0.1 scarabone, scaraboni.
0.2 Etimo incerto: Li Gotti, Scarabone, pp. 302-303, pensa al lat. *scarafaius 'scarafaggio', oppure ad una radice germ. scara 'schiera'. DEI per il signif. 1 rimanda al lat. crabro -onis con influsso di scarabeo (cfr. DEI s.v. scarabone 1); per il signif. 2 rimanda ad un lat. mediev. scarabones 'masnadieri abietti' (cfr. DEI s.v. scarabone 2).
0.3 Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.); Boccaccio, Decameron, c. 1370.
0.6 N Cfr. Li Gotti, Scarabone, pp. 297-311.
Doc. esaustiva.
0.8 Rossella Mosti 04.09.2002.
1 [Zool.] Lo stesso che calabrone.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 9, cap. 7, pag. 226.2: Di questo mese gli scaraboni molto molestano gli api; i quali si conviene struggere, uccidere, e cacciare. || Cfr. Palladio, Op. Agr., IX, 7: «Hoc mense crabrones molesti sunt alveariis apium, quos persequi ac necare debemus...».
2 Vile uomo d'armi, masnadiero.
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 5, pag. 105.19: Costoro, imaginando dove ciò gli potesse essere avvenuto, dissero fra sé: «Veramente in casa lo scarabone Buttafuoco fia stato questo.»
[u.r. 23.05.2007]