0.1 isberghi, isbergo, sberghi, sbergo.
0.2 DEI s.v. sbergo (da usbergo, asbergo).
0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Armi] Corazza di maglia di ferro a difesa del tronco del combattente. 1.1 Fig. Difesa morale. 1.2 Meton. Petto.
0.8 Pär Larson 22.07.2002.
1 [Armi] Corazza di maglia di ferro a difesa del tronco del combattente.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 15, pag. 309.12: le vestimenta isquarciate, fuoro gittate tutte, e l'oro e l'ariento fue gittato ne' fiumi, e gl'isberghi e' coretti e tutte l'arme fuoro disfatte...
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 19, vol. 4, pag. 342.4: chè noi non crediamo niente, disse l'imperadore, che solamente coloro fossero cavalieri, che usano lo scudo, e lo 'sbergo, ma sono cavalieri gli avvocati e patroni delle cause...
[3] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 30.6, pag. 87: E' li prestò uno destriere cor[r]ente / e uno isbergo chiaro ed elmo e scudo e lanza, / una spada con dolce tagliare, / che bene podea securo cavalcare.
[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 38, vol. 2, pag. 52.34: molti s'affogarono nell'acqua, i quali non sapevano notare, o perch'erano carichi di sberghi e d'altre armi; e così furono nel pelago dell'acqua affondati.
[5] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 6, pag. 15.11: el donzello domanda li cavalieri che loro li debbino dire e divisare la maniera dell'armi; et misser Calvano gli disse, siccome l'elmo, lo scudo et lo sbergo erano per loro difesa e la lancia e la spada era per offendere.
[6] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 3, pag. 106.10: Et quando egli fuoro asembrati nella piaçça di Camellot grandi et piccioli, et Galeotto per lo prego del re et della reina sì si mise lo suo isbergo indosso et l'elmo in sua testa, et la sua bella spada si cinse, ma scudo non volle portare per prego che fatto li fosse.
[1] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [BarPad] ball. 22.6, pag. 259: Questo procede sol per avarizia, / ch'abraccia gli uomin per aver divizia, / per la qual molti càder ne la malta. / La mano aperta dà la mente larga, / che è de la vita isbergo e targa, / né teme che Medusa quello assalta.
1.2 Meton. Petto. || (Ageno, Sacchetti, Rime, p. 339).
[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 218.10, pag. 259: e io che son del numero maggiore / tra gl'ignoranti e minor tra' morali, / pur ho disio d'amare i vostri equali, / ben che di pochi se ne veggia il fiore. / Lasso, perché nessun degna l'alloro? / Del frutto di Noè s'arma ogni sbergo; / con Bacco stanno i più nel laberinto.
[u.r. 15.07.2010]