CESSARE v.

0.1 cesa, cesam, cesan, cesando, cesanti, cesar, çesar, cesaràs, cesare, cesasse, cesati, cesato, cesava, ceseno, çeseva, cesi, ceso, cessa, cessà , cessai, cessam, cessamo, cessan, cessando, cessandosi, cessandoti, cessandu, cessano, cessante, cessantesi, cessanti, cessao, cessar, cessarà , cessaranno, cessarci, cessare, cessarea, cessareano, cessarebbero, cessari, cessaria, cessariano, cessarlo, cessarne, cessarneli, cessaro, cessàro, cessarono, cessarsi, cessase, cessasse, cessasseno, cessàssensi, cessassero, cessassi, cessassono, cessata, cessate, cèssate, cessatevi, cessati, cessato, cessatosi, cessau, cessava, cessavano, cesse, cessemo, çessemo, cesserà , cesserai, cesseranno, cesserebbe, cesserebbeno, cesserèno, cesserò, cessi, cessiamo, cessino, cessirà , cesso, cessò, cessoe, cessòe, cessono, cessoron, cessossi, cessrà , ciesando, ciesasse, ciessa, ciessando, ciessano, ciessanti, ciessar, ciessarannosi, ciessare, ciessariano, ciessaro, ciessata, ciessati, ciessato, ciessere', ciesseria, ciessi, ciessino, ciessoe, cissau, essisi, zesà .

0.2 Lat. cessare (DEI s.v. cessare).

0.3 Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Stat. pist., 1313; Doc. lucch., 1332-36; Lett. volt., 1348-53.

1. In testi sett.: Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

2. In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Doc. orviet., 1334; Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1345; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

3. In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Ha generalmente ausiliare avere; pron. e intr. con ausiliare essere. Può avere entrambi gli ausiliari nell'accezione 2.3.

4. Locuz. e fras. cessare di partorire 1.3; cessare gli occhi 2.7; cessare la faccia 2.7; cessare via 2.1; cessarsi addietro 3.1; cessarsi arretro 3.1; senza cessare 3.11.

0.6 N Sarà dovuta a errore di trascrizione o di traduzione l'occorrenza in Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.): «Ca commu Ytalia cessi a Ruma per l'armi di lu patri, cussì eciandeu fici per li paroli di lu filyu.»; cfr. Val. Max., VI, IV, 1: «namque ut patris armis, ita verbis filii fracta cessit».

0.7 1 Interrompere un'azione in corso di svolgimento. Evitare lo svolgersi di un'azione abituale. 1.1 Cessare da, cessarsi da: astenersi. 1.2 [Dir.] Non compiere un'azione dovuta (incorrendo così in una sanzione). Anche pron. 1.3 Fras. Cessare di partorire: non avere più figli. 2 Condurre da una condizione di presenza ad una di non presenza. Fare in modo che qsa non si verifichi. Evitare qsa o qno. 2.1 Locuz. verb. Cessare via: togliere o allontanare con decisione. 2.2 Estinguere. 2.3 [Dir.] [Econ./comm.] Fuggire senza aver saldato un debito o dopo aver portato a termine un furto di denari o di merci. 2.4 Vietare. 2.5 Sciogliere una riunione. 2.6 [Detto di lite:] ricomporre. 2.7 Limitare la funzione di qsa. 2.8 Fras. Cessare la faccia, cessare gli occhi: distogliere lo sguardo. 2.9 [In formule di augurio e di scongiuro del tipo: Dio cessi, cessi che]. 3 Pron. o ass. Passare da una condizione di presenza ad una di assenza (in maniera repentina o graduale). Venir meno, avere fine. 3.1 Locuz. verb. Cessarsi addietro, arretro: arretrare (detto di schiere di soldati). 3.2 Pron. Morire, scomparire. 3.3 Venire meno, svenire. 3.4 [Detto di legge, precetto, affermazione:] perdere validità. 3.5 [In part. assol., in testi giuridici:] venire meno di una condizione. 3.6 [Detto del fuoco:] spegnersi. 3.7 [Detto del vento o di altri agenti atmosferici avversi:] calare. 3.8 [Detto di malattia:] scomparire, guarire. 3.9 [Astr.] [Detto degli astri e delle loro traiettorie:] seguire un percorso predeterminato e divergente da un altro. 3.10 Sost. 3.11 Locuz. avv. Senza cessare: senza sosta, senza interruzione.

