cucire.
0.3 Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Pär Larson 23.05.2002.
1 Chi cuce per mestiere, sarto.
[1] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 264, pag. 296.5: Quattro sono l'arti reali, che l'uomo non si potrebe sofferire sanza loro: primieramente fabro, secondo maestro di legname, terzo cucitore, quarto texitore. [[...]]. Del cucitore il mondo àe molto grande bisognio di lui, ché per li cucitori si vestono le genti.
[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 79.25: E in quelle plaze per la plu gran parte erano multe e diverse poteche e stazune ordenate de diversi artificii et altre mercadantie. Loco sì erano pellectieri; loco erano cosituri; loco erano marmorarii; loco erano curbisieri...
2 Chi cuce calzature, calzolaio.
[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 13, pag. 583.3: Maravigliosamente e quello artefice, il quale nell'opera del suo guiderdone sostenne che il suo cucitore disputasse de' calzamenti detti Crepida e Ansoli. Ma quand'elli cominciò a disputare delle gambe, non lo lasciò montare sopra la pianta del piede.
[u.r. 31.08.2009]