COLLETTA s.f.

0.1 choglietta, colechia, collecta, collecte, colletta, collette, colliette.

0.2 Lat. collecta (DELI 2 s.v. colletta).

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 4.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. pist., 1331; F Cavalca, Medicina del cuore, a. 1342 (pis.); Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. ver., 1375 (2).

0.5 In colechia (att. in Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342) -ch- ha valore palatale.

Locuz. e fras. chiamare a colletta 2.2.

0.7 1 Raccolta di denaro in favore di persone o come tributo allo stato o alla chiesa, elemosina. Fare la colletta, raccogliere le collette: chiedere l'elemosina. 2 Raccolta di persone: riunione (solenne) di un popolo; compagnia (di armati). 2.1 [Relig.] Insieme di coloro che credono in Cristo, la Chiesa. 2.2 Fras. Chiamare a colletta: in chiesa, chiamare a raccolta, riunire in raccoglimento. 3 Raccolta (di un prodotto), raccolto. 4 Imposizione (di vario genere), gravezza. [Dir.] Imposta sulle possessioni dei cittadini, estimo. 4.1 Gabella imposta agli istituti ecclesiastici come provento per la Camera del papa.

0.8 Rossella Mosti 04.10.2002.

1 Raccolta di denaro in favore di persone o come tributo allo stato o alla chiesa, elemosina. Fare la colletta, raccogliere le collette: chiedere l'elemosina.

[1] Stat. lucch., XIV pm., pag. 72.37: Et non vadano ad predicatione alcuni frati d'alcune obbedientie ad ricolliere le collecte se non solamente quelli li quali lo capitulo e -l maestro della chiesa manderanno.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 2, par. 6, pag. 135.26: Così dunque i beni di fuori, de' quali i predichatori dell'evangielio debbono essere sostenuti in victu e vestitu [[...]] l'appostolo e ssanto Anbruogio ispressamente beni charnali e ttenporali li chiamano, e ssono secondo verità sono decimati nelle rendite delli abitanti o d'altri aquisti o limosine o altre colliette...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 17, par. 18, pag. 329.19: se alquno rimanente sia alla sufficienza de' ministri dell'evangielo, talgliato e collette prendere podere lodevolemente secondo la leggie umana e divina, per la difesa del paese e de' pregionieri o servigi della fede ranzone o ssopportare le chariche piuviche, o altre chause ragionevoli, secondo la diterminazione del fedele latore umano.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 260, pag. 235.6: Esso, tra l'altre volte, secondo che negli studi è usanza, faccendo la colletta dagli uditori suoi ed essi tutti dandogli volentieri non solamente il debito, secondo l'uso, ma ancora più...

[5] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 1 Cor 16, vol. 10, pag. 146.12: [1] Delle collette, le quali si fanno intra santi, così ne fate voi, secondo che io ordinai nelle Chiese di Galazia, [2] per ciascuno sabbato ciascuno di voi appo sè stesso riponga e raguni quello che a lui piace, acciò che non si facciano collette quando io verrò.

2 Raccolta di persone: riunione (solenne) di un popolo; compagnia (di armati).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 51, vol. 2, pag. 83.12: Nel detto anno MCCCII, partito messer Carlo di Cicilia e rimasa l'isola in pace, una grande gente di soldati catalani, genovesi, e altri italiani istati in Cicilia a la detta guerra per l'una parte e per l'altra, si partirono di Cicilia con XX galee e altri legni [[...]] e crescendo il loro podere d'ogni colletta di gente latina, fuggitivi, dissoluti, e paterini, e d'ogni setta scacciati, vivendo illibitamente fuori d'ogni legge, si chiamaro la Compagna...

[2] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 2 Par 7, vol. 4, pag. 179.19: [9] E l'ottavo dì fece la colletta, però che sette die avea consacrato l'altare, e VII dì avea fatto solennitade.

2.1 [Relig.] Insieme di coloro che credono in Cristo, la Chiesa.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 99.36: e perçò e' te digo che tu è' Pero e sovre questa prega viva e forte e ferma de questa toa santa confession, çoè sovre Yesu Cristo figlio de De' vivo, e' fonderò ogne annima la qual se salverà, e tuta la mea famiglia tuti hi me' descentri tuti hi cristian vraxi e tuta la mea colechia seran qui fondaii...

2.2 Fras. Chiamare a colletta: in chiesa, chiamare a raccolta, riunire in raccoglimento.

[1] f Pistole S. Girolamo volg.: Era cantato alleluja, per lo quale segno erano chiamate a colletta. || TB s.v. colletta.

3 Raccolta (di un prodotto), raccolto.

[1] Lett. pist., 1331, pag. 252.6: Noi di qua no' abbiamo denaio, né men' è persona che ci paghy chosa nessuna, sì perchè le genti sono poveri, ch'ànno perduta la choglietta del vino di tucti punti, sì per la difensa ch'è sta' facta.

4 Imposizione (di vario genere), gravezza. [Dir.] Imposta sulle possessioni dei cittadini, estimo.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 342, vol. 1, pag. 248.38: Anco, statuto et ordinato è che tutti et ciascuni, e' quali non sono de la città et contado di Siena, e' quali si trovassero avere possessioni ne la città et contado di Siena, sieno constretti pagare el datio et portare l'incarichi ne li datii et collette de le dette possessioni...

[2] F Cavalca, Medicina del cuore, a. 1342 (pis.), cap. 18: Se siete savj, perchè volentieri sostenete quelli, che vi recano in servitù, e pongonvi le collette, e le gravezze? || Bottari, Medicina, p. 187.

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 20, pag. 579.10: noi adunque, desiderando d'occurrere segondo che possibile a li prefati dispendij e scandali, per l'auctorità apostolica statuemo et ordenemmo, da qui innançi qualunque fiada in alcuna città, o terra, o comunità, alcuna taglia, collecta o prestança o imposta per qualunque ragione o cagione fosse da fire imposta, se chiame el consiglio della terra speciale o generale, sì come segondo i Statuti delle terre facti oltra da XXV anni è stato usato d'essere chiamato...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 1, vol. 2, pag. 588.12: E per potere fornire loro impio proponimento, e mandare a secuzione loro volontadi, li sudditi loro disfanno, multripicando gabelle e collette, ma con gravi imposte.

4.1 Gabella imposta agli istituti ecclesiastici come provento per la Camera del papa.

[1] Doc. ver., 1375 (2), pag. 254.9: Al Magn. e possente Segnoro Miser Cansignoro da la Scala. Notifica a la vostra benegna Signoria l'abaessa, cum tute le vostre serviore sore menore de campo marzo, conzosiaconsa che le vegna molestè per meser l'abà da S. Trinità, et per miser lo Veschovo de Verona de certa coleta, posta per lo coletoro de meser lo papa...

[u.r. 06.11.2020]