CERTEZZA s.f.

0.1 certeça, certeçça, certeçe, certeza, certezza, certezze, ciertezza, zerteça, zerteza.

0.2 Da certo 1.

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 2.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. fior., 1310/13; Lett. sang., 1340; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

0.5 Locuz. e fras. lasciare per certezza 4; per certezza 3; per fermo e per certezza 3; sapere certezza 2.2; sapere la certezza 2.2.

0.6 N Nella carta volterrana del 1158 che contiene anche le Testimonianze di Travale si legge: «Deus scit q(uod) ego certetha(m) alia(m) non scio, nisi p(er) audita(m)»: cfr. GDT, p. 177.

0.7 1 [Per indicare una condizione interna al sogg.:] sicurezza, assenza di dubbio. 1.1 [Per indicare verità teologica o dogma]. 1.2 [Per indicare verità scientifica o assioma]. 1.3 Conoscenza esatta. 1.4 Consapevolezza. 1.5 Fiducia nell'accadimento di un evento futuro. 1.6 Fine di una situazione dubbia o di pericolo. 2 [Detto di elemento esterno al sogg.:] prova certa; testimonianza; conferma. 2.1 Cosa certa ed ineludibile. 2.2 Fras. Sapere (la) certezza (in qsa): ricevere conferma. 2.3 Ciò che realmente è o è stato. 3 Locuz. avv. Per certezza: senza dubbio (con valore di rafforzativo generico). 4 [Dir.] [Econ./comm.] Somma detratta da un pagamento da parte del venditore per garanzia.

0.8 Francesca Faleri 21.06.2002.

1 [Per indicare una condizione interna al sogg.:] sicurezza, assenza di dubbio.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 220.11: «Che è fede?» «La fede è maravigliosa certezza di cosa non saputa».

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 7, pag. 138.11: Donde tutte le cose sono da biasmare nel matrimonio, le quali impediscono la certezza dei figliuoli; per la qual cosa ei padri non proveggono ei figliuoli né nell'eritaggio, né nella nodritura sufficientemente.

[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 80.7, pag. 232: a ciascheduno pare aver certez[z]e, / vostre grandez[z]e, - sian di Paradiso.

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 17, pag. 57.13: Unde voi siti [san]cto signori e sapemo ke in questa cosa per voi non serà fato se non quello ke serà tuta sanctitate e raxone, sì ke nulla parte se potrà de raxone lamentare. E de questo tuta certeça n'avemo.

[5] Stat. fior., 1310/13, cap. 8, pag. 21.26: Ma se la questione richiedesse magiore certezza e prolunghità di tenpo a cercare e ritrovare meglio e più eficacemente la verità, allora assignino a ciascheuna parte certo termino infra 'l quale ciascheuna parte induchi e pruovi ogni sua ragione sì come puote.

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 14, pag. 264.5: Folle è colui che per li futuri danni sanza certezza spande lagrime, e in quelle più d'impigrire si diletta, che argomentarsi di resistere a' danni.

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 49.1: E allora ebbi fede e certezza, e l'inganni e le malizie de' Greci si paleggiano.

[8] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 28, pag. 126.3: Adunque l'uomo per la morte di Cristo ha speranza, anzi certezza della pace fatta tra Dio e l'uomo, e che il debito del suo peccato è pagato per Cristo.

[9] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 81, col. 2.31: l'ordinatissimo modo del procedere dalle cose umane alle divine con certezza si truova in Dio siccome in suo termine, senza niuna mescolanza d'alcuna creatura che di sotto sia ovvero di sopra.

[10] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [NicPro] ball.13.5, pag. 110: Nessun può dir: - Doman farò così -, / o affermar: - Per questa via non vo. - / Nulla certeza ci ha di no o sì: / tal su salì, che cadde e ruppe 'l co.

1.1 [Per indicare verità teologica o dogma].

