COSTÙI pers.

0.1 ccostui, ccustui, chostui, chostuj, chustu', chustui, costù, costu', costù', costue, costui, custuie, custuj, custuy, questù, questu', questui, questuj, questuy, quostui.

0.2 Lat. parl. *eccum istui (DELI 2 s.v. costei).

0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Stat. prat., 1295; Stat. sen., 1295; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Lett. pist., 1320-22; Ingiurie lucch., 1330-84, [1340]; Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Esercizi cividal., XIV sm.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.

0.7 1 Pronome dimostrativo di terza persona masch. sing.; questo uomo, questo ragazzo, ecc. 1.1 [In perifrasi designanti il dio cristiano]. 1.2 [Con valore iron., come sostituzione di un nome proprio che si vuole sottacere]. 2 [Con valore di poss., anteposto al sost.:] suo (rif. a un sogg. di genere masch.), di lui.

0.8 Pär Larson 02.08.2002.

1 Pronome dimostrativo di terza persona masch. sing.; questo uomo, questo ragazzo, ecc.

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1121, pag. 65: S'el se' reclus apreso 'l fuogo, / Firà metüo enl peçor luogo / E 'l farà star vilanamentre, / Poi lo reprende fieramentre: / «Questui poria ben lavorar / Mai elo se vol soçornar».

[2] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 57.21: e questui, çoè Panfilo, sì è plui belo de tuti li soi conpagnoni, e tu enstesa sì ei plui bela de tute le toi conpagnese.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 3, pag. 79.11: E Iupiter per rascione dea amonire costui, e empauràllo colle pauraule de le pene de l'altro mondo, e la sua gente, sì che non facia male senza casione.

[4] Stat. prat., 1295, pag. 451.20: E, se lla detta pena no(n) fosse pagata, debbia essere cacciato della decta (Com)pag(ni)a e raso, casso e dipartito dal nomero delli altri della d(e)c(t)a (Com)pag(ni)a; e incontenente in luogo di costui debia essere electo altro rectore...

[5] Stat. sen., 1295, cap. 11, pag. 12.1: in prima si lèga nel generale Capitolo el nome, el sopranome e l'arte e 'l popolo di colui che venire vorràe; e dica lo Priore così: - chiunque vuole alcuna cosa diciare contra costui, da qui a VIII die dicamelo segretamente -.

[6] Poes. an. urbin., XIII, 11.136, pag. 563: Or perdona a ccustui, / 'n esta pagura plu[i] - no lo tenere, / fanne a pplacere - a cquesta mamma tia».

[7] Gl Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 20, pag. 274.19: Ecce iste venit saliens montes et transiliens colles. Eque vos questui qui ven saillant li munt e tressaillant le roque.

[8] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 523, pag. 867: questa è una cosa che no è da desdire; / pur che custui la possa fornire, / fen ço ch'el vole».

[9] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 27, pag. 49.28: Magistro, per che cagione nacque questo cussì? che peccato avea elli facto unde elli debbia avere questa pena? Elli disse: In costui si manifesta la gloria e la potentia de Dio.

[10] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 10, pag. 11.23: Costu' a modo de bestia salvaça ardidamente se mete en li perigoli e molto è semejante a quelu' lo qual è forte. Ma questu' no à miga verasia forteça, perçò ch'el no se mete en lo perigolo deliberadamente, ma sì è portado a çò da ira e da furia.

[11] Lett. pist., 1320-22, 7, pag. 43.18: T'òe mandate ogi die soprascritto le lettere che vegniano al Papa e al Re e alli Cardinali e a messer Giovanni da Regio proposto di Parma e chericho della chammera del Papa e a lo Veschovo di Rimini. Per chostui òe mandate lettere da parte del chomune di Regio al chomune di Brescia...

[12] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 532.35: El secondo prefecto si era de' forestieri, però ch'a chostui potieno apellare tucti coloro che torno intorno erano fra li cento milglia apresso a Roma: a costui concoriva molta gente. El terço perfecto se chiamava el prefecto de' vigili, e chostui era sopra la guardia di Roma.

[13] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 13, 55-78, pag. 361, col. 2.1: Io son colui. Costui si fo Piero dalla Vigna cancellero de l'imperador Federigo secondo...

[14] Gl Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), Prologo, pag. 10.14: La cagione efficiente di questo libro si mostra in quello pronome dimostrativo ad occhio, hic; cioè, costui autore di questo libro...

[15] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 133, par. 12, vol. 2, pag. 185.32: Ma se alcuno trovato sirà con le predicte arme overo alcuna de le predicte enn alcuna taverna overo luoco overo casa, dua vino se vendesse, el quale dicesse se gire en contado overo se retornare de contado, la quale taverna overo luoco dua stesse e trovato sirà fosse en la cità overo borghe, custuie non s'entenda gire en contado, né retornare de contado, ma sia condannato e punito per le predicte arme secondo la forma de quisto capitolo.

