0.1 cciertifichare, certifficato, certifica, certificado, certificai, certificami, certificando, certificandolne, certificandolone, certificandosi, certificao, certificar, certificarci, certificare, certificarelo, certificari, certificarli, certificarlo, certificarmene, certificarne, certificarono, certificarsi, certificasse, certificata, certificate, certificati, certificato, certificatosi, certificatu, certificau, certificava, certifichense, certifichi, certifichino, certifichisi, certificò, certificolli, ciertificato, ciertifichare, ciertifichata, ciertifichato, cirtificandu, cirtificari, cirtifiki.
0.2 Lat. tardo certificare (DELI 2 s.v. certo).
0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 2.3.
0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Stat. pis., a. 1327; Lett. volt., 1348-53.
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1372; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 [Pron. o trans. con ogg. animato:] rendere qno certo di qsa che in precedenza era incerto o dubbioso. 1.1 [Pron. o trans. con ogg. animato:] mettere qno a conoscenza di qsa che prima era ignoto, informare. 1.2 [Pron. o trans. con ogg. animato:] rassicurare, tranquillizzare rispetto a qsa. 2 [Con ogg. inanimato:] rendere noto. 2.1 [Con ogg. inanimato:] migliorare la percezione o la conoscenza di qsa illustrandone un aspetto, dimostrandone l'esistenza o l'aderenza alla realtà. 2.2 [Con ogg. inanimato:] addurre prove a sostegno di qsa, dimostrare. 2.3 [Dir.] Stabilire, prescrivere. 3 Permettere che qsa accada, renderlo reale. 4 [Con valore medio:] essere certo, essere stato spiegato, aver ricevuto una spiegazione esauriente.
0.8 Francesca Faleri 18.07.2002.
1 [Pron. o trans. con ogg. animato:] rendere qno certo di qsa che in precedenza era incerto o dubbioso.
[1] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 39, pag. 163.21: debbiansi i decti IIJ inde certificare da loro medesmi, e da quelle persone da le quali ellino credaranno mellio invenire la verità e la certezza.
[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 17, pag. 154.26: Ond'egli, adirato, alla madre sua, nominata Elimine, per certificarsi di ciò a domandarlene corse...
[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 43-57, pag. 615, col. 1.24: Sí come lo senso del viso foe desganado, cussí l'audito se certificò che 'l sono era sillabicato de questa parola: osanna.
[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 6, pag. 55, col. 22.1: La divina pietade si degna di certificare l'huomo così profondamente di sua inconsiderabile miseria: acciò che l'huomo non possa giamai fare la gloria del suo creatore sua.
[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 1, pag. 652.28: Della qual cosa io dico che, se l'anima non è certificata da Dio che non debbia lavorare e fatigare il corpo suo, per iscacciare l'oziositá, e sí per necessitá, ch'egli lavori e fatichi in cose oneste onestamente e al prossimo necessarie e utili a sé, quando bisogna.
[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 38, pag. 128.22: pir ki eu viiu multi Xristianj, li quali su de lu gremiu de la Sancta ecclesia, ki dubitanu de la immortalitati de l'anima, e non su certi si l'anima viva murendu la pirsuna, preguti ki tu mi digi certificari di zo, voy pir rasunj, voy pir exemplu, ad hedificaciunj de killi pirsunj ki ndi dubitanu...
[7] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 1, pag. 15.7: ma riceverete virtù dello Ispirito Santo, lo quale sopravverrà in voi, e da lui certificati, mi sarete testimoni in Gerusalem, e in tutta la Giudea e Samaria, infino alla fine e all'ultimo del mondo.
[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 102, vol. 3, pag. 517.26: il quale asalito dal detto amiraglio, fu fedito e morto, e tagliatoli il capo; e' compagni che furono presi menati prigioni al re del Garbo, e presentatali la testa del re Amar; e certificatosi il re del Garbo ch'ell'era di vero la sua testa, la mandò a Tunisi, e fecela sopellire tra' reali.
