CALUNNIARE v.

0.1 calognare, calognate, calognavano, caloniati, caloniato, calonniare, calonniati, calumnïato, calumpnia, calumpniante, calumpniato, caluniano, caluniare, caluniarono, caluniati, calunnia, calunniadi, calunniano, calunniante, calunniare, calunniarlo, calunniarono, calunniasse, calunniassero, calunniate, calunniati, calunniato, calunniava, calunniavano, calunniavi, calunniino, calunpniava, calupniare, calupniari, chalangianti, chalunia.

0.2 DELI 2 s.v. calunnia (lat. calumniari).

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7; Stat. pis., a. 1327; S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

In testi sett.: Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Per le forme con la nasale palatale, v. calunnia 0.5.

0.6 N Cfr. Bonolis, Calumnia.

Per la polivalenza semantica del verbo si rimanda a quanto detto in calunnia 0.6 N.

0.7 1 Dire (dolosamente) false cattiverie, diffamare; parlare male di, offendere; accusare (falsamente). 2 [In relazione ad un'idea, ad un'opinione espressa:] accusare (pretestuosamente) di falsità, confutare; criticare. 2.1 Assol. Muovere un'obiezione cavillosa, obiettare capziosamente. 3 Recare molestia o fastidio; tormentare, contrastare; opprimere, vessare. 3.1 [In partic., di un legittimo compenso:] trattenere (per sé), sottrarre. 4 Esprimere disappunto, protestare. 5 Biasimare, rimproverare.

0.8 Elena Artale 31.07.2002.

1 Dire (dolosamente) false cattiverie, diffamare; parlare male di, offendere; accusare (falsamente).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 40, pag. 209.27: Qualche ragione ci veggiono, che nolla vedi tu; e perché ttu nolla vegghi, déi tu però calognare i savi òmini...

[2] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 9, pag. 69.8: perciocchè l'invidioso si rallegra ed è lieto del male, e dolente d'ogni bene altrui; e per questo va sempre cercando, come possa calunniare, e diminuire la bontà altrui, e pubblicare, e accrescere i mali altrui.

[3] ? Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 141, pag. 120: Perché per l'universo si ragiona / che se può fare el ben per modo tale / che se chalunia per ongni persona.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 68, vol. 2, pag. 126.11: e questo traffico del grano fue coll'altre una delle cagioni di volere rivedere la ragione del Comune per la molta moneta che vi corse; e certi, a diritto o a torto, ne furono calonniati e infamati.

[5] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, 9, pag. 20.24: El se leçe ke 'l fo un frar de l'ordene de Cistello devoto de la Vergene gloriosa, lo qual un de li altri frari blasmava e calunpniava d'ogna cosa che faseva et etiandio lo persequiva de parole e de fati.

[6] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 35, pag. 65.6: Con questo falso giudicio, col veleno della invidia e della superbia erano calunniate e giudicate ingiustamente l'operazioni del mio Figliuolo...

[7] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 7, pag. 225.27: Ancora mo' ve clamemo grande mercé per li nostri malfaturi, che n'à maldito e malfato, e perseguidi e calunniadi e fato adespiaxiri...

- [Dir.] [In un contenzioso giudiziario]. || Cfr. calunnia 1.2.

[8] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 1, pag. 624.13: El quale çudese el nome dell'offerenti faccia scrivere in li acti e quello chi lla porge faccia giurare che quella per animo de calumnia non produca nì offerra, etiamdeo i nomi di testimonij receva da llui; e s'ello lo trovarà calumpniante, punischa l'accusatore a pena de tallione e 'l denunciatore a pena extraordenaria, segondo la forma della ragione.

2 [In relazione ad un'idea, ad un'opinione espressa:] accusare (pretestuosamente) di falsità, confutare; criticare.

[1] ? Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 30.89, pag. 79: [O] Iacomo, Giovanni, amici, e Meo, / me piace onni dir meo / interpetrare e difendere in Pisa / deggiate a vostra guisa, / e come piace voi mel calognate.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 156.18: E così come l'astuzia, e malizia vinse in Medussa il senno, e sapienza, o vero avanzò in lei la malizia; così nelli eretici, li quali per sotigliezza vogliono caluniare la veritade, e quindi perdono il proprio essere.

