0.1 ceda, cedarà , cedare, cede, cedé, cedea, cedendo, cedente, cedenti, cederà , cedere, cederonno, cederono, cedesse, cedessero, cedette, cedeva, cedi, cedo, çedo, cedono, ceduta, cedute, ceduto.
0.2 Lat. cedere (DELI 2 s.v. cedere).
0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.
0.4 In testi tosc. e corsi: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Doc. cors., 1370; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Doc. bologn., 1287-1330; Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Venir meno di fronte a qsa o a qno (anche fig.); sottomettersi, arrendersi. 1.1 Fig. Dare luogo, lasciare spazio. 1.2 Arretrare. 1.3 [Detto degli avvenimenti:] prendere un'altra piega, essere modificati. 1.4 Fig. Cadere in un peccato (?). 2 Lasciare, dare qsa a qno; rinunciare a qsa a favore di qno altro. 2.1 Dare una donna come sposa ad un uomo. 2.2 Fras. Cedere (la) ragione: rinunciare a un proprio diritto (di proprietà o di altro genere) su qsa in favore di qno altro. 3 Fras. Non cedere una paglia: signif. non accertato.
0.8 Maria Clotilde Camboni 10.01.2002.
1 Venir meno di fronte a qsa o a qno (anche fig.); sottomettersi, arrendersi.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 39, vol. 3, pag. 369.15: Tutte cose oneste, che l'uomo chiede per alto coraggio, si ottengono per virtù di animo, e non per forza di corpo; non per tanto l'uomo dee menare suo corpo per modo, ch'egli possa cedere a consiglio di ragione.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 33.56, vol. 3, pag. 548: Da quinci innanzi il mio veder fu maggio / che 'l parlar mostra, ch'a tal vista cede, / e cede la memoria a tanto oltraggio.
[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 27, 67-78, pag. 603, col. 2.21: Il mezzo per lo molto. Questo 'meço' si è 'l'aere luminoso', e perché qui' santi se distavano dalla soa vista per 'meço molto', çoè che cedea lo 'meço' alla proportione, sí li perdé ello ad ochio.
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 5, vol. 2, pag. 81.19: et uvi lu studiu di la verecundia cedi a la rasuni di la cupiditati et nulla cosa pari utili, la quali pocu pari hunesta.
[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 479.25: Quanto più crudelmente l'amor me fiere e quanto più violentamente ello me cosse, cotanto meio io serò vendegado de la piaga fatta a mi. E a mi cede l'amor, quamvisdio ch'el empiaghe cum l'arco li mie' petti, spasse le faselle buttade.
[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 172, comp. 28.5, pag. 98: De l'alto Iove e dela Inacha bella / Epapho nacque ligiadro e zoglioso; / lo qual, vegiendo Phetòn orgoglioso, / che per superbia de sua parentella / non li cedeva in fatto né in loquella, / quasi turbato disse...
1.1 Fig. Dare luogo, lasciare spazio.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 26.28, vol. 1, pag. 439: Quante 'l villan ch'al poggio si riposa, / nel tempo che colui che 'l mondo schiara / la faccia sua a noi tien meno ascosa, / come la mosca cede a la zanzara, / vede lucciole giù per la vallea...
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 144, pag. 533.15: Mentre i cavalieri rallegrati ragionando si stanno accosto alla buia nuvola, la quale in niuno modo cede a chi vuole oltre passare se non come un muro...
[3] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, pag. 391.23: Come, idest quando, la mosca cede, idest dà loco, a la zanzara, idest ad una mosca cossì chiamata...
[4] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 26, 25-33, pag. 672.1: Come la mosca cede alla zenzara; cioè come le mosche danno luogo alle zenzare; cioè come è sera che le mosche, che sono state et ite volando il di', s'appiattano la sera, e le zenzare escono fuori...
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 16, 73-87, pag. 370, col. 1.16: Qui exemplifica 'sí come la luna fa cedere e decedere lo mare, cussí la fortuna fae empiere e rempiere Fiorença de cittadini'...
[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 153.17: Questa dottrina, la quale dà Vergilio all'Autore, è assai chiara e manifesta; dove dice, che secondo che il sasso cede, si vole prendere il camino.
1.3 [Detto degli avvenimenti:] prendere un'altra piega, essere modificati.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 402.13: Quanto la fortuna premisse e i fati concedevano le cose cedare in Lazio, difesi Turno e la tua città: ora veggio il giovano combattere con non pari lancia; il dì de' fati appressa, e non amica forza. || Cfr. Aen., XII, 148: «cedere res Latio».