0.8 Francesca Faleri 23.09.2002.

1 Interrompere un'azione in corso di svolgimento. Evitare lo svolgersi di un'azione abituale.

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 2.38, pag. 590: om qe tut caus vol acasonar; / [e] can qe no cessa da latrar; / conseio qe trop no pò durar...

[2] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 79.4: Eu reportarai endredho a poco a poco per arte quelo qe vol vegnir qua: a noi entra, mo' quelui alo qual eu cesso de parlare.

[3] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 32.23: E Menelaus e Aias et altri presori non cessavano de ferire Pari.

[4] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 951, pag. 50: No li cessavano de 'l maldire / Per farlo prender et alcire...

[5] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 23, pag. 268.1: E alcuni sono, che sono sì malvagi e sì perversi, che per gastigamento né per insegnamento non cessano di mal fare: unde bisogna che questi cotali sostengano pena, e per le pene si rimangono.

[6] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 33, pag. 487.14: poscia che essendo gl'imperadori cristiani convertendosi a meglio la grande segnoria dello imperio, cessò per cagione degl'idoli di perseguitare la Chiesa di Cristo, altro macchinamento trovò...

[7] Disticha Catonis venez., XIII, L. 4, dist. 27, pag. 80.3: No cesaràs d'enprendre, ke la siencia si crese per lo studio...

[8] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 217, pag. 569: Ancora plu de scrivere propono no cessare, / se talintivo trovite e prunto ad ascoltare...

[9] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 435.21: A postutto t'afermo: se quello che perduto ài di filicità mondana, fusse stato tuo, non perduto l'aresti; e di ciò non cesso mei, dinansi a qual giudici vuoi, di starne a ragione.

[10] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 153, pag. 633: Ké le soe boche mai per nexun tempo cessa / de laudar la sancta Trinità...

[11] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.180, pag. 272: l'amor non me perdona, tutto me va spogliando, / forte me va legando, non cessa de 'nfiammare...

[12] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 91.17, pag. 426: E pensai voi che lo meschin, / o sea guerfo o gibellin, / en quanto dano e spessario / l'à metuo l'aversario, / chi mai no cessa ni fina / de mete l'omo in ruina...

[13] Stat. pist., 1313, cap. 39, pag. 198.14: [A]ncora ordiniamo ke se ' calonaci di Santo Çelone cessassero di fare la reverença k'è usata <d> a l'altare e a la cappella del beato messere Santo Jacopo, in tutto overo in parte, ke ' ditti operari siano tenuti...

[14] Stat. sen., c. 1318, cap. 109, pag. 103.18: e come per quelle cose non si volse astenere e cessare o vero se corregere dal peccato o vero da li peccati o vero falli.

[16] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 508.16: Questo ène quel luogho che Flegeton se chiama, li quali demorano li falsi bugiardi, li quali non cessano de portare mençogne...

[15] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 65, pag. 117.24: per cessari multi furti d'ariento et de bellatrame, che per li suprascripti Judei si faceano in della suprascripta argentiera.

[16] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 20, 85-96, pag. 413, col. 1.10: D'alora inanci lo ditto Re no cessò mai de procaçare la morte de Bonifacio...

[17] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 2.11, pag. 50: La dea Copia e la larga mano / Iscarsa non ritragga in alcun giorno; / Non perciò mai l'appetito umano / Cesserà pianger con miser lamento...

[18] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 649.12: e sempre dice: «Mal faccio», e pur non cessa di mal fare...

[19] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 29, pag. 67.13: videndu zo, sanctu Benedictu cessau de la orationi, e comu illu cessau de la orationi, cussì cessau lu oglu de crissere.

[20] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 122.6: O Dido, cessa, e rimanti d'incendere e me e te co li tuoi lamenti...

[21] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 30, pag. 145.37: Ma ogne cosa chi è bona e utel a trar l'omo che volontera e con amor el corra a far la volontae del nostro Segnor ha mostró Cristo a hi so' electi e mae no cessacesserà de mandar in terra le corde da tirar lo cor d'ogn'omo...

