RETÒRICA s.f.

0.1 rectorica, rectoricha, rethorica, rethoricha, retorica, retoricha, rettorca,rettorica, rettoricha, rettoriche.

0.2 Lat. [ars] rhetorica (DELI 2 s.v. retore).

0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.); Doc. pist., c. 1360.

In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Per il nesso -ct- nelle forme del tipo rectorica e per la dentale doppia in quelle del tipo rettorica, cfr. Migliorini, Storia, p. 168.

Locuz. e fras. cattedra da retorica 1.1; colore di retorica 1.3; nuova retorica 2; parlare per arte di retorica 1.4; parlare per retorica 1.4; vecchia retorica 2.

0.6 N L'ampia diffusione della forma del tipo rettorica è dovuta ad un accostamento all'arte del rector che va ben oltre la paraetimologia; Artifoni, I podestà professionali rende pienamente conto del profondo legame tra abilità di espressione e capacità governativa che pervade la cultura medievale e che fa della retorica una delle parti in cui si distingue la politica (cfr. in partic. le pp. 694 e 698-705, e v. qui 1 [5] e 1 [7]).

Cfr. Artifoni, I podestà professionali; ED s.v. retorica (per 2), e s.v. rettorica (per 1).

Si esclude la forma rettorice di Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.) in quanto in contesto lat.

0.7 1 Una delle arti liberali del Trivio, volta allo studio del discorso elegante e ben costruito (con fine persuasivo); scienza del dire ornato, l'insieme di regole descrittive e precettive che illustrano il funzionamento e la struttura del discorso. 1.1 Fig. 1.2 Estens. Abilità oratoria, eloquenza. 1.3 Locuz. nom. Colore di retorica: figura di parola (detto delle figure per aggiunzione). 1.4 Fras. Parlare per (arte di) retorica: esprimersi in modo ornato e artificioso. 2 Titolo di opera aristotelica o ciceroniana.

0.8 Elena Artale 14.09.2002.

1 Una delle arti liberali del Trivio, volta allo studio del discorso elegante e ben costruito (con fine persuasivo); scienza del dire ornato, l'insieme di regole descrittive e precettive che illustrano il funzionamento e la struttura del discorso.

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1305, pag. 70: Molto savrà de storlomia / E d'art e de nigromancia, / De ieumetrïa e de retorica, / Mai no terrà la fé catolica.

[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.118, pag. 896: Gëometria et arismetrica, / rethorica saccio e non m'impedica, / gramatica e musica no m'aretica; / ben faria sermone e predica / in ogni parte.

[3] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 272.28: E studiava molto ad enprendere specialmente rethorica pro sapere bene dicere e parlare e non fo nullo die ke non legessi e non declinassi e non scrivessi e etiam se gisse in viaio.

[4] Gl Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 4.18: Et èe rettorica una scienzia di bene dire, ciò è rettorica quella scienzia per la quale noi sapemo ornatamente dire e dittare. Inn altra guisa è così diffinita: Rettorica è scienzia di ben dire sopra la causa proposta, cioè per la quale noi sapemo ornatamente dire sopra la quistione aposta. Anco àe una più piena diffinizione in questo modo: Rettorica è scienza d'usare piena e perfetta eloquenzia nelle publiche cause e nelle private; ciò viene a dire scienzia per la quale noi sapemo parlare pienamente e perfettamente nelle publiche e nelle private questioni...

[5] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 46.10: Or si torna il conto dello sponitore di questo libro alla prima parte di filosofia, della quale è lungamente taciuto, e dicerà tanto d'essa prima parte, cioè di pratica, che pervegna a dire della gloriosa Rettorica.

[6] Gl Fiore di rett., red. delta1, a. 1292 (tosc.), cap. 1, pag. 149.9: ed avea nome Marco Tullio Cicerone, il quale fue maestro e trovatore de la grande scienzia di rettorica, cioè di ben parlare...

[7] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 1 (b), vol. 3, pag. 14.5: Del governo della città. Adunque l'arte civile, che insegna a reggere le cittadi, è principale e sovrana di tutte altre arti, per ciò che sotto lei si contengono molte altre arti, le quali sono nobili, sì come la rettorica, e l'arte di fare oste, e di reggere la famiglia.

[8] Disciplina Clericalis, XIII ex. (fior.), pag. 81.26: E 'l di[s]cepolo domanda il suo maestro quali sono le sette arti liberali, e le sette probilia e le sette adustre. La prima si è gramaticha, dialeticha, rettoricha, a[ri]smetricha, giometria, musicha, astorlomia.

