CEDRO (2) s.m.

0.1 cedri, cedro, cedrus, ceirio.

0.2 Lat. cedrus (DELI 2 s.v. cedro 2).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.5 Locuz. e fras. cedro del Libano 1.2; cedro del monte Libano 1.2.

0.7 1 [Bot.] Albero appartenente alle Conifere (Cedrus), caratterizzato dal notevole sviluppo in altezza e pregiato per il suo legno. 1.1 [Con rif. specif. alla sua altezza (con valore fig.)]. 1.2 [Bot.] Locuz. nom. Cedro del Libano, del monte Libano: specie di cedro particolarmente alta (Cedrus Libani). 1.3 [Per indicare generic. un albero non da frutto]. 2 Legno ricavato dal cedro. 3 [Per descrivere lo stato del cielo:] frutto dello stesso albero?

0.8 Maria Clotilde Camboni; Elisa Guadagnini 03.03.2009.

1 [Bot.] Albero appartenente alle Conifere (Cedrus), caratterizzato dal notevole sviluppo in altezza e pregiato per il suo legno.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 2, cap. 1, pag. 146.12: Sì che le conoscemo [[le piante]], e a ciascheduna è posto lo suo nome: e tale è chiamata cedro, e tale pino, e tale frasseno...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 55.7: Capitol del cedrus.

[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 22.25: virtù cresce in alto come palmizio, e come cipresso e cedro, e poi si spande e getta suo' rami, e stende da tutte parte.

[4] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 150.11: Et compio lo dicto templo de hedificare in spatio de VIII anni, del mese de ottubro; et fo facto tucto de marmo bianco et de ligno de cedro.

1.1 [Con rif. specif. alla sua altezza (con valore fig.)].

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 21.15, pag. 46: [L]evolli Idio quanto montar dovevano, / facti nobili cedri de vil salici...

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 36, vol. 5, pag. 245.2: [35] Vidi l' empio esaltato, e in alto levato come i cedri del Libano.

- Fig. [Per trad. da Gregorio Magno, con rif. ad Andrea, vescovo di Fondi:] cedro di paradiso. || Cfr. Greg., Dial., III, 7: «Ecce enim paradisi cedrum concussam audivimus...».

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 7, pag. 139.15: Così certo è bisogno e della misericordia di Dio sempre sperare, e della nostra infermitade sempre temere. Chè ecco lo cedro di paradiso, cioè Andrea ch' era un grande santo nella chiesa, udimmo che fu concusso, ma non divelto; aciò che a noi, che siamo infermi, della sua concussione nasca paura, e della sua fermezza fiducia.

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 7, pag. 168.22: Così certo è besogno de la misericordia de Dee sperar e de la nostra infermeça semper temer. Ché eca lo ceiriode pareise, ço Andrea, chi era un gran santo in la çexa, odimo che fu monto concuso, ma no exvegiao, açò che noi conosamo che noi semo infermi e de la sua concusium nasia paura e de la fermeça fiducia.

1.2 [Bot.] Locuz. nom. Cedro del Libano, del monte Libano: specie di cedro particolarmente alta (Cedrus Libani).

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 2, pag. 145.14: Davit p(ro)ph(et)a dice «Viddi lo inpio superbo sopraexaltato (et) elevato sopra li cedridel Libano: quando passai non v'era, cercai (et) non si trovò el loco suo».

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 25, cap. 7, par. 2, pag. 401.18: Credi allo sperto: io Vescovo ti parlo, e dinanzi da Dio non ti mento, ch'io ho trovato sotto la pistolenzia della lussuria essere caduti gli alti, come cedridel monte Libano, guidatori della greggia...

1.3 [Per indicare generic. un albero non da frutto].

[1] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 148, vol. 5, pag. 594.12: [9] o monti e tutti li colli; arbori fruttiferi e tutti li cedri; [10] voi, bestie e tutte pecore; serpenti e uccelli volatili... || Cfr. Ps, 148.9: «ligna fructifera et omnes cedri...».

2 Legno ricavato dal cedro.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 80.39: E la mura de fore erano tutta de marmore laborate e penta, et era templata de tabule de quilli nobilissimi ligname, zoèy cedro et ebano, e lo solaro era de uno vitro laborato ben grosso de diversi coluri.

- [Con rif. specif. ad uno dei tipi di legno che formavano la croce di Cristo].

[2] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 215, pag. 415: O dolorosa! or foss' io la croce / perchè tu sopra me te riposasse! [[...]] Or foss' io el cedro che sta nella pianta / dei quatro legni là due se' a bando, / che ben sirea cum potença sì forte / che de quel pondo ben sirei consorte.

[3] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 15.97, pag. 188: «Leggesi scripto che tu lo sostegni, / o Maria madre, tal dolor mortale, / per me formata da li quattro legni, / e ciaschun à figura doctrinale, / ché l'anima die stare in quattro regni, / et ciaschun è di vita eternale: / l'un è 'l cedro, et à in sé forteçça, / e lo cipresso, per divin'alteçça, / l'ulivo, per pietança con dolceçça, / et poi la palma, ch'è victoriale».

[4] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 112, vol. 1, pag. 243.14: la croce di Cristo fu di quatro legni [[...]] Il terzo si fu cedro, e questo crebbe in monte Libano, il quale fu posto a' piedi di Cristo.

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 64, Invenzione Croce, vol. 2, pag. 591.9: E la detta croce di Cristo si dice che fu di quattro maniere di legno, cioè di palma, d'arcipresso, d'ulivo e di cedro. Onde dice un verso: "Ligna crucis palma, cedrus, cypressus, oliva".

- [Con rif. specif. alle sue proprietà odorifere].

[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 219.13: Ella abita in superbi palagi, ed arde cedri odoriferi per lo lume del dì, tessendo sottili tele con arguto pettine. || Cfr. Aen., VII, 13: «urit odoratam nocturna in lumina cedrum».

[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 37, Purif. Maria, vol. 1, pag. 325.5: Maria [[...]] è assimigliata al cedro, però che 'l cedro col suo odore uccide i serpenti; così la santità di lei risplendea ne gli altri e uccidea i serpenti, cioè tutti i movimenti ne la carne.

3 [Per descrivere lo stato del cielo:] frutto dello stesso albero? || È incerto se si tratti davvero del cedro albero e non del frutto (citrum). Forse fa rif. alla pigna prodotta dalla conifera, che ha la particolarità di appoggiarsi al ramo sul lato inferiore e ergersi in alto.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 11, pag. 212.16: Adonqua è mestieri per forza de rascione, secondo questa via, che questo sia lo deritto stato del cielo, quanto en sé; e starà lo corpo del cielo come lo stato del cedro e·llo suo arbore, e volgiarasse en modo de macina...

[u.r. 20.10.2020]