[22] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 776, pag. 60: remase Ihesù sença fele / enfra quella gente crudele, / ke tucta nocte lo guardaro / a grande fuoco e non cessaro / finké lo giorno fo venuto...

[23] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 19, pag. 86.22: Infra kistu tempu et Bethumi sarrachinu mandau missu a killu mulineru, chi divissi cessari di zo chi havia incominczatu...

[24] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 8, pag. 481.34: Ultimamente, avendo Ruberto un gran pezzo fuggito e colui non cessando di seguitarlo, essendo altressì Ruberto armato, tirò fuori la spada e rivolsesi...

[25] Passione marciana, XIV (ven.), 240, pag. 210: Quand ella è re[e]gnuta, çà no se releva, / lo so fiiol charisimo quant ella po plançea: / la boca, el vis strabasage e no cessa miga, / cercage le plage, ke da cinco parte avea.

[26] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 26, pag. 227.24: Intre questo lo iuorno appressemandosse a la posta de lo sole li Grieci e li Troyani se cessaro la vattaglya e non combattero plu per quillo iuorno.

[27] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 46, S. Gregorio, vol. 1, pag. 375.24: ma neente si rimosse però d'ammonire lo popolo che non cessasse mai di pregare Iddio...

[28] Purgatorio S. Patrizio, XIV sm. (mil./com.), cap. 1, pag. 24.9: e de queste parole no cesava de dire in le soe predicanze per meterli in la verax fe'.

[29] Stat. castell., XIV sm., pag. 150.21: li quali non cessano de chiamare e dire a noi: «Amici nostri!»...

[30] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 141, pag. 277.16: et dein(de) n(on) cesse d(e) fatigar(e) lu c. on(n)e dì sca(n)çandole et guardannolo, ch(e) no' ma(n)duch(e) gerva né fino...

1.1 Cessare da, cessarsi da: astenersi.

[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 1.12, pag. 97: Allegro so', ca tale segnoria / ag[g]io aquistata per mal soferire, / in quella che d'amor non vao cessando.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 2, pag. 182.20: ciessatidal male e fa' bene...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 2: [41] Et no(n) solame(n)te da dire (et) da fare [altrui ingiulia] ti dèi guardare (et) costringere et cessare, se etia(n)dio a colui che altrui la vuole dire u fare dèi co(n)trastare, se comodame(n)te puoi.

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 20, pag. 418.6: ma i cavalieri intorniata la cittade, e vogliendola ardere, Carisio doge addomandò da' suoi che si cessasserodallo incendio...

[5] Poes. an. urbin., XIII, 25.38, pag. 596: Ma s'io vo' recercare per tucto 'l mio peccato, / tardo ne verrò a fine, sì è moltiplicato; / oimè tristo dolente, quanto ce so' inveclato, / et ancora io, misero, non me nne so cessare!

[6] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 80, vol. 3, pag. 507.4: Ma s'eglino si cessino dalle male opere, eglino lo potranno bene pregare.

[7] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 58, pag. 74.30: Tu che mi teme e non ti cessida mentire, sappi che tue fai lo tuo male.

[8] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 13, pag. 128.6: la Musica trae a sé li spiriti umani, che quasi sono principalmente vapori del cuore, sì che quasi cessanoda ogni operazione...

[9] Stat. sen., c. 1318, cap. 109, pag. 101.2: e guardino sè che carnalemente non pecchino con alcune altre femine, e cessino da tutti li altri peccati.

[10] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 221.14: Tantalo non si chinò per pigliare la fugente acqua: la ruota di Ission si maravigliò: gli avoltoi non presono lo fegato di Tizio: le figliuole di Belo si cessaro dalle sipolture...

[11] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 4, 41, pag. 72.2: Per che vostu perder lo flor de la virginitade toa, lo qual tu no porisi mè recovrar? Cessa, mo cessada questa folia...

[12] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 2, pag. 125.12: D., volendo venire dal male operare al bene, non fa al modo che fanno alcuni che per lor proprio moto se compungono e cessano dal mal operare e per propria virtute...

[13] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), IX.109, pag. 404: Piú che schiava e ancella / da l'ubbidir non cessa, / sempre dicendo : - Che vuo' Signor mio?

