OSTALE s.m.

0.1 ostale.

0.2 DEI s.v. ostale (prov. ostal).

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93.

0.6 N Per effetto del sistema di datazione dei testi nel corpus la prima att. risulta quella dantesca, ma è più che prob. la precedenza culturale del luogo guittoniano; si tenga presente anche l'es. fuori corpus di Monaldo da Soffena.

0.7 1 Luogo dove si abita e risiede (anche fig.).

0.8 Gian Paolo Codebò 18.06.2002.

1 Luogo dove si abita e risiede (anche fig.).

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 7 parr. 3-6.6, pag. 23: e poi imaginate / s'io son d'ogni tormento ostale e chiave.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 14.31, pag. 30: Ahi, con pot'om, che non ha vita fiore, / durar contra di mal tutto for grato, / sì com eo, lasso, ostal d'ogne tormento?

[3] F Monaldo da Soffena, XIII (tosc.): se si· sormise in tale / ch'è di valenza ostale, / di gientileza e di compiuto piaciere... || CLPIO, V MoSo 194.12.

[4] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 10.7, pag. 105: Non ma' i[n] me [si] compie / Disaventura! In tal loco m'à fermo, / c'ostale in tuto sono, nel meo domo, / di quanto dir si può ch'all'uomo è contra...

[5] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 21.9: overo in qualunque altro luogho l'avessero, ritenendone a lloro solamente uno mulino e la vingna che s'agiusta chon esso e lle sense pechuniali e ll'ostale in che dimorano a Beduino...

[u.r. 23.04.2007]