0.1 ceneracciolo, ceneraciolo, cieneraciolo.
0.2 Da ceneraccio 1.
0.3 Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.); Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.).
N Att. solo fior.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Chim.] Mistura di cenere e sabbia utilizzata soprattutto per raffinare l'argento. 1.1 [Chim.] Estens. Il contenitore dove si mette la mistura di cenere e sabbia utilizzata per raffinare l'argento quando si procede all'operazione.
0.8 Maria Clotilde Camboni 04.07.2002.
1 [Chim.] Mistura di cenere e sabbia utilizzata soprattutto per raffinare l'argento.
[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 335.18: lo ceneracciolo vuol essere di due cose, cioè di cenere e di rena, [[...]] mescola insieme, e fanne il ceneracciolo tuo sanza mescolarvi entro altra cosa...
[2] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 26.18: Quando volessi digrosare bolçonalia picioli, fàe un ceneraciolo grande chon cenere, chome si fàe a chi volese afinare ariento.
1.1 [Chim.] Estens. Il contenitore dove si mette la mistura di cenere e sabbia utilizzata per raffinare l'argento quando si procede all'operazione.
[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 335.29: quando ai fatto lo ceneracciolo sì vi metti [[...]] di sopra grossi ceppi lunghi, i quali ceppi sieno sì lunghi che da ogni capo riposino in sull'orlo del ceneracciolo che non cadessono nel ceneracciolo, ed allumavi il fuoco...
[u.r. 23.01.2009]