0.1 a: chiavature; f: chiavatura, clavadure.
0.2 Da chiavare 2.
0.3 a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.7 1 Lo stesso che chiodo. 1.1 Luogo in cui stanno infissi i chiodi. 1.2 Estens. Foro prodotto dai chiodi.
0.8 Sara Sarti; Giulio Vaccaro 21.12.2009.
[1] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 91.13: Et invuluppólo molto bene i(n) un bianco drappo di lino, et miselo i(n) una sua arca, et ferróla meglo (et) pió forte ch'ella no(n) solea et (con) bu<o>ne chiavature, et comi(n)ciósi molto a co(n)fortare (et) a ffare grande allegressa, inp(er)ò che a llei parea ave(re) buono scambio p(er) lo suo filliuolo, et guardavalo diligentem(en)te.
1.1 Luogo in cui stanno infissi i chiodi.
[1] f Plutarco volg., XIV ex.: Gli diede un colpo di lancia sopra la chiavatura della corazza, e non gli fece male. || Crusca (1) s.v. chiavatura.
1.2 Estens. Foro prodotto dai chiodi.
[1] F Pianto della Vergine, XIV ex. (tosc.), cap. 10: Ancora ella li baciava le sue mane in le clavadure, le quali avevano perforato quelli chiodi terribili. || Bosio, Sette opere, p. 53.
[u.r. 21.12.2009]