0.1 cunei, cuneo.
0.2 Lat. cuneus (DELI 2 s.v. cuneo).
0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Prisma (di legno) di forma triangolare usato per fendere. 2 [Milit.] Schieramento tattico di truppe in forma di triangolo la cui punta è rivolta verso lo schieramento nemico.
0.8 Elena Artale 08.07.2002.
1 Prisma (di legno) di forma triangolare usato per fendere.
[1] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 16, pag. 70.27: E Marziale dice, che le mandorle advegnono dolci, se cavato intorno allo stipite, si faccia una cava nella barba, onde lo umore nocivo desudi: ovvero che 'l tronco del mandorlo si fori per lo mezzo, e 'l cuneo del legno, cioè il conio del legno unto di mele vi si metta... || Cfr. Palladio, Op. Agr., II, 15: «et cuneus ligni melle oblitus imprimatur».
2 [Milit.] Schieramento tattico di truppe in forma di triangolo la cui punta è rivolta verso lo schieramento nemico.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 26, pag. 34.15: La qual cosa fatta in ischiera di tre canti, che cuneo è nominata, la detta schiera si disponga, e si muti... || Cfr. Veg., Mil., 1, 26: «quo facto in trigonum, quem cuneum vocant».
[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 20, pag. 131.10: nel mezzo vorrai fare compagnie, le quali s'appellano cunei, colle quali rompa le schiere de' nemici... || Cfr. Veg., Mil., 3, 20: «in medio facere cuneos volueris, per quos acies rumpas».
[u.r. 02.12.2020]