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 32, pag. 162.6: Mosterrotti dunque la certezza e la verità di quelle pene però che non è dubbio nullo, ma sono più certe che non se' certo che ttu se' omo...

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 40, pag. 101.18: E a manifestare queste due cose, cioè la loro poca fede e la certezza della promessa divina, Moise come percosse la pietra, alla prima percossa non uscette l'acqua...

1.2 [Per indicare verità scientifica o assioma].

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 13, pag. 130.3: sì come dice Aristotile nel cominciamento dell'Anima, la scienza è alta di nobilitade per la nobilitade del suo subietto e per la sua certezza...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 13, pag. 128.21: lo cerchio è perfettissima figura in quella, che conviene però avere ragione di fine. Sì che tra 'l punto e lo cerchio sì come tra principio e fine si muove la Geometria, e questi due alla sua certezza repugnano: ché lo punto per la sua indivisibilitade è immensurabile, e lo cerchio per lo suo arco è impossibile a quadrare perfettamente, e però è impossibile a misurare a punto.

1.3 Conoscenza esatta.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 648.19: E cosí al contrario creda l'anima in fede non in certezza...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 24, proemio, pag. 521.21: La fede è propiamente di quelle cose che non si veggiono; fede è detta delle cose non apparenti, però ch'ella è certezza delle invisibili.

1.4 Consapevolezza.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 124, pag. 415.40: S'alcuno dicesse, che 'l fanciullo essendo nel corpo della madre tenero, e non compiuto, e sanza certezza d'essere maschio, o femmina, fosse in alcun bene, sarebbe tenuto veramente, ch'egli errasse palesemente.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), Proemio, pag. 23.15: priego voi che alla vostra tornata mettiate sollicitudine, tale che la vita mia, la quale ad un sottilissimo filo pendente è da speranza con fatica tenuta in forse, possa, vedendovi io, lieta nella prima certezza di sé ritornare...

1.5 Fiducia nell'accadimento di un evento futuro.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, pag. 226.16: Or credi tu che li santi apostoli e martiri avessero dispregiato la vita presente e volentieri ricevuto la morte, se non avessero avuto ferma credenza e certezza della migliore vita dell'anima?

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 30, vol. 2, pag. 326.10: i nimici del Comune di Firenze hanno il torto, e muovonsi male sanza niuna cagione di giustizia o a ragione di guerra; e per tanto speriamo in Dio, e prendiamo fidanza e certezza d'avere vittoria di loro...

[3] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 65, pag. 276.15: Allora io godevo e esultavo, e tanto ero vestita di certezza del tempo futuro che me 'l pareva possedere e gustare.

1.6 Fine di una situazione dubbia o di pericolo.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 119.5, pag. 50: Tutto dipinto v'è, no in color vano, / Cesare ch'a Dominzio offre certezza / e perdonanza, ma sua spera è 'nvano.

2 [Detto di elemento esterno al sogg.:] prova certa; testimonianza; conferma.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 9 (34), pag. 237.20: Ma p(er) quello ch'ell'è usança che quelle cose che l'omo d(e)sidra essere à paura e dubita che nu scia, [eo non] ne p(os)so avere ce(r)ta alegreça se d(e) quella cosa p(er) voi no habo certeça.

[2] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 46.2, pag. 832: Come la vanagloria ne offenne / potemone vedere la certeça, / ke lo paone finemente entenne / quando lo lodi de la gran beleça: / che fa la rota kolle belle penne, / colli oki guarda cun gran morbideça; / s'a remirare li piedi se renne, / tucta la gioia li torna en tristeça.

[3] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), canz. 2.60, pag. 462: Che se gli augelli han temenza / e mostrano doglienza / del falco rudïone, / non è per tradigione / né per süa vilezza, / ma natural vertù ne fa certezza.

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 32, pag. 163.9: A dire di tutte queste cose e prove sarebbe predicozza compiuta, e bellissime cose e veracissime, e catuna è un mare a provare e vedere ciò. Prima dico che nn'hai prova e testimonia e certezza grande dalle scritture, da' libri.

