COVA (2) s.f.

0.1 cova.

0.2 Da covare.

0.3 Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.): 1.

0.4 Att. solo in Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 I piccoli nati dallo stesso gruppo di uova covate. Fig. [Con connotazione spregiativa:] gruppo di persone simili o d'accordo fra loro. 2 Lo stesso che covo.

0.8 Pär Larson 11.09.2002.

1 I piccoli nati dallo stesso gruppo di uova covate. Fig. [Con connotazione spregiativa:] gruppo di persone simili o d'accordo fra loro.

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 48.5: Experto maestro mio, molto mi giova / del to allegar filosophica prole, / perché de l'arguir me pesa e dole / e da mie voglia vien ch'io mi rimova; / ma per lo bisbigliar de l'alta cova / che va grachiando con' per aere pole, / il mio argomento non però si tole, / anzi se exalta, amplifica e rinova. || Manetti, Fr. di Vannozzo, nota ad loc., parafrasa «i suoni emessi da quell'eminente stormo di cornacchie gracchianti».

2 Lo stesso che covo.

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1379] 79.292: maladetta cittade, / che chi te rade - a Dio fa sacrifitio, / cova de ladronic[i]o, / che malefitio - fo quel da Trieste, / a dispogliar di veste - anime tante...

[u.r. 28.04.2010]