CASELLA s.f.

0.1 casela, casele, casella, caselle, chasella, chaxella, chaxelle.

0.2 Lat. tardo casella (DELI 2 s.v. casa).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

In testi sett.: Doc. venez., 1315 (02); Doc. moden., 1353.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.5 Si noti il plur. in -a in Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.) (qui a 1.1 [1]), forse perché la forma è sentita come neutro plur. (sempre che non si tratti di refuso o di errore dell'editore).

0.7 1 Costruzione di piccole dimensioni; piccola (e modesta) casa. 1.1 [In contesto metaf.:] sede, dimora. 2 Ciascuno dei riquadri in cui si divide una tabella. 3 Signif. incerto: bocca di una fontana a sezione quadrangolare? 4 [Derivante da errore di traduzione o da fraintendimento dell'originale].

0.8 Elena Artale 26.08.2002.

1 Costruzione di piccole dimensioni; piccola (e modesta) casa.

[1] Doc. venez., 1315 (02), pag. 130.2: anchor tute le quatro chaldere da fondamento in su, chon quatro fondi de bronço et do cisterne da aqua e llo chavallo e lla maxena e lla chaxella da dreo che xé sula tera che fo chonprada...

[2] Stat. perug., 1342, L. 4, cap.42, par.1, vol. 2, pag. 383.14: Niuno huomo bugliare degga, né ardisca en l'entercaselle overo landrone alcuna breccia overo alcun'altre cose le quale al curso de la chiocana overo via overo caselle preste empendemento...

[3] Doc. moden., 1353, par. 33, pag. 200.38: Anchora due altre chaxelle cum uno curtileto de dre' posto in la cità de Modena in la cinquantina de Sam Bertholameo...

[4] Doc. orviet., 1339-68, [1354], pag. 140.6: Queste sonno le chase e altre possessione che io Iachovuzzo di Cenne chamorlengho dell'uopera di s(an)c(t)a Maria aio vendute al tenpo ch'io fui chamorlengho, [[...]]: Una meza chasella vendemo a donna Franciescha di Lello...

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 23, pag. 214.32: in quello luoco che stao in mieso fra Santo Lorienzo delli Pesci e Santo Agnilo delle Scale, de sùbito iessìo de una casella per la finestrella della Incarcerata da lato a Santo Lorienzo doi verruti...

[6] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 108.6: E stando la donna nostra in quella vile casela cum la soa compagnia, et ella reguardà per la casa e disea...

[7] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 143.28: El quale fo el primo homo che insegnasse lo populo de hedificare le case et de lavorare la terra, per che nansi non sapevano laborare ma erano como bestie manducanti le glande et habitanti le grocte et nelle caselle de frondi de arbori tutte coperte.

1.1 [In contesto metaf.:] sede, dimora.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 11, pag. 219.20: però che dicie la Regola de l'amore: sempre è usato, che l'amore è [sbandito] de le casella dell'avarizia.

2 Ciascuno dei riquadri in cui si divide una tabella.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 328.5: però che quando ai a mettere o dici metti la tale quantitade, poni il quarteruolo in sul numero che vuoli sapere nella casella ov'è il detto novero, e quando dice più avanti tu rimuta il quarteruolo nella tavola inanzi e indrieto come conviene...

3 Signif. incerto: bocca di una fontana a sezione quadrangolare?

[1] Lett. fior., 1375 (7), pag. 37.11: Era nella sala una fontana di diamitro di braccia tre, et alta la sponda con gli scaglioni e con la basa braccia due in circa, con una colonna in mezo per condotto, con una bocca di leone da capo, per la quale per più caselle gittò continuamente di più ragioni preziosi vini: e tutto era d'argiento...

4 [Derivante da errore di traduzione o da fraintendimento dell'originale].

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la situla, cap. 48, pag. 603.13: Aveni una altra infirmitati in li unghi oi in li pedi di lu cavallu fini a la casella dintru di li unghi, e fendi la unghia pir mezu e quandu pir latu traversu, [[...]]: la quali cosa aveni pir lu mali di lu tuellu ki è dintru da ll'unghia. || Cfr. Giordano Ruffo, De med. equor., 50: «usque ad tuellum».

[u.r. 16.10.2020]