ARMA (1) s.f.

0.1 alme, arm', arma, arme, armi, arrme.

0.2 Lat. arma (LEI s.v. arma).

0.3 Ritmo lucchese, 1213: 1.

0.4 In testi tosc.: Ritmo lucchese, 1213; Lett. sen., 1253 (3); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. prat., 1305; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Lett. pist., 1320-22; Doc. volt., 1322.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Lett. venez., 1309; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Doc. orviet., 1334; Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Stat. castell., XIV pm.; Stat. casert., XIV pm.; Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Stat. castell., a. 1366; Doc. ancon., 1372; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Duplicità delle forme arma/arme al sing. e arme/armi al plur., con netta predominanza della forma arme (sia sing. che plur.): Rohlfs, § 351 spiega l'alternanza con un metaplasmo dalla prima alla terza declinazione; Ruggero M. Ruggieri, in «Lingua Nostra», XX, 1959, pp. 8-14, non è altrettanto convinto che si tratti semplicemente di metaplasmo.

Locuz. e fras. a forza d'armi 1.2.1; a fuoco e arme 1.2.2; allevare alle armi 1.8.1.1; amare pace in armi e arma in pace 1.7.1.1; ammaestrare d'armi 1.8.1.1; andare ad armi 1.7.1.2; arma cittadinesca 1.7; armi da difendere 1; armi difendevoli 1; armi offendevoli 1; armi da offendere 1; balire armi 1.8.1.2; cavallo d'armi 1.7; chiamare alle armi 1.7.1.3; chiamare nelle armi 1.7.1.3; correre alle armi 1.7.1.4; deporre le armi 1.7.1.5; dottrina delle armi 1.8; esercitare alle armi 1.8.1.1; essere ad armi 1.7.1.7; essere adunato sotto le armi 1.7.1.6; essere alle armi 1.7.1.7; essere da armi 1.7.1.8; essere in armi 1.7.1.7; essere sotto le armi 1.7.1.9; fare arme 2.1; fare d'armi 1.7.1.10; fatto d'armi 1.7; gente d'armi 1.6; gettare le armi 1.7.1.5; gettare le armi a terra 1.7.1.5; lasciare le armi 1.5; levare armi contro qno 1.7.1.4; levarsi ad armi contro 1.7.1.4; mettere giù le armi 1.7.1.5; muovere armi contro 1.7.1.11; muovere le armi contro 1.7.1.11; nelle prime armi 1.9; partirsi dalle armi 1.7.1.12; per forza d'armi 1.2.1; pigliare armi contro 1.7.1.11; porre giù le armi 1.7.1.5; portare armi 1.8.1.3; portare armi contro 1.7.1.11; posare le armi 1.7.1.5; potere d'armi 1.7.1.8; prendere armi 1.5; prendere armi contro 1.7.1.11; ridurre alle armi 1.7.1.3; sapere d'armi 1.8.1.4; sollecitare alle armi 1.7.1.3; stare in armi 1.7.1.7; stare sotto le armi 1.7.1.9; suonare ad arme 1.7.1.13; tenere armi 1.8.1.3; uomo d'armi 1.6; valere d'armi 1.8.1.4; venire alle armi 1.7.1.2; vestire armi 1.8.1.5; vestire le armi 1.8.1.5; viso dell'arme 1.7.3; vivere in armi 1.7.1.7.

0.7 1 Qualsiasi strumento utilizzato a scopo offensivo o difensivo. 1.1 [Fig. e in contesti fig.:] strumento usato per il raggiungimento di un determinato scopo. 1.2 Fig. Potenza, forza (militare o spirituale). 1.3 [Specif.:] strumento la cui parte offensiva è una lama, gen. con punta. 1.4 [Armi] Armatura. 1.5 [Milit.] Investitura di cavaliere. Fras. Prendere armi: essere armato cavaliere. Fras. Lasciare le armi: abbandonare l'investitura di cavaliere. 1.6 [Milit.] Meton. Esercito, schiera. Locuz. nom. Gente d'armi: milizia. Locuz. nom. Uomo d'armi: soldato, guerriero. 1.7 [Milit.] Meton. Combattimento; battaglia; guerra. Fras. Arma cittadinesca: lotta civile. Locuz. nom. Cavallo d'armi: cavallo da battaglia. Locuz. nom. Fatto d'armi: combattimento. 1.8 [Milit.] Meton. Arte militare. Locuz. nom. Dottrina delle armi. 1.9 Locuz agg. Nelle prime armi: di giovane età? 2 [Arald.] Stemma; vessillo. 2.1 Fras. Fare arme: crearsi un titolo nobiliare, elevarsi socialmente. 3 Ciò che serve per lo svolgimento di un lavoro o per il funzionamento di un determinato mezzo. 3.1 [Mar.] Attrezzatura di una nave, armamento.

