CESTONE s.m.

0.1 ceston, cestone, cestoni, ciestone, ciestoni, cistuni.

0.2 Da cesto 2.

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1301-1303; Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

0.5 Locuz. e fras. fare di un cestone una paniera 1.

0.6 A Doc. fior., 1277-96: Ciestone.

0.7 1 [Come accrescitivo o con lo stesso signif. di cesto:] recipiente (abbastanza capace e profondo) di vimini (o di altre fibre vegetali) usato per contenere o trasportare prodotti agricoli, alimentari o altro; cesta, gerla, sporta. 1.1 Contenitore di vimini, specie di cesta, per la conservazione del frumento. 1.2 [Senza valore accrescitivo:] canestro per vivande; paniere. 1.3 Tipo di cesta adibita a vaso da coltivazione.

0.8 Milena Piermaria 01.08.2002.

1 [Come accrescitivo o con lo stesso signif. di cesto:] recipiente (abbastanza capace e profondo) di vimini (o di altre fibre vegetali) usato per contenere o trasportare prodotti agricoli, alimentari o altro; cesta, gerla, sporta.

[1] Stat. sen., 1301-1303, pag. 38.29: La soma de le gierle, panieri, ciestoni, corbelle, VJ denari kabella...

[2] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 346.5: Sabato, a dì X del detto mese, ebbe nella piazza d'Orto Samichele grande quantità di pane cotto, e veniva in cestoni e in saccha.

[3] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 105.1, pag. 105: E F[iorio] fu mes[s]o in uno cestone / e tra le rose e' fiori era nascoso, / ed era sì coperto per rasone / che non si dicernea de l'amoroso...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 104, pag. 234.25: Vogliàn noi fare a chi maggiore la dice? - Io non so che maggiore: non vedete voi che ora di vendemmia portare il mosto in quelli cestoni?

[5] ? Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 97.1: Hic qualus, li id est lo cestone.

- [Usato in contesto comparativo, con rif. alla dimensione o alla forma].

[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 10, pag. 431.29: Ma Guccio Imbratta, il quale era più vago di stare in cucina che sopra i verdi rami l'usignuolo, e massimamente se fante vi sentiva niuna, avendone in quella dell'oste una veduta, grassa e grossa e piccola e mal fatta, con un paio di poppe che parean due ceston da letame...

- [Contropposto al paniere come tipo di cesta più piccola:] Fras. Fare di un cestone una paniera: ridurre a ordine tante e disparate cose. || (Ageno).

[7] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.375, pag. 161: A' primi di' che chi va quanci o lanci / mal può far d'un ceston una paniera...

1.1 Contenitore di vimini, specie di cesta, per la conservazione del frumento.

[1] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 64v, pag. 49.3: Cumera re, producta me, idest vas vimineum, ubi reponitur frumentum, quod vulgariter dicitur cistuni.

1.2 [Senza valore accrescitivo:] canestro per vivande; paniere.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 11.34, pag. 98: Aio un canestrello apeso, / che dai surci non sia offeso: / cinque pane, al mio parviso, / pò tener lo mio cestone.

1.3 Tipo di cesta adibita a vaso da coltivazione.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 60, vol. 2, pag. 36.29: Anco, statuimo et ordiniamo che la podestà sia tenuto, per tutto el mese di febraio, fare tollere et destrugere tutti et ciascuni orti o vero gierle, cestoni, o vero conche per orti fare, o vero per erbe ine piantare et tenere, e' quali sono ad alto, ne le case sopra le strade...

[u.r. 14.01.2009]