1.2 [Dir.] Non compiere un'azione dovuta (incorrendo così in una sanzione). Anche pron.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 8, pag. 147.4: Et se 'l decto notaio le sopradecte cose, secondo che decte sono di sopra, cessasse di fare, o alcuna d'esse, secondo che decto ène di sopra, sie tenuto e debbia pagare al Comune de la decta Arte, per ciascheduna volta, XX soldi di denari.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 4, cap. 71, vol. 2, pag. 180.7: Et se alcuno de' detti maestri de la città di Siena si cessarà , o vero lavorare rifiutarà con alcuno de' predetti maestri, sia punito et condennato, per ciascuna volta, in C soldi di denari.

[3] Stat. fior., 1310/13, cap. 5, pag. 18.12: La quale cose se non facesse e cessasse di venire sì com'è detto, sia tenuto a lui del suo salario s. X per ciascheuno venerdì il quale non venisse...

[4] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 15, pag. 11.15: E se cessasse o recusassi e· dicto messo de bandire e de rechiedare le persone, sì come dicto èni di sopra, paghi per ongne volta e ongni persona XII d.

[5] Stat. pis., 1322-51, [1330] Agg., cap. 2, pag. 599.37: Et che qualumque barchaiuolo sarà cavato di tascha per sua gita per andare a scaricare alcuno legno, et non anderà a scaricarlo, lo capitano predicto sia tenuto di procedere contra lo dicto barchaiuolo che così si cesserà .

[6] Doc. orviet., 1334, docum. 24 agosto, pag. 175.33: gli altri baroni e conti contadini debiano secondo il comandamento facto dal comuno e dal detto capitano obedire e essare alla detta guerra fare e rispondare di quelli cavalieri, pedoni e terre che posti lo' sero [?], al quale si ne cessasse sia condapnato per lo comune d'Orvieto...

[7] Stat. sen., a. 1338, pag. 37.15: Et se 'l detto messo le predette cose cesasse di fare, paghi al detto Comune IJ soldi di denari senesi per ogni volta.

[8] Stat. prat., 1347, cap. 27, pag. 24.21: E se alcuno cessasse di fare le predecte cose, li rectori che per lo tempo saranno, per ogni via e modo che mellio potranno, le decte cose facciano observare...

1.2.1 [Dir.] [Econ./comm.] Non pagare il dovuto, essere insolvente (anche pron.).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 95, vol. 1, pag. 427.1: Et se alcuno cittadino di Siena fugirà de la città di Siena o vero si cessarà con avere altrui, o vero fugì o vero si cessò, (a la quale cosa provare, la fama basti) in perpetuo non possa essere cittadino di Siena, esso o vero el filliuolo suo, se prima non sodisfarà al creditore o vero a li creditori del devito suo...

[2] Stat. pis., 1318-21, cap. 40, pag. 1107.14: Nè iurerò se sarò vergente ad inopia, u arò pagata la mia moglie, u arò in alcuna parte facta galliga, u in alcuno iudicio sarò condannato per falsità. E vasti ad intendere che abbia facto galiga, che fusse cessato coll' altrui di libre C in su di pisani.

[3] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 83, pag. 269.4: Veramente s' alcuno dell'Arte di Calemala averà cessato o cesserà colla pecunia e cose de' creditori suoi, possano i Consoli per sè e per altrui, cui a ciò avere o diputare vorranno, prendere, torre, e possedere tutti i beni mobili e non mobili, ragioni e azioni in qualunque modo o ragione appartegnenti a cotale cessato o che cesserà ... [[...]] E intendasi cessato e avere cessato, qualunque al suo creditore interamente non avesse pagato il capitale.

[4] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 170.7: sieno tenuti di eleggiare et debbano sei buoni huomini, cioè due per ciascheuno terzo, e' quali credaranno che sieno migliori, a provedere et ordenare et provisioni, statuti et ordinamenti fare contra coloro che fugghono overo cessano coll'avere altrui ricevuto...

[5] Stat. fior., 1355 (3), pag. 567.3: né alcuno mercatante, overo artefice, il quale notoriamente avesse cessato, overo fuggito, da qui adrieto, fra il tempo sopradetto, overo cessasse e fuggisse per lo tempo che debba venire cum cose e pecunia altrui...

1.3 Fras. Cessare di partorire: non avere più figli.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 29, S. Paola, vol. 1, pag. 266.9: Rufina, la quale in affrettata morte abbattéo il pietoso animo de la madre, e Teorzio dopo il quale, cessòe di partorire...