1.4 Fig. Cadere in un peccato (?).
[1] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 154, pag. 365.22: e colui che va per la luce non può offendere né essere offeso che egli non s'avegga, perché ha tolto da sé la tenebre dell'amore proprio unde cedeva nella disobbedienzia...
2 Lasciare, dare qsa a qno; rinunciare a qsa a favore di qno altro.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 34, vol. 1, pag. 399.2: Et qualunque cittadino di Siena abitatore de la città di Siena o vero del distretto o vero contado o vero giurisditione di Siena, cedarà , donarà o vero vendarà, o vero per alcuno titolo concedarà alcuna ragione o vero actione, reale o vero personale o mista, di qualunque conditione, ad alcuno cittadino di Siena...
[2] Doc. bologn., 1287-1330, [1330] 12, pag. 75.21: E lo prexio pagado de le dite choxe eio pagai de li xoi dinari propii e no de li mei; [[...]] e one poxixione e segnoria che la parexe ch'io avexe aipudo de le predite choxe, de raxone digo e confexo ch'eio e le ò aipude per lui e a so nome e perçò eio, predito Michelle, per la predita chaxone doe, çedo e transfericho al predito fra' Domenego, reçevando one raxone e açione utele e direta, reale e personale, la qualle eio avexe o avere podexe in la predita choxa conparada...
[3] Doc. cors., 1370, 22, pag. 27.28: Ex hoc publico instrumento scia a lo ciascheduno manifesto como Voluchone, figlo de Oberto de Mercasio, dono et per caxone de donacione mera, pura et inrevocabile donacione inter li vivi cede et do, la quale revocà' no se possa per raxone de ingratitudeni overo per altra caxone, a te Upecina, moglere mea, et Emricto, figolo meo, tutte casse, terre et prossesione...
2.1 Dare una donna come sposa ad un uomo.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 85.17: In questo luogo fama di cose incredibili occupa le nostre orecchie, cioè Eleno figliuolo di Priamo regnare per le città di Grecia, per matrimonio di Pirro nipote d'Euco, ed avere usato il dominio e la signoria; e Andromaca anco essere ceduta al marito della patria sua. || Cfr. Aen., III, 297: «et patrio Andromachen iterum cessisse marito».
2.2 Fras. Cedere (la) ragione: rinunciare a un proprio diritto (di proprietà o di altro genere) su qsa in favore di qno altro.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 527, vol. 1, pag. 329.26: statuto et ordinato è, che qualunque massaio, mandato da la sua comunanza, pagasse al comune di Siena alcuna quantità di pecunia, et de la detta quantità de la pecunia pagata al comune di Siena, la sua ragione ad alcuno cedarà , cotale che cedesse sia condannato per ciascuna volta, in C libre di denari, et in minore quantità, secondo che parrà a missere la podestà, considerata la conditione de la persona et la qualità del fatto; et cotale cessione sia cassa et rotta, et di neuno valore, come se non fusse fatta, quanto ad effecto di ricolliere. Et quel cotale, el quale cotali ragioni si farà cedere, sia condannato ancora per missere la podestà in C libre di denari, per ciascuna volta.
[2] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 224, par.1, vol. 2, pag. 299.1: ordenamo ke se alcuno venderà alcuna cosa ad alcuno overo ragione alcuna d'essa ad alcuno cederà una fiada e po' essa vendeta overo cessione de ragione essa cosa ad altruie overo ad altre venderà overo ragione d'essa cederà ad uno overo a più...
[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. V, cap. 3, pag. 683.27: E tutte le predicte cose abiano luogo o sia quello chi demanda quello a cui è facta la promission o l'obligacione, la quale se contene in la carta, o li suoi heredi e successori universale o particulare in certa quantitate o sia suo simplice procuratore o chi abia le ragione cedute da llui, o sia che 'l demande contra lo promissore o obligato scripto in la carta o contra 'l suo herede universale o particolare in alcuna parte successore interrogatione, a cui debia fire resposto e la prova.
3 Fras. Non cedere una paglia: signif. non accertato.
[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 101, pag. 20: Da poy che fo unita la multa villanallia, / Sallero in gran superbia per fare briga et travallia; / Omne castello strussero che era alla frontallia; / Se fecero peccato, non cederono una pallia.
[u.r. 20.10.2020]