0.8 Patricia Frosini 25.06.2002.

1 Qualsiasi strumento utilizzato a scopo offensivo o difensivo.

[1] Ritmo lucchese, 1213, 8, pag. 47: Altressì no fu sopra / Gualtarotto Castagnacci / et Ronsinello Pagani; / ma per saramento fur distrecti / et ritornaro dai Cristiani; / ma loro arme e lor cavalli / lassaro dai Pagani.

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1323, pag. 55: Per ço volio ke vu sapiai / Ke vu siá pur çente asai / E dele arme ben guarnidi / E tuti afati me seguidi.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 443, pag. 18: Ser Marz monta a cavallo de tut arme guarnio, / Ser Zugn con soa segeza molt era inferonio.

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 33.16: E e·lli pesci trovamo de quelli che so' armati, e de quelli c'hano li denti grandi e acuti e altre armi asai, e so' aconci ad occìdare e a fare male a li altri...

[5] Caducità , XIII (ver.), 302, pag. 665: Or va' sì tôi li solaçi e li bagi, / li gran rikeçe, li arme e li cavagi: / andai sì n'è, altri n'è toi vasagi, / finit'è 'l mundo e livri è li toi agni.

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 2, pag. 9.6: E ke vui siati amaniti e de cavalli e d'arme de venire e pervenire al nostro servicio et honore tute quelle fiate que per lo nostro communo sereti reqesti.

[7] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 169.21: E le moier dey Amazon, siant mort ie marì, dolosament preso le arme dey so marì e fé grand assalt contra y so inimis...

[8] Lett. venez., 1309, 2, pag. 344.18: E fato ço tu Nicolò Trivisan va' viaçam(en)tre ala Chan(ìa) (e) p(re)séntate alo rector, [[...]] e daràs alo dito rector lo remagnante dele arme, çoè curaçe C furnide de colari (e) de vanti, ballestre L (e) libr. XV de spago da ballestre...

[9] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 19.5, pag. 378: Arme, destrier e tutto guarnimento, / sien d'un paraggio addobbati ciascuno...

[10] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 5, pag. 28.2: Le proprietade loro [s]i èno queste: per natura li èno li più savii homini che siano al mundo; l'altra vertude si è questa, che li èno li più prodomini per le arme che se trovino...

[11] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 26, pag. 109.23: e kisti bestij, li quali pir loru firiza non dubitavanu nen cultelli nen arme, dubitavanu la bactitura de la ferula de la manu de kistu patre sanctu.

[12] Stat. castell., XIV pm., pag. 211.27: Arme da combattare li frati seco non portino se non per defensione de la Ghiesa romana...

[13] Stat. casert., XIV pm., pag. 59.3: Tucti chilli chi voleno fare chesta s(an)c(t)a penetencia degiano obedire ali mastri (et) no(n) [[...]] portare arme excepto se sono p(er) quale che cosa necessaria...

[14] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 3, pag. 9.1: Quisti Normandi [[...]] prindendu li cosi necessarii, armi et cavalli, si parteru et andaru a Maniachi.

[15] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 43, pag. 10: Et firìo re Manfreda de tale forza et potere / Che arme che lui avesse no llo potìo retenere...

[16] Stat. castell., a. 1366, pag. 128.23: XXV. Ancho dicemo et afermamo che neuna persona dela compania possa arechare arme dentro ela fratenita.

[17] Doc. ancon., 1372, pag. 244.1: Et ad volere togliere ogne dubio [[...]] da mo li dicti contrahenti [[...]] ànno vogliuto che dove de merciaria ne li presenti capituli fa mentione, che per merciarie se intendano como de socta se contene, cioè ogne et ciascheuna generatione d'arme...

[18] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 64.30: sì che Iasone intrao a la barzella e portao con sico tutti li artificie che le avea date Medea e l'arme soy che l'erano neccessarie...

- Locuz. nom. Armi difendevoli / da difendere: armi impiegate per la difesa. Locuz. nom. Armi offendevoli / da offendere: armi impiegate per l'attacco.

[19] Doc. prat., 1305, pag. 453.13: Sappiate Segnori Sei, [[...]] che s(er) Falcone di mess(er) Bonacorso del p(ro)x(imo) passato mese di dicembre ucise con coltello (e) altre armi da offende(re) s(er) Lapo...

[20] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 553, vol. 1, pag. 346.3: statuimo et ordiniamo che lo comune di Siena abia et avere debia cento berivieri forestieri al soldo del detto comune, e' quali sieno bene armati d'arme difendevoli et offendevoli...