[16] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 127, pag. 11: Se vui savesti, dis' io, o vui Zudei, / chi è chostui che porta tal ferute, / tanto chridar no me faresti omei! / Questo è cholui che per vostra salute / chotante plaghe porse a Faraone / per trarve fuor de la soa servitute.

[17] Stat. castell., XIV pm., pag. 209.16: Le quale cose facte et ad efecto menate, depo uno anno con consellio d'aiquanti frati discreti, se costui a loro parrà ydoneo recevuto sia em questo muodo.

[18] Lett. volt., 1348-53, pag. 204.4: Non sapemo perché costui sia mosso a farci ora questa novità, di che forte ci meravigliamo e c'incresce...

[19] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 30.28: Si vero ponatur hoc vulgare in vel en, quod idem est, tunc debet poni ablativus cum prepositione «in» ut in costui sono buoni costumi dicatur «in isto sunt boni mores».

[20] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 104.8: Ancora D. introduce V. continuare la pronostica de questo veltro. Lodando le soe opere divine, dice che Costui, cioè questo omo electo da Dio, non cibarà tera, cioè non darà terre, ville o castelle ad altri per premio, né meritarà la gente de peltro, cioè de oro né d'argento...

[21] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 48.6, pag. 109: Se per sofrir et star sempre constante / a sostener una grave percossa, / mazor cha carcho chi porti leffante, / de' l'huom aver alcun merito possa / nel mondo pieno d'angososi pianti, / prender el de' quostui per tuti quanti.

[22] Gl Esercizi cividal., XIV sm., 41, pag. 107.12: Lu notabil d[i] [u]e, piçul e liçer com fo l'atri, vignirà tuest inglid[at] di custuy, lu qual vignir studiat dì e gnot è voro pirdudo. Notabilis odierni, parvi et facilis quantum et quale fuit aliud, cito oblivisetur iste, cui studeri die notuque est ofici perdi[ti].

[23] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 16, pag. 61.19: Onda Pedro montà sul pulpito e portà lo libro d' i evangelii e sì çurà che Gregolo era stà bon e santo omo e che i libri soi eran vertuosi et uteli. E fata questa testimoniança, incontenente costu' morì veçante tuta çente e i angeli portonon l'anima soa in celo.

1.1 [In perifrasi designanti il dio cristiano].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 28.70, vol. 3, pag. 466: Dunque costui che tutto quanto rape / l'altro universo seco, corrisponde / al cerchio che più ama e che più sape: / per che, se tu a la virtù circonde / la tua misura, non a la parvenza / de le sustanze che t'appaion tonde, / tu vederai mirabil consequenza / di maggio a più e di minore a meno, / in ciascun cielo, a süa intelligenza».

[2] Ingiurie lucch., 1330-84, 65 [1340], pag. 31.6: - Se no(n) fusse p(er) amore di costui ch(e) g'è, io ti strosserei.

[3] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 40, pag. 250.3: E qual è più dio de la vittoria o a dar vittoria che Dio? Non fa egli vincere o perdere come gli piace? E sanza lui nessuna vittoria si può avere, ché, se io vinco una battaglia, che ho io vinto, se io non fo sì che Dio mi dia vittoria sopra li miei peccati? Adunque a Costui, che è somma vittoria, si vuole consacrare con la palma e con l'olivo in mano...

1.2 [Con valore iron., come sostituzione di un nome proprio che si vuole sottacere].

[1] Dante, Rime, a. 1321, D. 59.2, pag. 230: Amore e monna Lagia e Guido ed io / possiamo ringraziare un ser costui / che 'nd'ha partiti, sapete da cui? / nol vo' contar per averlo in oblio...

2 [Con valore di poss., anteposto al sost.:] suo (rif. a un sogg. di genere masch.), di lui.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), red. La, pag. 203, col. 2.8: Allora Dio per li suoi preghi trasse la costui anima di pene e misela a gloria.

[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 8, pag. 148.9: Altri diceano: «Lo fummo era ancora congiunto col mangiare, ed era in costui signoria, et uscia e generavasi della sua propietade...

[3] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 16.15: Nel MCCXX fu fatto Podestà Messer Ugolino del Grotto di Pisa. Al costui tempo si compiè il Ponte nuovo, che fu poi chiamato de la Carraja...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 5.104, vol. 1, pag. 90: Amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi, ancor non m'abbandona.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 38, pag. 416.32: Dunque che diremo della costui vita, se non ch'ella sia la più dolente che alcun vivente possa avere?

[6] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 335, pag. 748.21: In questa lettera mostra Ovidio quanto sia lo effetto della eloquentia per Ulixe e per la costui, la cui favola è nel testo notata, però no la ripeto.

[7] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 171, pag. 321.1: Mi prese del costui piacer, cioè del piacere di costui, o del piacere a costui, in che generalmente si sforza ciascun che ama di piacere alla cosa amata...

[8] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 88-108, pag. 169.9: Mi prese; cioè prese me Francesca, del costui; cioè di Paolo, piacer; cioè a me Francesca, sì forte; cioè si fortemente...

[u.r. 27.11.2020]