0.1 cerbia, cerbie, cerva, çerva, cerve, cervia, cervie, cherva, cierbia, ciervia.
0.2 Lat. cerva (DEI s.v. cerva). || Per le forme del tipo cervia, predominanti rispetto alle altre, cfr. lat. tardo cervia e prov. cervia (DEI s.v. cerbia).
0.3 Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.): 1 [13].
0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.); Cronica fior., XIII ex.; Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Stat. pis., 1330 (2); Simintendi, a. 1333 (prat.).
In testi sett.: Tristano Zib. da Canal, 1310/30 (venez.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.5 Locuz. e fras. cerva mattutina 1.1.
0.6 T Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.): Salto della Cervia. || Corsi p. 289: «il Salto della Cervia, uno scoglio a cui s'atterga il poggio di Palatina, presso Pietrasanta».
0.8 Francesca Faleri 06.06.2002.
[1] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 8, pag. 501.3: La cervia venne drieto a lo romito, e quelli la ricevette; la cervia aveva del latte, perciò ch'era en punto d'averne; e bene parve ch'ella v'era venuta da la parte di Dio.
[2] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 59.23: Porcone salvatico, J denaio l'uno. Cervio e cervia, IIIJ denari l'uno. Cerviatto, J denaio l'uno.
[3] Tristano Zib. da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 73.8: E siando la dona graveda, lo re Milliadus se partì de la tera et andà a chaçar cum suò conpagni et andando a caçar lo re Milliadus, trovà una çerva blancha e lo re la perseguì deschiamentre ad una aqua.
[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 212.17: Febo si mutoe in corvo: lo figliuolo di Semele, in capra: la serocchia di Febo, in cerbia: la figliuola di Saturno, in bianca vacca: Venus si nascose in pesce: Mercurio si coperse con l'alie della cicogna.
[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 67.12: Et intandu la secreta firita vivia intru lu corpu per modu ki la dulurusa regina ardia dintru et da fora, et comu ismaniusa et paza gìa chircandu la chitati in killu modu comu soli fari la cherva firuta di sagicta.
[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 3, pag. 125.30: Nel qual sonno il re vide una mirabile visione: che a lui pareva esser sopra un alto monte, e quivi avere presa una cerbia bianchissima e bella, la quale a lui molto parea avere cara...
[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 211.14: Nè Ercule conquistò tanto della terra, avegna che abbattesse la cervia coi piè aerei, overo umiliasse le selve d'Erimanto, e facesse tremare coll'arco Lerna.
[8] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 6, cap. 8, vol. 2, pag. 15.3: E per quella guerra i Fiorentini feciono lega col conte Uberto di Maremma, il quale si fece distrettuale di Firenze, e ogni anno per la festa di san Giovanni mandava in Firenze una cerbia coperta di scarlatto...
[9] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 131.26: L'ucello non mostra a li uccellatori in qual parte elli sia dimandato e la cervia non insegna a correre a li cani infesti.
[10] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 20, pag. 331.5: e gli consigliò che essi dovessero partire de presenti, idest in quella ora e punto che Calcas li avea consigliati, e che dovessero far sacrificio de Efigenia, figlia de Menelao, a la dea Diana per una cerva che aveveno occisa.
[11] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 153, pag. 80.8: [5] Item la petra ki si trova a lu ventrichellu oy in la vulva di la cherva, portata per la fimmina oy data, fa conchipiri.
[12] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 141, comp. 21.8, pag. 93: O sacra Iuno, in vacha l'esser to, / et, o Timbreo, in corvo negro qui / vi vide il Nilo et, o Dyana, ti, / cerva te vide il Nilo alguni dì.
- [Come forma di tributo simbolico].
[13] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 4.53, pag. 208: ché Montalcino av'abattuto a forza, / Montepulciano miso en sua forza, / e de Maremma ha la cervia e 'l frutto...
[14] Cronica fior., XIII ex., pag. 126.5: E lo detto conte Unberto mandava la cerbia vestita di scharlatto... || Era usanza a Firenze, nel giorno della festa di san Giovanni, condurre per le strade una cerva coperta di drappi scarlatti.
[15] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 5, terz. 80, vol. 1, pag. 60: e dava a San Giovanni ogni anno merto / per la sua Festa, com' era ordinato, / una Cerbia vestita di scarlatto, / che n'era tutto il popol rallegrato...
- [Negli stemmi, nelle insegne, nei nomi delle compagnie].
[16] Stat. pis., 1330 (2), cap. 131, pag. 571.34: Excepto che le Compagne del quartieri del Mezzo; cioè: La Compagna di Portoro. La Compagna della Lonza. La Compagna del Cappelletto. La Compagna della Cervia biancha. La Compagna della Cervia nera.
[17] Stat. pis., 1360, pag. 365.5: La boctegha dell'orso per lire trentacinque. La boctegha della cervia per livre trenta. La boctegha del tecto bassecto per livre vinti.
[18] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 159.6: essendo gunti, ciò è, l'or decto col ghonfalone della Ciervia nera et quello di Sanchasciano et quello della Maddellena et quegli degli Spiedi, chon Simone da Sanchasciano che alle 5 o[r]e venne da lLuccha, e' furono al palazzo degli anziani...
1.1 Cerva mattutina: che si mostra al mattino (?).
[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 5, vol. 2, pag. 76.4: Et a kistu intellectu adaptanu tucta la lictera di lu salmu, et dichinu ki kista cervamatutina fu la regina Hester, la quali di matinu orau a Deu per la saluti di lu populu, et pregau lu re da matinu, zoè innanti ki vinissi lu fururi di la dicta sentencia, et fu liberatu lu populu.
[u.r. 17.06.2019]