[21] Doc. fior., 1320, pag. 84.13: Anche che tucti e' Guelfi, che sono stati all'uficio degl'Otto e Gonfalonieri di giustitia di Prato possano portare armeda offendere e da difendere.

[22] Doc. volt., 1322, 6, pag. 16.32: Sapete che nessuno Ghibellino de portare armeoffendevoli...

[23] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 73.26: Ca issu lu consulu [[...]] avia factu cumandamentu generali que nullu homu tinissi in casa nulla armada offendiri.

- Arma leggera: arma facilmente manovrabile.

[24] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 3, pag. 83.22: ma per le ville, e città, e castella si vadano caendo per uomini del campo che meno siano acconci a battaglia con arme, e saette, e con mazzafrusti, e con rombole, e cotali armeleggieri, e rechinle al campo.

- Armato di tutte armi, bene in armi: bene armato, bene equipaggiato.

[25] Lett. sen., 1253 (3), pag. 210.10: i[n]tra i quali die avere tre[n]ta (e) sei chavalieri a chavali coverti, (e) li atri sono a u· chavallo, (e) debono es.re armati di tute arme.

[26] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 1, pag. 3.10: a tanto vide venire verso di sé Breus-sensa-pietà suso in uno grande distrieri, armato di tutte arme...

[27] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 8, pag. 392.3: Onde ragunò da quattrociento cavalieri che la maggiore parte furono Francieschi e Tedeschi, e bene in arme e in cavalli si missono...

[28] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 8, vol. 1, pag. 420.10: E veggendo il re Manfredi fatte le schiere, domandò della schiera quarta che gente erano, i quali comparivano molto bene inn arme e in cavagli e in arredi e sopransengne...

[29] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 213.1: Ancora uno homo armato de tucte arme stante dericto sopre la mani soa lo sollevava da terra alsandolo con una mano sola per fi' al capo de sopre.

- Con (le) armi e con (il) fuoco.

[30] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 25, pag. 154.4: onde sdegnò; e punigli con l'arme e col fuoco, avendo aiuto da Firenze, e i loro seguaci fece ribelli.

[31] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 78, vol. 2, pag. 281.22: onde fu capo Coscetto dal Colle franco popolare, e corsono con arme e con fuoco al palagio ove stava Uguiccione e sua famiglia, gridando: «Muoia il tiranno d'Uguiccione»...

1.1 [Fig. e in contesti fig.:] strumento usato per il raggiungimento di un determinato scopo.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 383, pag. 539: Non digano le femene, però q'eu son canuto: / «No vale le toi arme per falsar nostro scuto; / però ne di' tu male, nula te vol per druto».

[2] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 178.3: ké le fraudose arme dela luxuria, çoè delo amore, no à levesel encargo, avanti lo à molto grande, e per queste cause çascuna fantesela sì teme essere malamentre soduta, çoè enganaa.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 62.20, pag. 252: Àrmase lo guidatore de l'arme de lo Segnore: / ségnalo per grann'amore, de soi signi l'ha adornato.

[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 57, pag. 74.9: in altro modo dovemo intendere che, quando noi siamo in bone opere e noi vedemo venire lo diabolo sopra noi, acciò ch'elli non faccia noi cadere in alcuno peccato, tosto dovemo contra lui correre e con buone opere e con arme, cioè correre ad penetentia e adimorare con l'aiuto de Dio.

[5] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 73, pag. 326: Con queste arme sanctisscime ç'è un'arma pretïosa / ke à nom la Oratïone...

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 3, pag. 52.14: Le sue arme [[del demonio]] funno le paraule, et queste arme operoe elli alla femina, alla parte fragile.

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 38.140, pag. 239: E parme, se cossì farei, / a sam Pé semejerei, / chi, per li soi e sì defende, / e no lassase miga prender, / l'arma soa trasse for, / con tar vigor e tanto cor / che ar Manco tajá l'oreja: / doca fa bem chi ge someja.

1.2 Fig. Potenza, forza (militare o spirituale).

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 150.4: E [[Iulio Cesare]] fue sì benigno che quelli cui elli sugiugava con arme, sì vinceva con clemenzia e con benignità.

[2] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 70.21: O cavalieri di Christo, confermatevi indela fede diricta et indell'arme spirituale, che noi siamo indele confine delo 'nferno...

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 8, 127-138, pag. 200, col. 1.11: Quirino, qui combattente, figliol de Marte; e però antigamente erano appellati li Romani 'Quirini', imperçò che subiugavano tutto lo mundo per arme.

