CESO v.

0.1 cesa, ceso, ciesa.

0.2 Lat. caesum.

0.3 Armannino, Fiorita (04), 1325 (tosc.): 1 [3].

0.4 In testi tosc.: Armannino, Fiorita (04), 1325 (tosc.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.).

0.6 N Le tre occorrenze registrate si riferiscono a volgarizzamenti diversi dello stesso passo.

0.7 1 Subire il taglio cesareo.

0.8 Francesca Faleri 09.09.2002.

1 Subire il taglio cesareo.

[1] Gl Armannino, Fiorita (11), p. 1325 (tosc.), pag. 378.7: se chiamava Julio Cesare: Julio per nome di sua casa, e Cesare per che la madre fu ciesa, ciņ č tagliata, nel fesso genitale, non potendo il fanciullo parturire...

[2] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 378, col. 3.16: avea nomo Julio Cesaro: Julio per nomo de soa casa, [Cesaro] per che la matre fo cesa et talgiata in ne lo suo genitale, non potendo lo garzone parturire...

- [Rif. al figlio].

[3] Gl Armannino, Fiorita (04), 1325 (tosc.), pag. 378.24: per sua casata Julio si chiamava; ma per suo nome Gaio, e per sopra nome Cesare fu detto, perņ che ceso viene a dire tagliato, perņ che fu tagliato el ventre alla madre e trattone fuori.

[u.r. 23.01.2009]