0.1 charestisia.
0.2 Etimo incerto: forse ampliamento di carestia con il suff. -igia (da leggere *carestìgia), ma per DEI s.v. carestisia deriva «da un anter. *carestiosìa tratto dall'agg. 'carest(i)oso'»).
0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.7 1 Alto costo, carezza.
0.8 Pär Larson 16.09.2002.
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 8.2: Vagho son non-pogho alcuna fiata de grossi pesci mangiare, e, a 'l gosto considerando grande, sostegnio la volontà; e cierto leggieramente, ché la charestisia d'essa tolle me voglia; e affamato uciello sostene de prendere esca o' crede laccio.
[u.r. 15.10.2020]