[9] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 119.6: E 'l prete li dee credere, e dargli la comunione, se non fosse già in caso di scomunicazione: nel quale il prete si dee fare certificare, come quella cotale persona, ch'era iscomunicata e addomanda la comunione, sia ligittimamente assoluta...
[10] Stat. sen., 1356 (2), pag. 9.3: che essi debbano stimare tutte scripte che alcuno volesse fare stimare o vedere, per certificarsi che non li fusse sopravenduto.
[11] Doc. ancon., 1372, pag. 245.35: et nuy resguardanti a li commodi et utilitadi de quinde ad vui et a le terre de la Ecclesia circunstante perveniente simo certificati, et ad le vostre supplicationi ac preghi benignamente reguardanti, li pacti et le conventione, le predicte cose, et tucte ac ciascheune de quelle, che se contiene in esse, servando ratificando et adprovando...
[12] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 89.18: E a certificare bene la mente del lectore, odi quel che dice Ambrosio: «Dico beatam vitam consistere in altitudine sapientie et virtutis sublimitate».
[13] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 1, vol. 2, pag. 110.18: Rendutindi gracia, comu a ssignuri, ki di la tua eterna nativitati in chelu mi ài certificatu, in terra àiu argumenti invincibili ka tu si Deu genitu da Deu...
[14] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 2, pag. 120.5: E così interviene del gustare, del toccare e de l'odorare, che sono spesso falsi; e questa è la nostra sensitiva, con la quale vogliamo certificarci di Dio e de l'altra vita.
1.1 [Pron. o trans. con ogg. animato:] mettere qno a conoscenza di qsa che prima era ignoto, informare.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 7, pag. 367.28: Cesare per Cassio del rubellamento della gente che gli si era arredduta certificato, avvegnachè conoscesse bene quanta difficultà avea nella battaglia che intendea di cominciare, non pertanto pensò una cosa di cotanto fatto non essere da abbandonare...
[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 222.33: el qual re, levando dal sonno, meravelgiandose dela vision, comenza de santo Venzeslao, del qual ello non avea mai aldù parlar, dali veschovi e dali altri inquirire chi lu fosse; e siando certificado che 'l fosse stado principo de Boemia e da so frar morto, el comenzà, a honor del nome de quello, in Ravalia del ordene de Cestella un monestiero de gran possession construre...
[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 123, pag. 119.3: i cavalieri sono preso che vengono per Giosepo per lui certificare d'una grande maraviglia che io gl'ò stanotte dimostrata in avisione.
[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 168.3: e lo vendicatore Ulisse, certificato da colui di tanta pistolenzia, non sarebbe venuto a Circes.
[5] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 73.12: Lo Re, ciertificato delle condizioni d'Idropulo, dinanzi da sè il fa venire...
[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 7, vol. 2, pag. 53.5: A la perfini issu, certificatu per dittu di la donna et eciandeu per so sacramentu que quillu l'era filyu, et però levatu da ogni mala suspiciuni, issu menau so filyu ad unu locu desertu...
[7] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 141, par. 13, vol. 2, pag. 514.34: De le quale cose le terre de la contrada siano certificate e certifichense e notifichense per le lettere de meser lo capetanio, acioché le persone loro en le pene predicte non encaggiano overo encurgano.
[8] Lett. volt., 1348-53, pag. 208.39: Et anchora chosì li dicemo quando a voi vene a Radicondola, che chiaramente ve dicese e facessive veduta nostra intentione, dela quale tornato qua ce raportò che v'avea certifficato.
[9] Lancia, Pistola, a. 1368 (fior.), pag. 105.7: Io desiderava di sapere come tu t'avéi conservato sano, imperciò che più tempi eran passati ch'io non era certificato di tuo stato...
[10] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 15, pag. 220.1: Il quale certificato per lettere della sirocchia della nuova consuetudine del ricco forestiere e intra i popolari così onorato, presa speranza di poter per opera della sorella sospignere l'amante dove gli piacesse, quello che egli sperasse al consolo ragionò.