[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 29, vol. 1, pag. 151.7: La quarta volta concepette, e partorì figliuolo, e disse: ora confesseroe al Signore; e chiamò lui Iuda, e cessò di partorire.

2 Condurre da una condizione di presenza ad una di non presenza. Fare in modo che qsa non si verifichi. Evitare qsa o qno.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 186.2: Follia è di temere quello che non si può cessare.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 17: [15] (Et) no(n) credere che sia peccato uzare co· lei carnalme(n)te, con ciò sia cosa che p(er) l'apostulo si dica: ciasscuno homo abbia la sua p(er) cessare fornicasione -

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 7, pag. 99.25: Dunque cotale ira e cotale corruccio disordinato die essere cessato ed ischifato, per ciò che non lassa intèndare il comandamento della ragione.

[4] Stat. fior., 1294, pag. 660.16: E non debia il detto not. mettere per alchuna persona alchuno denaio ne la detta cassa per cessare ongne murmuratione...

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 82, pag. 93.30: Usanoli li scriptori e li miniatori e li dipintori in de li quali dànno diversi colori. E usanoli li conbattitori per confortare loro gente; li guardiani de le torre e de le castella per cessare lo sonno.

[6] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 5.62, pag. 19: Amor, donque tu déi / ricordarte di me in sua presença, / se vòi ch'io cessi la mortal sente[n]çça...

[7] Stat. sen., Addizioni 1328-65, [1330], pag. 266.14: a ciò cessare per innanzi, proveduto et ordinat'è, che gli ammendatori che seranno chiamati per innanzi, siano tenuti e debbiano tenere secreto ad altrui...

[8] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 2, pag. 50.3: che non sarebbe a noi scusa a poter dire, che pianeti o costellazioni m'è conducitore, e mi seguita, in parte ove la Liberalità possa avanzare quelle, e cessare da noi l'impedimenti però venuti; e questo è a nostra umanità assai manifesto.

[9] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 186.14: ma quegli cotali schacciare et cessare debba da la sua audientia enfin' a tanto che e' predetti, che così la giurisditione e la corte declinaranno, sodisfacciano enteramente a coloro che a lloro adomandassero...

[10] Doc. ancon., 1345, pag. 237.22: Ma se lu comune de Venegia cessarà el datio d'uno ducato d'uoro per anfora ad tucte l'altre terre, che se intenda casso a li homini d'Ancona ac del suo districto.

[11] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 50, vol. 3, pag. 415.13: Ma poi del mese di novembre per prieghi de' Sanesi e Volterrani e Colligiani, e per cessare scandalo, per grazia fu fatta compusizione co· lloro, e pagaro per amenda fiorini Vm d'oro...

[12] Stat. pis., XIV pm., pag. 13.26: e se alcuno chadesse in grave peccato, sia corretto infino in tre volte, e se non s'amendasse, sia privato di tutti li benifici della Chompagnia e da tutti li confrati cessato.

[13] Poes. an. perug., c. 1350, 259, pag. 22: Mostrace i mode, assengnace gli engiengne / sì che potian cessar tal tirania / che mostra crudeltà con tucte i sengne.

[14] Lett. volt., 1348-53, pag. 164.4: per la presente ti rispondiamo che volendo noi, secondo che al'officio e stato nostro si conviene, cessare a nostro potere ogni materia di scandalo e benignamente tractare ogni persona...

[15] Stat. fior., a. 1364, cap. 32, pag. 99.12: Acciò che magiore copia e abondancça s'abbia nella città di Firencçe d'orciuoli, misure e bicchieri, i quali e le quali continuamente bisognano, e maximamente agli uomini della detta arte nella loro arte e mestiere, e a torre e cessare la carestia di quegli o di quelle...

[16] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 225.7: Per la qual chosa li decti chardinali, per cessare schandolo, puosono l'amanto di San Piero al chardinale di San Piero...

[17] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 21, pag. 33.19: [12] Item l'acqua ouvi sianu cocti radicati di gigli e marobiu, cessa lu duluri.