[9] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 11a.11, pag. 154: Saver lo voglio se 'l primo v'assale / come disio per farne gioia e festa / con voi, meo sire: fat'esto latino / usandoci rettorica corretta. || Cfr. Pollidori, p. 156, n. 11: «ordine espositivo».

[10] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 61, pag. 87.22: rethorica per la qual l'omo emprende aconzar le soe parole sì ke sia ben crete.

[11] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 156, pag. 376, col. 2: Ora vi voglio dire / quanto fo sou sapire: / rectorica parone / quanta se nne trovone, / Virgiliu et Galieno / et Aristotile plenu...

- [Personificazione dell'arte].

[12] Piero Alighieri, Arti liberali, a. 1364 (fior.), 41, pag. 201: Dico Rettorca, che si lamentava / e dicea: - Signor, poi che t'è piaciuto / che cotal sie venuto / colui che seppe tanta sapïenza, / lodata sie la tuo somma potenza.

1.1 Fig.

- [Cattedra da retorica, per indicare l'insegnamento della disciplina].

[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 12, par. 41, comp. 70b.9, pag. 171: Catedra vidi poscia da rethoricha: / cani correnti et alguni per pratica...

- [Per indicare i testi che trasmettono l'arte].

[2] Doc. pist., c. 1360, pag. 8.9: E leggie Vergilio, Lucano et tucti altori, rector[ic]a et anche lo Dante, a chi volesse udirlo.

1.2 Estens. Abilità oratoria, eloquenza.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 4, vol. 1, pag. 124.26: Ma que cosa fu plù clara oy ca la poetria tragica di Euripedes oy ca la rethorica [de] Demostenes? || Cfr. Val. Max., III, 4, 2: «quid aut illius tragica aut huius oratoria vi clarius?».

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 25, pag. 122.8: fo apichó in croxe, sençç'arme sençça cavali sençça cavaler né schiere sençça oro sençç'ariento sençça ogne peccunia sençça letre mondanne sençça filosofia sençça rethorica né parlar fiorio...

[3] Fazio degli Uberti, Amor, non so, a. 1367 (tosc.), 12, pag. 57: non segue il nome suo né forma angelica, / ma come fera belica / contra ètti meco; e non mi val retorica / ch' io possa informar lei di tua teorica.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 31, pag. 68.15: Se lo passato ambasciadore ampliava il suo dire, o la sua rettorica per bere il vino...

1.3 Locuz. nom. Colore di retorica: figura di parola (detto delle figure per aggiunzione).

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 14, vol. 4, pag. 53.13: Se tua materia è da crescere con parole, puoila crescere in otto maniere, che si chiamano colori di retorica.

1.4 Fras. Parlare per (arte di) retorica: esprimersi in modo ornato e artificioso.

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 1, pag. 361.26: Qui non curo parlarti per rettorica, nè parlamenti puliti, e ornati, per li quali ti lodi, e ponga millantando fra gli Angioli.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 1, pag. 5.7: E però colui che ammaestra il lavoratore di terra non si dee ingegnare di parlare pulito per arte di rettorica... || Cfr. Palladio, Op. Agr., I, 1: «neque [[...]] debet artibus et eloquentiae rhetoris aemulari».

2 Titolo di opera aristotelica o ciceroniana.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 153.3: Tullio fue al tempo di questo imperadore, grande filosafo. E fece la Rettorica, cioè la scienza del bel parlare e del dittare.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 7, pag. 97.25: E di questa principal differenza, il il filosofo nel secondo libro della Rettorica insegna otto diversità.

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 1, pag. 3.15: sì mi venne in talento, a priego di certe persone, della Rettorica di Tulio e d'altri detti di savi cogliere certi fiori...

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 25-39, pag. 750, col. 2.29: Dove appar vergogna, zoè 'nel vixo', perché gl'apar, quando altri ha vergogna, ch'ello aruxisce, come scrive 'l Filosofo nel secondo della Retorica.

- Vecchia Retorica: titolo con cui si designava il De inventione ciceroniano.

[5] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 2, cap. 1, par. 6, pag. 43.5: Tullio nel secondo della vecchia Rettorica.

- Nuova Retorica: titolo con cui si designava la Rhetorica ad Herennium, attribuita a Cicerone.

[6] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 2, cap. 2, par. 3, pag. 45.18: Tullio nel terzo della nuova Rettorica.

[u.r. 11.12.2017]