CARISTÌA s.f.

0.1 caristia, charistia.

0.2 Lat. caristia, charistia.

0.3 Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Nell'antichità romana, festa annuale di famiglia celebrata il 22 febbraio.

0.8 Pär Larson 17.09.2002.

1 Nell'antichità romana, festa annuale di famiglia celebrata il 22 febbraio.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 11, pag. 7.25: Per certo tempo si facevano in Roma conviti molto solenni, a' quali erano invitati li consorti e li parenti, acciò che se alcuna discordia fosse dinanzi nata tra lloro, per la gioconditade del vino e per l'allegra abondanza della mensa per loro s'achetasse e tale convito si chiamava 'charistia', cioè festereccio. Onde dice Valerio: ancora li maggiori Romani ordinarono solenne convito il quale chiamarono 'caristia', al quale non s'interponevano alcuni se non consorti e parenti, acciò che se intra il parentevole amore fosse stata nata questione, per le sagre cose della mensa e per l'alegreza degl'animi e per gl'agiunti facitori della concordia si togliesse. || Cfr. Val. Max. II, 1, 8: «Convivium etiam sollemne maiores instituerunt idque caristia appellaverunt»

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 54.25: Eciandeu li nostri antecessuri urdinaru que se facissiru convitu sulenni qui avia nomu «caristia», a lu quali nullu se convitava se non li persuni coniunti per sangui a chò que se alcuna discordia acadia per alcunu tempu intra li persuni coniunti per sangui, ki se nci metissi acordu in quillu jornu di alegria et standu a la tavula.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 115.14: Et ancora li nostri magiori ordinaro uno solenne convito, che chiamavano Caristia, al quale non era alcuno se non consorto o parente, acciò che se alcuna lite nata fosse tra distrette persone, che via si togliesse per interposti trattatori di pace, appo le cose sacre della tavola, e tra le allegrezze delli animi.

[u.r. 14.01.2009]