0.1 cenghial, cenghiale, cenghiali, cenghiar, çenghiar, cenghiare, cenghiari, cengiar, cenyaro, cinghial, cinghiale, cinghiali, cinghiar, cinghiare, cinghiari, cinghiaro, çinghiaro, çingiaro, cinglaro, senghiaglie, senghiaro, senglar, senguiaglie. cfr. (0.6 N) ccengnale, cengniale.
0.2 Lat. [porcus] singularis (DELI 2 s.v. cinghiale).
0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 1.
0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.).
In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.).
0.5 Locuz. e fras. porco cinghiale 1.1.
0.6 N Le forme ccengnale e cengniale att. nel cap. 156 di Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), «Et alcuni scalla fo(r)te una v(er)ga d(e) cceng(na)le», «Et alcuni i(n) loco d(e) cengniale pone la t(er)ra, d(e) la quale se fa li pingniati», sono prob. errori di trad. o fraintendimenti del lat. corylus 'nocciolo' dell'originale.
0.7 1 [Zool.] Mammifero della sottofamiglia Suidi simile al maiale, con zanne rivolte all'insù, ricoperto da setole che lungo la schiena formano una specie di criniera (Sus scrofa). 1.1 [Zool.] Locuz. nom. Porco cinghiale. 1.2 Carne dello stesso animale.
0.8 Ilde Consales; Giulio Vaccaro 15.02.2010.
1 [Zool.] Mammifero della sottofamiglia Suidi simile al maiale, con zanne rivolte all'insù, ricoperto da setole che lungo la schiena formano una specie di criniera (Sus scrofa).
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 28, pag. 38.4: Poi abbattè lo terzo e 'l quarto, sì che a niente condusse la schiera che conducevano li pretori, e difendevasi come uno cinghiale intorneato da' cani.
[2] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 20.2: E mentre ch'egli ne ricogliea, ed e' vide venire il cinghiale; di che egli ebbe gran paura e se ne voleva andare...
[3] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 3.2, pag. 407: E di feb[b]raio vi dono bella caccia / di cerbi, cavrïuoli e di cinghiari, / corte gonnelle con grossi calzari, / e compagnia che vi diletti e piaccia...
[4] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 181, pag. 874.20: Meleagro amoe una giovane, nome Atalanta, a la quale elli presentoe la testa del cinghiaro...
[5] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 105.16: Edipo se volse a lui con la spada in man, lo ferì sula spala e poco li fexe, però che curaçe de fero non è tanto forte quanto la pele de questo mostro e iera peloxo como çingiaro.
[6] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 7, ott. 27.2, pag. 193: - Questo cinghiar ch'io vidi è Diomede, / per ciò che l'avolo uccise il cinghiaro / di Calidonia...
[7] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 26, pag. 206.2: e sogniò che l'una maritava a uno leone e ll'altra a uno orso, overo a un porcho cinghiale. Costoro portavano per arme l'uno i· lione e l'altro un orso overo cinghiale.
[8] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 50, terz. 53, vol. 3, pag. 61: nota Lettore, e non lo avere a ciancia; / ch'essendo ad una caccia, ed un cinghiale / gli diede nella gamba del cavallo, / e fel cadere, e morì di quel male.
[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 23, pag. 428.13: Ma la urina del cenyaro è più forte cha quella de l'homo e del porcho castrò.
1.1 [Zool.] Locuz. nom. Porco cinghiale.
[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 18.19: Come la 'nperadricie rivolgie lo 'nperadore a fare morire il figliuolo il terzo dì, con uno esenpro gli conta d'un porco cinghiale che fu morto in dormendo da un pastore.
[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 60.13: Capitol de l'aper, chi è lo porc senglar.
[3] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 374.22: Piccolab serpe col morso uccide grande bue, da cane non grande spesse volte è ritenuto il porco cinghiaro.
[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 7, 97-111, pag. 122, col. 2.9: Quel Nasetto ... fo lo re Filippo re de França, ch'era nasello, lo quale fo probissimo omo; e a la caçasone fo morto da un porco cinglaro, che lo scontrò in la selva.
[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 3, pag. 426.9: Però che essendo pretore e reggendo Cicilia li fue recato uno porco cinghiaro di smisurata grandezza, elli comandòe che li fosse menato il pastore, da la cui mano era stato ucciso.
[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 22, pag. 109.17: gli brugi chi no cessan e le accuxe falce, lo dir de Pilato ch'el lo vol lassar, lo ruçir bestial d'i porci cengiar, le vision forte de la muglier de Pilato, quel criar: "Crucifiçe!"...
[7] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 491.7: L'osello non fuçe utelmente cum le viscade ale, lo porco cenghiar non esce bene dele ampie rede, lo pesce empiagado fia tegnudo dal tolto amo...
[8] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 3, pag. 92.24: Entanto dicie l'autore che esso arivò la sera per la foresta ello luoco, ua che mo è posto el castello de sopra de Corciano, enn una grande balça en cima de monte apresso a la montangnia alta, e trovaro el dì porcie senghiaglie e cavriuoglie e cervi, perchè lì era acqua, sì che per l'acqua ci arivava molta cacciagione.
[9] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 83.18: Hic aper id est lo porco senghiaro.
1.2 Carne dello stesso animale.
[1] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 10.12: Dopo le tre vivande de le nove, vene un castello, per tramessa, grandisimo, dove furono salvagine solamente di bestie; cioè, un grandisimo cerbio che pareva vivo, ed era cotto, un cinghiale, cavriuoli, lievri, conigli...
[u.r. 29.10.2020]