DISCUCIRE v.

0.1 descuxe, discucire, discuciti, discusiti.

0.2 Da cucire.

0.3 Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Stat. pis., 1334.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Disfare un oggetto confezionato ad ago e filo staccandone le cuciture. 2 Fig. Disfare un legame affettivo.

0.8 Pär Larson 24.09.2002.

1 Disfare un oggetto confezionato ad ago e filo staccandone le cuciture.

[1] Stat. pis., 1334, cap. 31, pag. 1040.15: nullo de l'arte dei calsari riceva, o vero ricevere faccia, o vero lavori, o vero faccia lavorare, alcuno paio de calsari, o vero stivali, da alcuna persona, per lavorare o vero solare o vero conciare, se quelli calsari, o vero stivali, saranno lavati, o vero discusiti, o vero dirrisati, o vero uncti, per alcuno de l'arte.

2 Fig. Disfare un legame affettivo.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 18, cap. 4, par. 6, pag. 315.18: Questi cotali debbono essere curati con ammonimenti buoni, e se non si correggono, non si dee incontanente fiaccare l'amistà, ma a poco a poco, come bene disse il Savio, si dee discucire. || L'originale lat. ha «paulatim, sicut eleganter docet quidam Sapiens, dissuenda».

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 18, cap. 4, par. 7, pag. 315.23: Tullio, de amicitia. Riescono spesso i vizj degli amici ś negli amici medesimi, ś eziandio negli strani, la infamia de' quali negli amici ritorna: dunque cotali amistà per lasciamento d'usanza si deono levare, e discucire piuttosto che tagliare, ed è da guardare che solamente paiano amistà lasciate, ma non inimistà cominciate.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 136.238, pag. 552: Xentar fa de casa toa / lengua chi venim aduxe, / che monti ben descuxe.

[u.r. 24.07.2007]