[3] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 17, pag. 80.16: più volte il tentarono di parole, per farlo cadere in alcuna parola della quale lo potessono accusare, ed ogni sua risposta calunniavano dicendo: Tu rendi testimonianza di te medesimo, la tua testimonianza non è vera...

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 2, par. 2, vol. 1, pag. 72.23: la tua scriptura menti et non si divi cridiri. - Et per consequens ipsu aviria datu caxuni di calupniari la sua doctrina.

- Pron. [La diatesi media deriverà da incomprensione del deponente lat. dell'originale?].

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 51, Passione G. Cristo, vol. 2, pag. 448.3: la seconda [[scil. ragione]] si è perché Eva avea peccato per [loquacità e per ciò Cristo volle satisfacere per] tacere, la terza perché ciò che rispondeva si calognavano. || Cfr. Legenda aurea, LI, 99: «quidquid respondebat totum calumpniabantur et depravabant».

2.1 Assol. Muovere un'obiezione cavillosa, obiettare capziosamente. || Cfr. calunnia 2.1 (e rinvii).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 13, pag. 343.7: Ben puote ancora calunniare l'aversario dicendo che, avegna che molti desiderii si compiano nello acquisto della scienza, mai non si viene all'ultimo...

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 33.24: E perchè nullo potesse calunniare e dire, che questi miracoli non fossero veri, ma fossero o fantasia, o opera di maleficio...

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 2, vol. 2, pag. 144.6: A mi pari ki lu malivolu putiria calupniari: addunca Cristu non resussitau gluriusu, dakì avia plagui a li mani et a li pedi et a lu latu.

3 Recare molestia o fastidio; tormentare, contrastare; opprimere, vessare. || Cfr. calunnia 4 (e rinvii).

[1] ? Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 28, pag. 48.24: Et ciò se fa, perchè li personi non sappiano chi de' essere Consigliere, acciò che non si possano calupniare, nè altrui pregare de dare li officii della suprascripta Villa nè per prego nè per presso, nè a persone non depgne.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 10, vol. 1, pag. 139.1: Allora cominciò a gridare a' nemici con ardita faccia, ed a minacciarli, [[...]] chiamandoli servi del superbio re, i quali aveano dimenticata la loro libertà e veniano a calognare l'altrui. || Cfr. Liv., II, 10, 8: «suae libertatis immemores alienam oppugnatum venire» (da cui si evince che il verbo calunniare è desunto da un intermediario francese).

[3] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 27, pag. 321.7: E io vi dico, che non solo amiate li amici, ma ancora i nimici, e orate per coloro che vi caluniano e perseguitano.»

[4] Gl Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 1 Re 12.3, vol. 3, pag. 60.11: Dite di me, dinanzi a Dio e dinanzi al suo Cristo, se io tolsi ancora a persona bue, ovvero asino, se io ho calunniato veruno, ovvero oppremuto...

3.1 [In partic., di un legittimo compenso:] trattenere (per sé), sottrarre.

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Ml 3.5, vol. 8, pag. 377.3: E verrò a voi nel giudicio, e sarò testimonio veloce a' malfattori, e a quelli che si adòperano in adulterio, e alli spergiuratori, e a quelli che calunniano lo prezzo dello mercenario, e costringono la vedova e lo pupillo e lo peregrino... || Cfr. Ml 3.5: «qui calumniantur mercedem mercennarii».

4 Esprimere disappunto, protestare. || Francesismo semantico (cfr. calunnia 3).

[1] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 180, pag. 219.2: La volontade e la cogitazione di Dio è sì grandissima, come tutto il cielo e la terra. E quando egli vuole che alcuna cosa sia fatta, punto non vi tarda, né niuno più vi può calognare.

5 Biasimare, rimproverare.

[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 17, pag. 80.21: Ne' fatti ebbe persecuzione, perocchè non solamente riprendevano le parole, ma eziandio riprendevano e calunniavano le sue operazioni...

[u.r. 14.01.2009]