[4] Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.), 32, pag. 409: dali vostre peccate gitive e penititi, / ca non vale recceze, né sapere di core / né forza di parente, né rëale amore, / consiglu [...] [...-ore] / [...] né arme né ssegnore.

[5] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. cap. 3, vol. 1, pag. 4.3: Paolo apostolo si gloria avere imparato alli piedi di Gameliele la legge di Moisè e li profeti, perchè armato de l'arme spirituali, dopo confidentemente insegnasse.

1.2.1 Locuz. avv. A, per forza d'armi: per mezzo delle armi, per mezzo della potenza militare.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 123.1: I Romani vinsero a forza d'arme la cittade di Cartagine...

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 3, pag. 66.27: e poi tucta Ispagna per forza d'arme vense e come soiogòne per forza d'arme, così per savio portamento la tornò de bono volere sotto la signoria de Roma.

[3] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 17, pag. 19.21: or sappiate ch'io vorrei, se voi volleste, che voi la mia donzella mi rendeste, che voi la guadagnaste sopra di mei per forsa d'arme.

1.2.2 Fras. A fuoco e arme: con ogni mezzo bellico. Estens. Con estrema violenza.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 7, pag. 204.20: Uomo biasima che voi avete corso a Roma e sopra vostro paese a fuoco ed arme: questo biasimo potete voi oggi levare da dosso co le spade...

1.3 [Specif.:] strumento la cui parte offensiva è una lama, gen. con punta.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 26, pag. 100.19: e il taglio della sua arme era perduto, ma in luogo di tagliare, rompeva e ammaccava le dure ossa degli aspri combattitori.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 30, pag. 663.17: E chi cum le arme predicte tracte fora della vagina ferirà alcuno in lo capo o in la gola sença sangue, in XXV fiorini d'oro e se cum arme no tracte fora della guagina, in XX fiorini d'oro sia punito.

1.4 [Armi] Armatura.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 12, pag. 19.12: Conciossiacosachè il casso, ove è la vita, dall'arme, e dall'ossa è difeso...

[2] Stat. sen., 1301-1303, cap. 23, pag. 20.8: La soma dell'arme e de le corazze, IIJ soldi kabella; et passagio IIJ soldi.

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 10, pag. 185.8: Videndu adunca Eneas ki illu chircava la morti, si lassa curriri contra di Lausu et cum sua spata li passa lu pectu, l'armi et la gunnella di l'oru...

[4] Tristano Veneto, XIV, cap. 486, pag. 449.17: Né sani non podheva eser puo' che le arme fuo sì malmenadhe, perché li chavalieri se firiva grandissimi colpi menudhi et spesi infin ale carne nudhe...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 145.24: Palamides allora [[...]] corze vigorosamente contra uno chi se clamava Sigamone [[...]] e tenendo la soa lanza impognata feriolo sì mortalemente co la lanza che le passao l'arme...

1.5 [Milit.] Investitura di cavaliere. Fras. Prendere armi: essere armato cavaliere. Fras. Lasciare le armi: abbandonare l'investitura di cavaliere.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 60, pag. 256.11: Messere, quand'io presi arme il giorno del vostro coronamento, in quel giorno grande quantitade de' migliori cavalieri del mondo portarono arme...

[2] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 29, pag. 31.10: dipoi lascerà l'arme e tornerà al romitaggio e ivi consumerà il rimanente di sua vita in penitenzia.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 28, pag. 415.23: E in quella un cavaler anciano, el qual avea lassato le arme e votato de andare al Sancto Sepulcro, gionse a Napoli venuto di Franza...

1.6 [Milit.] Meton. Esercito, schiera. Locuz. nom. Gente d'armi: milizia. Locuz. nom. Uomo d'armi: soldato, guerriero.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 190.9: «Sappiate che l'arme de' nemici sono appostate per abbattere l'alto e glorioso sanato».

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 19, pag. 61.10: Ma acciocchè neuna volta i cavalieri nel romore della battaglia i loro compagni smarrissero, diversi segni con diversi colori negli scudi dipingeano, i quali sono detti le insegne dell'arme...

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 196.9: Queste leze avea dado, che li monexi fosse homini d'arme, e non volgiandolo fare, ello si li fe' alcidere choli bastoni.

[4] Doc. orviet., 1334, docum. 24 agosto, pag. 175.25: Ancho che 'l detto capitano co la detta gente d'arme debia stare continuo in quelle parti del contado o altre circunstanti ove parrà o sirà deliberato...

1.7 [Milit.] Meton. Combattimento; battaglia; guerra. Fras. Arma cittadinesca: lotta civile. Locuz. nom. Cavallo d'armi: cavallo da battaglia. Locuz. nom. Fatto d'armi: combattimento.