2.1 Locuz. verb. Cessare via: togliere o allontanare con decisione.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 16, pag. 150.19: Noi dovemo sapere che quelli che vuole governare altrui, elli die molto guardare dove l'uomo pecca più volentieri e maggiormente, acciò che quello cotale peccato elli cessi via...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 20, 25-33, pag. 399, col. 1.23: Quando se levò la mattina et el trovò quisti dinari, rengraziò Deo, e cessòvia quel peccà e mariolle...

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 84, pag. 344.13: L'occhio ritto delo lupo se lo porrai a collo delo fanciullo pauroso, cessa via ongni paura.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 165, S. Clemente, vol. 3, pag. 1464.20: pensossi di stare alcun tempo ispartita da la città, tanto che quello mal amore cessasse via, il quale per lo sguardo de la sua presenzia s'accendea.

2.2 Estinguere.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 17.33, vol. 1, pag. 281: Però scendemmo a la destra mammella, / e diece passi femmo in su lo stremo, / per ben cessar la rena e la fiammella.

2.2.1 Annientare, uccidere.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 15, pag. 302.4: Ma se l'uomo si combatte colla spada e col coltello, a mano a mano l'uomo die tenere il piè ritto innanzi, perciò che 'l lato ritto è più presto a muòvarsi: donde l'uomo può meglio ferire e cessare ei nemici.

2.3 Vietare.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 1, pag. 236.28: donde, perciò che le leggi comandano tutta drittura e cessano il contrario, cioè villania e ingiuria e torto, quelli che vuole parlare del governamento, die dire delle quattro cose che si convengono alla città...

2.4 Sciogliere una riunione.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 182, vol. 2, pag. 373.16: Per gli XII rettori di Milano fu mandato a quegli di Moncia che cessassono la detta raunata, però che voleano riformare prima la città per gli patti ordinati co la Chiesa...

2.5 [Detto di lite:] ricomporre.

[1] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 39, par. 1, vol. 1, pag. 413.13: A conservare gle parentade e la carità de l'amore entra gle parente e affine, e a cessare entra loro le lite, discordie e odie...

2.6 Limitare la funzione di qsa.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 2, pag. 45.9: Or, ècci altro remedio? Certo, sì! Ad cessare li orecchi et turarli, la qual cosa tu fai, cessando li parlari et non udendoli...

2.7 Fras. Cessare la faccia, cessare gli occhi: distogliere lo sguardo.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 37: permessiva è quando ad alcuno no(n) de(n)gno dinega la sua gratia cessando la faccia sua da lui p(er) li peccati suoi...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 2, pag. 126.2: E non fa solamente male la tropa gran chiaritade righuardare, ma tutte cose che ll'uomo righuarda troppo fisamente sanza ciessare gli ochi, e spezialemente picciole cose...

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Elena, pag. 158.26: Ma io cessandogli occhi miei, negai di ciò credere.

2.8 [In formule di augurio e di scongiuro del tipo: Dio cessi, cessi che].

[1] Stat. sen., 1324, Pt. 3, cap. 3, pag. 242.24: Anco, a ciò che frode non si possa comméttare ne la detta Arte per malizia altrui a tempo di romore o d'apparecchiamento d'arme o di battaglia che fusse nella città di Siena, cosa la quale Dio cessi...

[2] Stat. pis., 1330 (2), cap. 145, pag. 610.10: Et se alcuno fusse cavato delle dicte tasche, che allora in quel tempo fusse absente dalla cità di Pisa et dal distrecto, u che (Dio ne cessi) fusse morto; sia cavato l'altro della dicta tasca in suo luogo, et sia Ansiano...

[3] Doc. lucch., 1332-36, pag. 121.3: E simile ungni danno, di che Dio cessi.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 65, pag. 446.25: Cessi, adunque, che l'uomo voglia prima il riposo che la fatica...

[5] Doc. sen., 1356, pag. 277.24: Vostra Signoria bene cognosce esse contrade sonno in grande necessità di buona aqua per la vita delli huomini e persone d'esse contrade, le quali sonno in non piccolo numero: sì anco per difecto del fuocho, il quale Idio ciessi...

[6] Stat. fior., a. 1364, cap. 1, pag. 58.14: E se alcuno de' detti consoli morisse, che Dio il cessi...

