CEDENTE agg./s.m.

0.1 cedente, cedenti.

0.2 V. cedere.

0.3 Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.5 Nota il sost. con valore verbale e l'ogg. diretto: «Del cedente la ragione», Stat. perug., 1342.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Che è sul punto di fuggire. 1.1 Che cede, che non oppone più resistenza. 2 Sost. Chi rinuncia a qsa a favore di qualcun altro.

0.8 Maria Clotilde Camboni 10.01.2002.

1 Che è sul punto di fuggire.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 386.2: Per la qual cosa il tirreno Tarcone è portato dal cavallo fra 'l tagliamento della battaglia e fra le schiere cedenti, e con varie voci move la gente, chiamando ciascuno per nome, e conforta i cacciati nella battaglia. || Cfr. Aen., XI, 729: «cedentiaque agmina».

1.1 Che cede, che non oppone più resistenza.

[1] f Cicerone volg.: E cedenti molto delle ragioni nostre a molti. || GDLI s.v. cedente (dal ms. Riccardiano 1602).

2 Sost. Chi rinuncia a qsa a favore di qualcun altro.

[1] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 28, vol. 1, pag. 394.13: Del cedente la ragione ad alcuno d'alcuna cosa, po' la lite mossa d'essa cosa.

[u.r. 24.09.2009]