0.1 chiazzata, chiazzato.
0.2 Da chiazza.
0.3 Boccaccio, Decameron, c. 1370: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Decameron, c. 1370.
N Att. solo fior.
0.7 1 Cosparso di chiazze.
0.8 Sara Sarti 30.05.2002.
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 550.27: Che direm più della sventurata vedova? Il sol di sopra e il fervor del battuto di sotto e le trafitture delle mosche e de' tafani da lato sì per tutto l'avean concia, che ella, dove la notte passata con la sua bianchezza vinceva le tenebre, allora rossa divenuta come rabbia e tutta di sangue chiazzata, sarebbe paruta a chi veduta l'avesse la più brutta cosa del mondo.
[2] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 29, pag. 485.25: E per lo grifone che ghuida il charro di santa chiesa déi intendere Ihesu Cristo, il quale ghuida questa chiesa [[...]] Ancora dicie l'altore che questo grifone era chiazzato di vermiglio, e questo si dé intendere per la sua paxione e morte.
[u.r. 26.10.2020]