[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 6, pag. 86.20: Da poy che lo re Priamo fo certificato per la imbassaria de Anthenore suo ambassatore, lo quale tornao da Grecia, che li Grieci no le avevano voluto rendere la soro soa e che ancora stavano contra de lluy e contra de tutti li Troyani cossì aspramente adirati...
1.2 [Pron. o trans. con ogg. animato:] rassicurare, tranquillizzare rispetto a qsa.
[1] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 170, pag. 23: «Per quel pretïoso figlio, / amoroso aulente giglio, / per su' amor dammi consiglio, / sì ch'i' sia certificata».
[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 304.28: Se gli verrà fatto, quel che dee dirittamente, o peravventura, o per esercizio, egli non avrà la regola in mano, per la quale e' pruovi, se quello sarà ben fatto, e per la quale e' sia certificato, ch'egli abbia dirittamente operato.
2 [Con ogg. inanimato:] rendere noto.
[1] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 40, pag. 57.36: et si questo non facesseno, sia certificato a l'Arcivisco overo al Visco a cui apartiene...
2.1 [Con ogg. inanimato:] migliorare la percezione o la conoscenza di qsa illustrandone un aspetto, dimostrandone l'esistenza o l'aderenza alla realtà.
[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 91.8: E di ciò dubitando molte persone, ch'ella non fusse la diricta lancia con che Cristo fu fedito, uno cavalieri saggio, ch'avea nome Bartolomeo, a cui Cristo era apparito, elli certificò della lancia, la quale era lunga XIIJ piedi.
[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 2.16, pag. 18: Costui ne' calli celesti lucenti / Libero per addietro andar usato / Pe' cieli aperti a lui splendienti, / I lumi dicernea del sol rosato / E le costellazioni della luna / Frigida, da noi illuminato; / E certificata avea ciascuna / Stella decliva per varie spere, / Con nover, nè ignota gli era alcuna...
[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 59, col. 1.18: Per questa sapienza è certificata la fede, è fortificata la speranza, e la carità è infiammata.
[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di li accidentali..., pag. 576.32: di chiascuna infirmitati oi lesiuni sianu, e comu si canuxinu, et undi li predicti infirmitati a li cavalli veninu accidentalimenti e pir avinimenti. E di tutti li midichini ki nchi su' boni e ki valinu contra kisti infirmitati diligentimenti di certificari pir ordini.
2.2 [Con ogg. inanimato:] addurre prove a sostegno di qsa, dimostrare.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 9, par. 3, pag. 43.34: Dunque, quella maniera lassciata che nnoi non potemo ciertifichare e provare per dimostrazione, primieramente dire e rracontare volgliamo le maniere de instituzioni de' singnoreggiamenti fatti per umana volontà sanza mezzano...
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 67, Ascensione, vol. 2, pag. 617.11: La prima [[ragione]] si è per certificare la risurressione, però che più era malagevole a provare la verità de la resurressione che de la passione...
2.3 [Dir.] Stabilire, prescrivere.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 22, pag. 266.29: Ché il dritto naturale dice, che i malfattori debbono esser puniti; e la legge ordinata dal prenze certifica in che maniera, e per che pena gli uomini ei debbono punire.
3 Permettere che qsa accada, renderlo reale.
[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 102.13: O sancta, eu ti pregu agi misericordia di mi, azò ki eu cum li mei spalli lu traya per mezu la flamma cum milli lanzi; et tu cirtifiki poy tucti li cosi facti et da fari...
4 [Con valore medio:] essere certo, essere stato spiegato, aver ricevuto una spiegazione esauriente.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 21, 76-102, pag. 436, col. 1.4: Certificando a piasere soa dimanda, quie ne li fa un'altra dimandando, come apar, de so essere in la prima vitta.
[u.r. 22.10.2020]