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 420, vol. 1, pag. 284.17: Et de le predette cose tutte, si facciano et fare si debiano libri autentici di carte di pecora, con assi, e' quali stare debiano ne la Biccherna del comune, a certeza et memoria de le predette cose.

[6] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 26, pag. 191.19: Perché della morte d'Ulixe nel mondo mai, come di Diomede, certezza non s'ebbe, però qui di lui di ciò cosí si risponde, cominciandosi dal suo dipartire da Circe...

[7] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 2.3439, pag. 329: Nel vaso freddo, vitreo e pulito, / Di ciò ch'io dico vederai certezza: / Or 'scolta che di ciò ti fo sentito.

[8] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 6, 43-54, pag. 138, col. 2.16: era una tal lege in Roma che alcuno podesse avere triumfo che no avesse passadi 30 anni, salvo se expressamente no se vedesse certa prova; unde Sipione e Pompeio, siando de XVIII anni, feno tai certeçe al povolo che fono permissi ad aquistar triumfo...

[9] Lett. sang., 1340, pag. 139.5: certi de' grandi erano per fare contra al popolo di Firençe, e gente assai a lloro petitione era per esserci la sera e la notte, e di questo s'à certezza.

[10] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 7, vol. 1, pag. 41.32: Ecco come per certezza e testimonianza di sè predisse, per similitudine del ceto e di Giona, ch'egli doveva essere inghiottito dal ceto, cioè dalla morte, e dopo tre dì risuscitare.

[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 24, pag. 117.8: Le guardie d'i cavaler armai, lo sigilar e fermar e segnar l'usso del monimento: tuto torna in ben e rende pù certeçça de la virtue de Criste e de la soa stragrande possançça.

[12] Stat. sen., 1343 (2), L. 1, pag. 87.24: E gli huomini da eleggiare all'officio del consolato sieno et debbano esare devoti et fedeli de la santa romana ecclesia, et giurati et astretti et scritti all'università de la Mercantia, de le quali cose se si dubitasse, prendasene certezza in esso parlamento enanci che la gente se ne parta, per alfabeto de la Mercantia.

[13] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 3, pag. 198.26: Il valente uomo, lietissimo e della certezza che aver gli parea dell'amor della donna e del bel dono, come dal frate partito fu, in parte n'andò dove cautamente fece alla sua donna vedere che egli avea e l'una e l'altra cosa...

[14] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 41, pag. 76.3: Dicevoti del bene che avarebbe il corpo glorificato nell'umanitá glorificata dell'unigenito mio Figliuolo, la quale vi dá certezza della vostra resurrezione.

[15] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), Prologo, pag. 23.12: tu non mi saprai tanto i miei idii avilire, che io allo tuo perciò creda, se di lui o da lui alcuna certezza non ne veggio, apertamente.

2.1 Cosa certa ed ineludibile.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 30, pag. 92.5: Ké nonn- è dubio, ma certeça è, ke lla fune, quando ella è reduplicata, plù forte è ke quando è sempla e una.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.518, pag. 171: Perigolo grande è l'atrui prender, / che mâ se sor e tardi render: / l'atru' se prende con dozeza; / ma questa è semper certeza, / che 'l è daa ferma sen[ten]tia / che alcun no vén a penetentia / chi de mar prender [à] ofeiso, / se non rende lo mar preiso...

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 3.21, pag. 54: Se dunque 'l mondo ha sì poca fermezza / Nella sua forma, se 'n tante maniere / Si varia, non servando in sè certezza, / Credi alle fortune, o uom, leggiere, / Che discorrenti son? credi al finito / Ben, che a fuggir ha gambe di levriere? / Egli è con legge eterna statuito, / Che nulla cosa, la qual sia creata, / Posseggia in alcun modo fermo sito.

