0.1 cinghiata, cinghiato.
0.2 V. cinghiare.
0.3 Novellino, XIII u.v. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Novellino, XIII u.v. (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.8 Ilde Consales 10.07.2002.
[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 42, pag. 224.4: Fece venire un suo destrier sellato e cinghiato bene; li sproni in piedi, mise il pič nella streva, prese l'arcione...
[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 17, pag. 447.38: ragguardando oltre, vide in un'altra borsa rossa una oca bianca pių che burro, et in un altro ch'avea una tasca bianca a collo, e dentro v'era una troia d'azzurro cinghiata di rosso...
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 9, par. 16, pag. 701.33: gli occhi d'Ameto lascia discendere a considerare la candida gola, cinghiata di grassezza piacevole non soverchia, e il dilicato collo...
[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 209, pag. 541.27: avvolse la lampreda intorno al cappone, e arrostigli insieme, ponendogli nome il baccalare cinghiato: ma nella fine fu ben cinghiato di tanta miseria, che morė miseramente.
[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 3.55, vol. 2, pag. 118: Lu santu corpu senza peccatu / viyulu ructu et tormentatu, / da tucti parti forti chingatu, / fina li pedi tuctu plagatu.
[u.r. 16.03.2009]