[1] F Brunetto Latini, Pro Marcello, a. 1294 (fior.): Nè io volli, nè seguitai di mio volere l'armicittadinesche, ma sempre i miei consigli furono di pace... || Zambrini-Lanzoni, Opuscoli, p. 245.

[2] Doc. sen., 1298, pag. 108.21: In prima uno chavallo d'arme, di pel nero, chon altri segni, el quale fu stimato per li stimatori del chomune di Siena.

[3] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 540.11: in facti d'armi fu molto singulare, ma pure da' Bolognesi sendo sconficto fu preso e morio in presgione.

1.7.1 Fras.

1.7.1.1 Fras. Amare pace in armi e arma in pace: diffidare della situazione attuale e prepararsi allo sviluppo degli eventi.

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 5, pag. 81.9: Ed esso amò sempre pace in armi e arme in pace.

1.7.1.2 Fras. Andare ad armi, venire alle armi: iniziare un combattimento. Estens. Rivoltarsi.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 102, vol. 1, pag. 430.30: et da le parole ingiuriose vengono a li fatti ingiuriosi, da provedere è che cotali persone congionte non vengano a l'arme nè a le meschie.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 6, vol. 2, pag. 160.11: Ma Quintu Variu, [[...]] fici una ligi incontra la intercessiuni di li tribuni soy cumpagnuni, la quali cummandava que se facissi incirca di quilli per dolu malu di li quali li compagnuni foru constricti d'andari ad armi.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 6, pag. 176.25: Qui responde Ciaco a la domanda de D. dicendo como, doppo multe contese, verranno a le arme...

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 45, terz. 70, vol. 3, pag. 8: Sentendo ch'el faceva venir gente, / andò ad arme tutta la Cittade, / e que' dell'altra setta incontanente...

1.7.1.3 Fras. Chiamare alle, nelle armi; ridurre, sollecitare alle armi: esortare, spingere al combattimento.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 42, pag. 519.5: E ancora molte altre genti per fornimento e per grazia di forza potenti, da' quali ora le provincie de' Galli e di Spagna sono premute, cioè degli Alani, e di quelli di Soavia, e de' Vandali, e di quelli di Borgogna constretti per lo movimento di coloro, per sua volontade sollecitandoli all'arme, non abbiendo paura de' Romani, li suscitoe.

[2] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 368.22: Qui non risurge nuova Troia, né alcuno di ricapo chiama li tuoi compagni all'arme.

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Briseida, pag. 23.6: onde Tideo in tutto rifiutoe l'armata cavalleria, ed aspramente negoe l'ajuto del reame al suo paese: solamente la sua moglie lo ridusse all'arme.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 286.3: Io seguo tanti augurii, qual che tu sia che mi chiami nell'armi.

1.7.1.4 Fras. Correre alle armi, levare armi contro qno,levarsi ad armi contro qno: preparsi a combattere, insorgere contro qno.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 88.14: Le vicinançe entorno odendo questa mala fama, tucti se levaro ad arme encontra de li romani.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 436, pag. 18: Tug a li arme correno ni contenir se pon. / I se guarniscen tugi a ira e a furor...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 49, pag. 105.27: I' dovrei esser tenuto pazzo, veggendo i vecchi della Città, e le femmine portare le pietre in su le mura, per difendere la terra, e' giovani correre all'arme spesso...

[4] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 53, pag. 102.8: e che mai poi non leveranno arme ribelle contra questa contrada, nè con ferro guasteranno questo reame.

[5] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 106.31: E in questo romore tutta la giente chorse a l'arme, e fu per questo presso, che lo stato non si mutò per la ingiustizia di cholui che fu morto a torto, el quale per quello non meritava.

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 141.17: Ma li Troyani chi vedeano queste nave appressemate et appligate yà a la marina loro in tanta multetudine, sobetamente corsero all'arme et armati montaro a li cavalli armati....

1.7.1.5 Fras. Deporre, posare le armi, gettare le armi (a terra), mettere, porre giù le armi: terminare un combattimento. Estens. Arrendersi.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 127.9: Perchè quale cosa ee più disdegnosa a coloro, che sono liberi e forti, che vinti e discacciati e minacciati di mala segnoria, porre giù l'arme, e usare pace?

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 6, pag. 139.19: Misero giù l'armi: molto pesava loro, chè mai l'avevano prese per morire di sete.

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 217.36: e chossì el pietoso imperador, dali suoi inganado e reduto in possanza deli filgioli, depose l'arme e fo reserado in prexon...