[4] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 48.7, pag. 91: Ritornerò al duca e dirò le certezze: / e' non ha cura di nostre bel[l]ezze.

2.2 Fras. Sapere (la) certezza (in qsa): ricevere conferma.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 109.14, pag. 342: «Ahi Deo d'amor, merzé ag[g]e e pietate!»; / de le suo pene ciascuno si richiama, / ac[c]ertando che Dio l'amore sia. / Ed io ve n'adimando veritate, / s'egli è o no così como si chiama, / ché la certezza in ciò saver voria.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 13, pag. 344.4: E nel primo dell'Etica dice che «'l disciplinato chiede di sapere certezza nelle cose, secondo che la loro natura di certezza si riceva»...

2.3 Ciò che realmente è o è stato.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 67, pag. 192.11: E però dice il maestro che la prima parte del suo Tesoro sì è come denari contanti: e sì come le genti non potrebbero accivire lo bisogno senza moneta, così non potrebbe l'uomo sapere la certezza delle cose umane, se egli non sapesse ciò che questa prima parte conta.

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 502, pag. 467.35: E cusì per lo simel mandona la raina Zenevre quando ella sape tuta la certeza del fato et como miser Tristan non yera colpevele inver miser Lanciloto, ella ave grandissima zoia et grande alegreça dentro da· sso cor et sì fese grande honor a miser Tristan.

3 Locuz. avv. Per certezza: senza dubbio (con valore di rafforzativo generico).

[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 3629, pag. 144: Grande fo la çoia e ll'alegreça, / Como ve digo per certeça, / Che tuta l'oste ingualmente / Faxea festa per lo baron posente...

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 15.132, pag. 190: «Rinchiusa ti conviene tanto stare / che per certeçça sie ben conosciuta / la gran potença che vuol dimostrare: / perciò die fare morte sì aguta.

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 6.3921, pag. 357: Ben ha la terra, dico, una natura, / Ma son diversi i luoghi per certezza / Secondo il cielo che lì tien figura.

[4] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1073, pag. 69: E per zerteza s'el iera pasato, / un de lor tosto la sua lanza tolse, / e tuto al mio fiol aperse el lato.

[5] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 14, 10.6, pag. 178: poi Barlaàm cominciò, senza fole, / con lui insieme a pianger, per certezza, / poscia si pose in terra ginocchione / e per lui fece a Dio tale orazione...

- Fras. Per fermo e per certezza.

[6] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 345, pag. 66: Ben sapiai per fermo e per certeça / ke tant avrà li boni gran legreça / de ço k'igi servì al Segnor De / e preso la soa crox e çege dre...

[7] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 31, pag. 639: La cità è granda et alta e longa e spessa, / plena d'ogna mal e d'ognunca grameça: / li sancti tuti el diso, per fermo e per certeça, / ka ki là dentro à entrar, no 'd'à lo ensiro en freça.

4 [Dir.] [Econ./comm.] Somma detratta da un pagamento da parte del venditore per garanzia. || Att. nel corpus solo in Doc. fior., 1341.

[1] Doc. fior., 1341, pag. 223.24: Somma che [deono] dare emtra(n)bo some netti, di certeça e di doana, onc. CXXXIIII terì X [VIII] grana nove di carlini d'argento al detto termine.

- Fras. Lasciare per certezza.

[2] Doc. fior., 1341, pag. 223.10: per panni sei a modo di Doagio per unc. [VII] e tarì X il panno; termine IIII mesi, ogni due mesi la metà; sensale Maffeo d'Affricto. Montano unc. XLIIII di carlini d'argento. Anne dato; lasciamogli per certeça unc. I ter. V grana due.

[3] Doc. fior., 1341, pag. 223.20: Montano in tucto unc. LXXXXVI da karlini d'argento. Termene IIII mesi, ogni due mese la metà; sensale Agnolo de Monito. Anne dato; lasciamogli per certeça [onc. I] terì XV.

[u.r. 14.01.2009]