CERVICE s.f.

0.1 cervice, cervici, chervichi.

0.2 Lat. cervix, cervicem (DELI 2 s.v. cervice).

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 3.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.).

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Locuz. e fras. di dura cervice 2.1.1.

0.7 1 [Anat.] La parte del corpo al di sopra del collo. 1.1 [Per indicare il volto]. 1.2 Meton. Persona. 2 [Anat.] La nuca, la parte posteriore della testa, dove questa si congiunge col collo. 2.1 Fig. Indurare la cervice: farsi insensibile ad ammonimenti e comandi. 3 Fig. La parte più nobile di qsa.

0.8 Francesca Faleri 19.06.2002.

1 [Anat.] La parte del corpo al di sopra del collo.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 609, pag. 580: De dolore de gucture e de vicio de curi, / de cadimento de uvula saçi cha t'assicuri / se alle cervice suffiri lo carassare e duri; / onne sei mise suffire e plu no· lla demuri; / lo sabato e lo mercuri lo llassa, / in quisti giorni no vale la carassa.

[2] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1488, pag. 393, col. 1: fecisti alla mia emperatrice / talliare la cervice...

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 39, pag. 284.21: Co· maschio giacere, trascorrimento significa. Cervice sua prendere, amico morto significa. Correre veloscemente, letizia significa.

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 33, pag. 474.17: D. in questo capitulo fa 3 cosse. [A] la prima continua col precedente de quella medesma pena e de quili doi che l'un mangiava la cervice de l'altro.

[5] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 148.21: Et finalmente poi che lo ditto Eli tucte queste cose ebe scoltate, per grande dolore che al core li vende cade della sella dello sou cavallo et urtando in terra la cervice del capo passao de questa vita presente all'anni XCVIII dela soa etate.

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 163.15: Sventravanosse huomini, troncavanose mano e braza, mozavanosse piede, rompevanosse cervice, perzavano scuti per li gran cuolpi delle lanze pontute, levavanose barbute, rompevanose le lanze, e l'armature se sguarnivano e per li duri cuolpi erano perforate.

1.1 [Per indicare il volto].

[1] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 6.5, pag. 40: Quella che in cor l'amorosa radice / mi piantò nel primier ch'e' mal la vidi, / cioè la dispietata ingannatrice, / a morir m'ha condotto, e s'tu no ·l credi / mira gli occhi miei morti in la cervice / et odi gli angosciosi del cor stridi / e dell'altro mio corpo ogni pendice / che par ciascuna ca lla morte gridi.

1.2 Meton. Persona.

[1] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 221, pag. 377, col. 2: Ad uno sou servente disse / che ad Massentio ne gisse; / 'Dicerai cha: «Questa / nostra dompna no entra, / dice che vole entrare / con vui ad rascionare»; / mo vidi que te dice / quella cruda cervice.'

2 [Anat.] La nuca, la parte posteriore della testa, dove questa si congiunge col collo.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 11.53, vol. 2, pag. 179: E s'io non fossi impedito dal sasso / che la cervice mia superba doma, / onde portar convienmi il viso basso, / cotesti, ch'ancor vive e non si noma, / guardere' io, per veder s'i' 'l conosco, / e per farlo pietoso a questa soma.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 49, pag. 276.23: Essi avevano uno scalpro fabrile con uno martello, e dove le fiere ad incrudelire ed a gittarsi ne' suoi incominciavano, il maestro, intra gli orecchi postolo, in quella congiuntura, dove il capo colla cervice si congiugne, con quanto maggiore percossa potevano, quivi il ficcavano.

[3] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 12, pag. 22.5: [2] Item prindi l'ovu e fallu beni cochiri e levandi la scocha et premilu ad modu di panela supra la vertichi oy a lu fruncti oy a la chervichi et est optimu experimentu.

2.1 Fig. Indurare la cervice: farsi insensibile ad ammonimenti e comandi.

[1] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 4 Re 17, vol. 3, pag. 542.2: servate gli comandamenti miei e le osservanze mie, secondo quello ch'io comandai ai vostri padri, e come io vi mandai dicendo per tutti gli miei servi profeti. [14] I quali non udirono lui, anzi indurarono la loro cervice, come fu indurata la cervice de' padri loro, i quali non volsero ubbedire al loro Signore Iddio.

2.1.1 Locuz. agg. Di dura cervice: insensibile ad ammonimenti e comandi.

[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 10, pag. 59.9: O uomini di dura cervice con gli cuori e orecchi non circoncisi e immondi, voi sempre avete contastato allo Ispirito Santo, come anche fecero gli vostri antichi padri.

[2] Gl Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 28, pag. 73.4: va' e guida questo populo e l'angelo t'anderà innanzi, ch'io non voglio più venire teco, imperciocchè questo populo è di dura cervice: quasi dica; elli ànno sì duro il collo, che non può portare il giogo.

- Dura cervice: resistenza ad ammonimenti e comandi.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 107, Ritrovamento s. Stefano, vol. 2, pag. 896.23: Anche dice elli medesimo sopra quella parola scritta ne li Atti de li Apostoli «Dura cervice»: «Questi non lusinga, ma quindi è prodotto; non tocca, ma trae; non teme, ma accende».

3 Fig. La parte più nobile di qsa.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 40.41, pag. 109: Messer padre, del cor meo la cervice / devotamente ai piei vostri s'enchina.

[u.r. 22.10.2020]