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 23, pag. 280.4: e conviene che voi siate arditi e niuno non cambi battaglia, ne' pacie, se elli non vincie, che chi gitta l'arme onde suo corpo difendere si dee, malvagia salute puote attendere.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 198.29: con zò sia cosa que, gittati li armi, issi se culcaru a terra per adimandar misericordia, foru tucti aucisi et gittati spasi per li campi.

[6] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 34, vol. 1, pag. 410.9: Molti v'ebbe di morti dentro nella città, infino ch'elli gittaro l'armi a terra, e arrendêrsi al dittatore...

[7] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 106.34: E tanto fu la prudenzia de' signori Nove e' quali avevano ordinata la pace tra' Talomei e' Salinbeni e ancho infra 'l populo e 'l potestà, e ogniuno andò a posare l'arme per chomandamento de' signori Nove...

1.7.1.6 Fras. Essere adunato sotto le armi: essere in assetto di guerra.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 221.2: Io dirò orribili battaglie; io dirò le schiere, i re pinti dalli animi nell'ocisioni, e dirò l'esercito dell'Italiani e tutta Esperia sotto l'armi adunata.

1.7.1.7 Fras. Essere / stare, a / alle / in armi: essere in allarme e perciò armati e pronti per combattere.

[1] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 174.11: Certo quelli il dice che volle essere in Africa, e duolsi che ne fue vietato da Ligario, e che manifestamente fue ad arme contro a Cesare.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 7, pag. 207.15: Appena Cesare ebbe parlato, ch'e' suoi cavalieri furo all'arme, e abramati de la battallia oltre a misura, e molti intalentati di ben fare.

[3] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 171.13: perché l'amore di sua natura richiede piacevole e bello ornamento e che l'uomo secondo che porta il tempo vada bene aconcio e che sia ardito contra i nemici e allegro molto in battaglia, e sempre stare in arme.

[4] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 168.12: e per quista cagione tutta la citade fo ad arme ed a remore en malo modo.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 203, vol. 2, pag. 388.2: Nel detto anno MCCCXXIII, del mese di maggio, simigliante fue nella città di Piagenza grande scandalo tra' Guelfi e' Ghibellini, e ebbevi più micidi fra' cittadini, essendo la città in arme e a romore...

- [Rif. ad animali:] fras. Vivere in armi: stare in agguato, pronto a colpire la preda.

[6] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 268.15: Noi odiamo li uccelli di crudele rapina, però che sempre vivono in armi, e li lupi, che usano d'andare contra la paurosa pecora...

1.7.1.8 Fras. Essere da armi, potere d'armi: essere in grado di combattere.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 36, pag. 35.10: Se non vi difenderete francamente e lascerete vincere la vostra città, di questo potete voi essere ben certi: che, incontanente presa la terra, tutti quelli che saranno da arme saranno morti e spezzati...

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 15, pag. 33.6: Non sai tue ch'egli ee lo migliore cavaliere del mondo e ttue see ancora giovane e non potresti ancora d'arme?

1.7.1.9 Fras. Essere, stare sotto le armi: essere in guerra.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 147.35: dubitò l'uno dell'altro, fecero intra lloro assalimenti; onde la terra andò a romore e fue sotto l'arme.

[2] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 108.40: e ancho per essa chagione e' Sanesi avevano fatti molti confinati, e per questo Siena stava tutta sotto l'arme...

1.7.1.10 Fras. Fare d'armi: combattere; torneare.

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 95.5: E meravelliosa cosa fo e sirea ad entendere la gran cavallaria e vertuose e valorose cose che Cesar e Pompeio e li loro cavalieri êlla batallia el dì fecero d'arme.

[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 60, pag. 258.8: Allora fu diliberato messer Alardo di ciò ch'avea promesso, e rimase co· lle oneraveli armi colli altri prodi cavalieri del reame di Francia, torneando e facendo d'arme...

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 311, pag. 417.23: Ella prese allora una de le sue maniche, tutta nuova e fresca di scarlatto; sì gli li donò perciò ch'egli la portasse a la battaglia sopra sua lancia in guisa di gomfalone e facesse d'arme per suo amore.

[4] Ranaldo da M. Albano, c. 1350 (perug.), pag. 140.29: Ora dicie lo conto como, lo giorno che venne, Ranaldo asalse l'oste dei seracine e facea tanto d'arme...

1.7.1.11 Fras. Muovere, pigliare, portare, prendere (le) armi contro qno: muovere guerra (contro qno).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 8, pag. 85.3: E poscia quelli d'Atena assalio, perchè contra a lui avieno atato Jonas, e contra loro pigliato arme.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 369, pag. 435.1: Elli fece venire dinanzi da sè tutta sua gente e quando fuoro dinanzi da lui, elli l'à detto [[...]] che da ora inanzi non cengano spada contra loro nemici, nè non portino arme contra di loro...

