SCUCIRE v.

0.1 excuscire, scosuta, scuce, scuci, scucire, scuscendo, scusciono, scusiri, scuzita.

0.2 Da cucire.

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi. || Si completa con scucito agg.

0.7 1 Disfare un oggetto confezionato o chiuso ad ago e filo, staccandone le cuciture. 1.1 Estens. [Di una nave:] disfare, squarciare. 2 Fig. Liberarsi, staccarsi.

0.8 Pär Larson 24.09.2002.

1 Disfare un oggetto confezionato o chiuso ad ago e filo, staccandone le cuciture.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 44.11: La non cuscita gonnella di Dio nostro, excuscire si sforzano li eretici et li serventi al vitio del vocabulo, el quale manifesta significatione di divisione, ne la unità d'essa indivisibile fede si sforzano inducere spartimento, et spartire le pecore da la guardia di Pietro...

[2] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 4v, pag. 120.12: Absuo is... dissuere, scusiri.

[3] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 77v, pag. 120.13: Desarcio is... scusiri, vel iterum suere.

[4] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 82v, pag. 120.14: Dissuo is... scusiri.

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 365.1: E lo lato del coperchio si conosce quando la cassa è incanovacciata in questo modo, che sempre la costura del canovaccio della cassa, cioè di che la cassa è iscapigliata, viene sopra al coperchio in questo modo: [[...]]. Allora scuci il canovaccio e leva il coperchio e troverrai la polvere, cioè i pani, colla polvere come dè essere.

[6] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 48, pag. 279.13: La prima cosa che fa lo pelegrino quando si parte, si veste di schiavina, apiccasi la scarsella, e mettevi ago e refe e moneta d'ariento e d'oro: ago e refe per cucire i panni quando si scusciono, moneta per spendere.

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 218, pag. 567.28: la donna, per vedere la perfezione di quel brieve, menoe il figliuolo alla chiesa, e disse al prete che li dovesse piacere d'aprire quel brieve e leggerlo dinanzi al populo. Il quale, scuscendo e aprendo il brieve, lesse le parole, le quali furono queste...

1.1 Estens. [Di una nave:] disfare, squarciare.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 110.7: la quale [[nave]] discorrendo cossì faticata e stracquata per lo mare, scosuta de onne lato e le tabole schyavate, nullo homo vedendollo, descessende in profundo e may non parse plu...

2 Fig. Liberarsi, staccarsi.

[1] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 34.7, pag. 391: al suo servo Isaàc in alto dice: / - Figliuol, vien, c'obidente andasti al monte / per te sacrificar, servo felice! - / Egli era ginocchion con le man gionte, / e 'l Signor suo ringrazia e benedice: / con gio' immensa dal limbo si scuce, / a' piè si fisse dell'eterno duce.

[u.r. 18.01.2018]