CERUSÌA s.f.

0.1 cerusia, cirogia, cirorgia, cirugia, cirugìa, cirurgia, cirusia.

0.2 Da cerusico.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1343 (2); Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Stat. fior., 1356 (Lancia, Ordinamenti).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.5 Nelle occorrenze più antiche è conservato il secondo r (cfr. lat. chirurgicus), che poi cadrà per dissimilazione.

Locuz. e fras. arte cerusia 1.2; medico di cerusia 1.1.

0.7 1 [Med.] Branca della medicina antica che cura malattie e ferite attraverso azioni dirette sul paziente quali tagli, suture, cauterizzazioni. 1.1 [Med.] Locuz. nom. Medico di cerusia. 1.2 [Med.] Locuz. nom. Arte cerusia.

0.8 Francesca Faleri 20.06.2002.

1 [Med.] Branca della medicina antica che cura malattie e ferite attraverso azioni dirette sul paziente quali tagli, suture, cauterizzazioni. || Si oppone alla fisica, che sfrutta le proprietà dei corpi.

[1] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 5, pag. 95.19: Attendano li medici alle cure delle infermitadi, † le quali, che † conciosiacosaché si facciano o per simigliante modo, sì come nella cirugia, quando alla tonda piaga si pone la tasta tonda, ed alla lunga piaga lunga tasta...

[2] Stat. fior., 1356 (Lancia, Ordinamenti), pag. 436.1: Excettati dalle predette cose cavalieri di corredo, judici legisti e medici di fisica e conventati in cirugía, per li quali morti si possa tenere bara honorevolmente fornita, sì come la qualitade del fatto richiederáe.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 4, pag. 158.14: Gallieno fu greco e fé le sue opere in medicina, tanto in fisica quanto in cirogia; e compuose multe opere famose, le quali li nostri medici usano.

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Indice dei capp., pag. 132.9: Como nel c. furioso la cirugia se pò operare.

1.1 [Med.] Locuz. nom. Medico di cerusia.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 32, pag. 109.8: E in verità e· consiglio di medici di cirurgia fu buono e utile; perciò che al loro officio si pertiene di fare pro ad ogn'uomo, e di non nuocere ad neuno huomo, e seguitare l'arte loro sollicitamente...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 30: [3] Lo (con)siglio deli medici di cirorgia diricto (et) buono fu, imp(er)ò che a· loro officio si p(er)tiene a tucti far p(ro)de (et) a nessuno nuocere, et l'arte loro solicitame(n)te seguire, come savi disseno. ||Nel testo medici di cirorgia è sinonimo di medici di ferite; cfr. par. 37: «Melibeo convochò una gra(n)de moltitudine d'omini, intra quali funo medici di ferite (et) di fizica».

[3] Stat. sen., 1343 (2), L. 3, pag. 134.10: E' medici de la fisica overo de la cerusia non possano fare per alcuno modo compagnia overo comunione con alcuno spetiale nè da esso spetiale per alcuno modo ricevare alcuno salario overo altra cosa in luogo di salario...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 94, vol. 3, pag. 199.24: Le botteghe di calzolai e zoccolai e pianellai erano da CCC. Il collegio di giudici da LXXX in C; e notari da DC; medici di fisica e di cirogia da LX; e botteghe di speziali allora da C.

[5] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 5, pag. 93.7: Per lo vaso del vetro s'intendono speziali e fattori di medicine, e adunatori di spezie, et altre polveri medicinali; per li ferruzzi che porta al lato s'intendono li medici di cirusia.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 144, S. Francesco, vol. 3, pag. 1266.12: Ed essendo costretto da' frati ched e' sostenesse che e' li fosse dato rimedio a la infermitade del vedere, tegnendo il medico di cirugia il ferro rovente di fuoco ne la mano, il servo di Dio disse: «Fratello mio fuoco, io priego il Signore che ti creò, che temperi il tuo calore, e che mi sii misericordioso e cortese».

1.2 [Med.] Locuz. nom. Arte cerusia.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., inc.: du(n)qua a te, figliuolo mio Ioh(ann)i, lo quale tei aoperi in del'arte cirurgia, se p(er) istagione cotale p(er)sone trovi, ali quali per uno cigulo movimento di mia scientia curai di scrivere, per le quale, dante lo Signore Dio, potrai in dele predicte cose no(n) solame(n)te dare medicina in neli corpi, se etia(n)dio in nele predicte cose consiglio, (et) co(n)sulame(n)to, (et) aitorio.

[u.r. 03.03.2010]