[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 15, pag. 246.13: Noi non avemo prese armi contro la vostra Corona, per la qual cosa noi ad alcuno abbiamo portato pericolo.

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 22.15: A me non piace di muovere l'arme contra alle nuove maraviglie: la deità del mare si dee adorare.

[5] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 124.24: Per mio giudicio è conceduto cacciar la fraude con fraude e le ragione consenteno prendere arme contra li armati.

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 108.38: e tutti li ri chy nce sono nuostri parienti, riquiesi da nuy, non negherranno de movere arme contra li Troyani.

1.7.1.12 Fras. Partirsi dalle armi: terminare le ostilità.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 126.20: Perchè in quello medesimo tempo che i Galli Roma presa e incesa tennero, e vendero, Artaserses re di Persia, che tutti i Greci si partissero dall'arme, e posassersi in pace, per ambasciadori comandò, dinunziando che con arme verrebbe addosso a chi rompesse la pace.

1.7.1.13 Fras. Suonare ad arme: dare il segnale per iniziare il combattimento.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 17, vol. 2, pag. 241.5: Anco, statuimo et ordiniamo che neuna persona debia sonare o vero fare sonare alcuna campana a romore o vero ad arme o vero a stormo o vero a parlamento, senza licentia de la podestà et de' Nove...

[2] A. Pucci, Reina, a. 1388 (fior.), I, ott. 39.4, pag. 240: Ma non temete per cotal cagione; / ché se di ciò si metterá alla prova, / farò sonare ad arme lo squillone.

1.7.2 Combattimento amoroso.

[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 52.20: O cavalieri, che ora in prima vieni a l'arme d'amore, primieramente t'affatica di trovare cui vuoi amare.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 6, pag. 217.11: Fatti in costà, non mi toccare, ché tu hai troppo fatto d'arme per oggi.

1.7.3 Fras. Viso dell'arme: atteggiamento da combattimento e perciò ostile, minaccioso.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 6, pag. 53.8: E con queste e con altre parole assai, col viso dell'arme, quasi costui fosse stato Epicuro negante la eternità dell'anime, gli parlava.

1.8 [Milit.] Meton. Arte militare. Locuz. nom. Dottrina delle armi.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 201.16: Ma Scipio inprima sapio et molto forte ne le arme [[...]], con molti gentili homini de Roma guardaro uno die Tiberio Gracco [[...]], l'occisero e retornao a Rroma.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 10, pag. 19.22: La quarta ragione si è, che, se 'l prenze crede essere beato, per avere abbondanza di forza di gente, elli ordinerà la sua gente all'arme e alle cose della guerra...

[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 7.5: Vuo' tu insegnare la dottrina dell'arme?

[4] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 13.13, pag. 433: Voi solevate soggiogar Toscana; / or non valete en arme tre fiorini, / se non a ben ferir per la quintana.

1.8.1 Fras.

1.8.1.1 Fras. Allevare, esercitare alle armi, ammaestrare d'armi: istruire nell'arte bellica.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 6 rubr., pag. 289.18: Nel quale insegna ch'elli è grande utilità ai battaglieri ched ellino síeno bene esercitati all'arme...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 81.5: Per la qual cosa s'intende apertamente quanto più studiosamente ammaestrare si debbia l'oste che d'arme sia ammaestrata...

[3] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 48, pag. 88.4: Ma innanzi che andiamo più oltre, mettiamo qui, come fu nutricata e allevata all'arme questa nobile reina Cammilla.

1.8.1.2 Fras. Balire armi: addestrare all'arte militare.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 44.3: Lo cavaliere novello tiene tutta via e maniera che elli guarda a cortesie fare, e largamente donare, cavalleria apprendere, e arme bailire...

1.8.1.3 Fras. Portare, tenere armi: esercitare l'arte militare.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 15, pag. 30.24: E appresso incomincia a cavalcare e a ttenere arme con altri damigielli, sie che tutti li baroni di Cornovaglia sì si meravigliano di cioe che faciea T.

[2] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 24, pag. 73.10: - Or mi dite - disse lo prod'omo - , quant'è ch'elli cuminciò a portare arme? - - Certo - disse Breus - io l'òe bene inteso alcuna volta ch'elli puote bene essere XV anni ch'elli portò primamente arme.

1.8.1.4 Fras. Sapere, valere d'armi: essere esperto nell'arte militare.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 60, pag. 255.1: Il conte d'Angiò, volendo provare qual meglio valesse d'arme tra llui e 'l conte d'Universa, sì si provide...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 49, pag. 274.3: Nullo sapeva di cavalli e d'arme più di lui: più poteva travagliare e sofferire che uomo potesse credare.

