CAVALIERA s.f.

0.1 cavaliera.

0.2 Da cavaliere.

0.3 Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Colei che difende e sostiene. 2 Donna appartenente alla milizia di Amore.

0.8 Chiara Coluccia 04.07.2002.

1 Colei che difende e sostiene.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 60, Vergine d'Antiochia, vol. 2, pag. 536.14: sia buona cavaliera di castità, la quale ha tale soldo che non venne mai meno...

2 Donna appartenente alla milizia di Amore.

[1] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 19, pag. 817.33: Qui prende l'autore il principale suo proponimento dove connumera ch'elli intende d'insegnare tre cose: la prima di trovare la giovane da amare, la seconda d'inducerla di volerti bene, la terza di mantenerla nello stato d'amore; e dice: tu cavaliere, ecc., onde nota che ogni esercizio e operazione si può dire milizia, ond'elli medesimo dice in una Pistola d'una che partoriva da prima: «Io era rozza e nuova cavaliera».

[u.r. 23.01.2009]