CEDE s.f.

0.1 cede.

0.2 Lat. caedes (GDLI s.v. cede).

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bibbia (01), XIV-XV (tosc.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).

0.5 Locuz. e fras. fare cede 1.1; ricevere cede 1.2.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Uccisione, strage. 1.1 Fras. Fare cede di qno: sterminare, uccidere in gran numero. 1.2 Fras. Ricevere cede: essere sterminati, uccisi in gran numero.

0.8 Maria Clotilde Camboni 10.01.2002.

1 Uccisione, strage.

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 14, vol. 1, pag. 76.19: [17] E ritornato è lo Re di Sodoma contra lui, poscia che fu tornato dalla cede di Codorlaomor e dei re che con lui erano nella valle di Save, la quale è valle di Re.

1.1 Fras. Fare cede di qno: sterminare, uccidere in gran numero.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 52.21, pag. 206: Tant'era lo fervore de la primera fede, / occidennone uno, mille lassava erede; / stancava li carnifice de farne tanta cede: / martirizata fede vicque per adurato.

1.2 Fras. Ricevere cede: essere sterminati, uccisi in gran numero.

[1] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 155, pag. 14: O divi agusti o Cesar gloriosi, / o trionphali antichi romani / de l'universo in noi victoriosi, / o palladin che dei malvagi cani / meco faceste e receveste cede / spargiendo sangue per colli e per piani...

[u.r. 20.10.2020]