[3] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 546.40: Addunque come rimarranno coloro che sanno d'arme e sono sì costumati che di loro prodezza ogni uomo favella?

1.8.1.5 Fras. Vestire (le) armi: indossare le armi. Estens. Esercitare l'arte militare.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 6, vol. 2, pag. 132.13: Et eciandeu fu urdenatu que li citelli pretestati vistissiru armi e que fussiru scripti sey milia di li skachati et di li condannati a pena capitali.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 6, pag. 514.9: La sconfitta di Canne tanto fortemente confuse la nostra cittade, che [[...]] l'armi de' nemici confitte a li templi e consecrate a li dii si divelsero per armare cavalieri; li fanciulli di tenera etade sì vestirono l'arme...

1.9 Locuz agg. Nelle prime armi: di giovane età?

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 141.9: e Lelex di Naritia, e Panopeo, e Ileo, e 'l feroce Ipafa, e Nestore ancora nelle prime armi... || Cfr. [primis] in armis, variante registrata nell'apparato di Ov., Met., VIII, 313: «Hippasus et primis etiamnum in annis».

2 [Arald.] Stemma; vessillo.

[1] Contempl. morte, 1265 (crem.>sen.), 478, pag. 88: Ov'ai <tu> gli asberghi et le ghambiere, / Le riche arme et le giafiere, / E le coverte et <l>i gonfaloni, / Le travachce et <l>i padiglioni, / E l<e> riche coltre et l<e> gra[n]d<e> lençuol<a>, / Che tucto è ritornato a duol<o>?

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.11, pag. 140.3: E al loro uficio de' Priori aggiunsono uno con la medesima balìa che gli altri [[...]], a cui fusse dato uno gonfalone dell'arme del popolo, che è la croce rossa nel campo bianco, e mille fanti tutti armati con la detta insegna o arme...

[3] Lett. pist., 1320-22, 13, pag. 56.17: Ancho ti mando quatro lectere con questa insieme del comune di Santo Miniato nello tenore che di sopra òe scricto in nostro serviscio; ànno l'arme a leone cho' la spada in mano...

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 31, pag. 49.40: Et abbiano uno gonfalone con l'arme de la Università di Villa di Chiesa; et ciascuno di lloro abbia una targia di quell'arme.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 27, 31-54, pag. 644, col. 2.5: Or queste doe citadi segnorezava Maghinardo da Soxenava lo qual avea per arma un lione nero nel campo bianco...

[6] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 17, pag. 86.12: Questa borsa gialla coll'azzurro e avia faccia di leone si è l'arme de' Gianfigliacci da Fiorença e esso fu fiorentino.

[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 18, pag. 85.30: Ché chi ama un principo ama la soa figura e le soe arme e le soe insegne eciande' penchie e porta-ghe honor...

[8] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 4, par. 3, vol. 1, pag. 23.5: E volemo e ordenamo che alcuno podestade [[...]] overo alcuno ofitiale del comuno de Peroscia non possa êlla citade de Peroscia arecare, né arecare fare en bandiera overo pennone overo etiandio en targia overo alcune arme overo coperte de cavalgle alcuna ensengna d'aquila de qualunche colore...

[9] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 36, pag. 605.22: E se le arme d'alcuna potestà, comunità on università o d'altri nobile fisseno sculpite o depincte in alcuno logho ove fosse sculpite on depincte li arme della Ghiesia e de misere lo Papa, quell'altre non presumptuosamente, ma reverentemente fiano allocate...

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 249.28: Staieva sio stennardo in Tivoli con soa arme de azule a sole de aoro e stelle de ariento e coll'arma de Roma.

2.1 Fras. Fare arme: crearsi un titolo nobiliare, elevarsi socialmente.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 8, pag. 485.23: come egli hanno tre soldi, vogliono le figliuole de' gentili uomini e delle buone donne per moglie, e fanno arme e dicono: 'I' son de' cotali' e 'Quei di casa mia fecer così'.

3 Ciò che serve per lo svolgimento di un lavoro o per il funzionamento di un determinato mezzo.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 50.18, pag. 67: Come 'l sol volge le 'nfiammate rote / per dar luogo a la notte, onde discende / dagli altissimi monti maggior l'ombra, / l'avaro zappador l'arme riprende, / et con parole et con alpestri note / ogni gravezza del suo petto sgombra...

3.1 [Mar.] Attrezzatura di una nave, armamento.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 193.24: E giuro per aspri mari non avere preso alcuno timore tanto per me, quanto io presi acciò che la tua nave spogliata dell'arme e del maestro scossa, non venisse meno in tante onde surgenti.

[u.r. 05.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]