0.1 candente, candenti, cannente.
0.2 Dal lat. candens (DEI s.v. candente).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).
In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Giuseppe Marrani 14.08.2002.
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 517.10: e la pianta del piede loro, quasi pianta di vitello; e faville, quasi aspetto di rame candente; e mani d'uomo sotto le penne loro in IIIJ parti...
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 97.14: ma appresso al porto bussa Etna con orribili ruine, e alcuna volta manda al cielo nuvola oscura fumante quasi di pece e di candente favilla; e lieva in alto i monti di fiamme e tocca le stelle...
[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 7.5, pag. 569: I grassi fuochi e grandi e bene ardenti / consumar tosto i corpi lor donati; / li qua' con vino dalle greche genti / pietosamente fur mortificati; / e ricolte le ceneri candenti ne' vasi furon messe...
[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 236.5: Allora era apparecchiato un fierro cannente in forma de croce. Questo fierro li poneva sotto alla pianta delli piedi e così li lassava derobati ire.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 14.77, vol. 3, pag. 231: Oh vero sfavillar del Santo Spiro! / come si fece sùbito e candente / a li occhi miei che, vinti, nol soffriro!
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, proemio, pag. 195.12: quando gli va innanzi, è chiamata Lucifer, cioè portante luce; quando il segue, è detta Espero. Sì come dice Beda, colore hae candente e risplendiente; intra tutte le stelle più luce...
[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 1, vol. 2, pag. 136.6: et victi dui angili sidiri, vistiti di blancu candenti, l'unu a lu capu et l'autru a li pedi di lu sepulcru.
[u.r. 13.10.2020]