3 Pron. o ass. Passare da una condizione di presenza ad una di assenza (in maniera repentina o graduale). Venir meno, avere fine.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 30, pag. 102.20: Ogimai rimane, quando 'l consiglio o 'l promesso si può mutare per molte cagioni: l'una si è quando cessa la cagione per la quale fatt'à' 'l consiglio...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 386, pag. 43: Se ben tu cognoscivi k'eo deveva perir, / Tu no deviv per quello cessar ni remanir...

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 40.22: e quanto andaremo sotto lo polo de settentrione, tanto ne cessamo più dal cancro, tanto de rascione trovaremo li òmini più bianchi e magiori per casione de la fredura.

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 15: et cosi faccendo cesserèno li malifici, (et) li maifactori aràno paura...

[5] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 4, pag. 220.33: Le tenzoni né le discordie non cesserebbero, se le possessioni fussero comuni...

[6] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 51, pag. 87.28: Dette queste parole, incontanente fuor cacciati i demonî e cessò l'aiuto a' nimici.

[7] Poes. an. urbin., XIII, 25.21, pag. 596: Amor, per me salvare - vinisti ne la croce, / degnastime clamare - co la Tua sancta voce, / et eo me so' cessato da Te, k'èi vera luce...

[8] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 218, pag. 37: Per meu consiliu, cèssate, se lu focu te coce; / Fuge l'omo na tenebre, se la luce li noce. / Onne cosa di' fugere ke a mmale te conduce.

[9] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 17, pag. 57.2: Pote·sse revocare, per quello ke, cessate la causa, cessa l'efetto, e per quello ke cosa ke de novo avene abisognanno de novo conselio.|| Cessate sta per cessante o cessata? Cfr. nota marginale nel ms. K: «remota causa removetur effectum» (Vincenti, p. 57).

[10] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 25.103, pag. 152: Altr'atto non ci ha loco, / lassù ià non s'appressa; / quel ch'era sì se cessa / en mente che cercava...

[11] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 221.13: e in quella fiada comenzà a cessare el zovo deli Normani e deli Dani, li quali XL anni Franza avea guastada...

[12] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 9, pag. 62.31: Nel quale luogo per innansi cessando la persechutione de' pagani per voluntade di Dio, fue hedificato uno oratorio da' fedeli di Cristo...

[13] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 43, pag. 57.20: Onde, facta la vendeta, cessa l'ira.

[14] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 33.61, vol. 3, pag. 549: Qual è colüi che sognando vede, / che dopo 'l sogno la passione impressa / rimane, e l'altro a la mente non riede, / cotal son io, ché quasi tutta cessa / mia visïone, e ancor mi distilla / nel core il dolce che nacque da essa.

[15] Stat. pis., 1321, cap. 133, pag. 337.32: farò et oserverò a buona fede, sensa fraude; et neientemeno a me si faciano, me studiosamente non soctrageròcesserò.

[16] Stat. fior., c. 1324, cap. 1, pag. 13.27: e ciascuni oficiali proveggiano e facciano con effetto e tostamente che cotale gravamento e ingiuria cessi e non sia fatta a lui...

[17] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 4.316, pag. 145: Se in questo clima cessa il suo splendore, / Ne gli altri li suoi raggi son concetti, / Ché in tutte parti sua luce non more.

[18] Stat. pis., 1330 (2), cap. 144, pag. 598.7: Et per queste cose cesserà ogne malisia dei soprastanti et delli officiali della dicta carcere.

[19] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 41.5: L'ira fece cessare la sete: e la figliuola di Ceo non pregò più coloro, che non n'erano degni...

[20] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 655.12: per lo timore della iustizia temporale molte male volontá si rinfrenano, e rinfrenate cessa poi la male volontá e sí si correggono...

[21] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 8, proemio, pag. 107.11: Questa orazione priega, che lli sogni cessino dalla lungi, e le fantasme della notte, e arti, che lli corpi non s'insozzino.

[22] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 10, pag. 171.8: Li qual paroli dicti in tal modu, cissau lu murmuru et lu parlamentu...

[23] Stat. sen., Addizioni 1329-75, (1337), pag. 144.8: acciò che le predecte cose cessino per lo tempo advenire; proveduto et ordinato è...

[24] Reg. milizie, 1337 (fior.>lucch.), pag. 503.35: et acciò che li odiosi et nimici del decto popolo si possano rimuovere da lloro mali intendimenti, cessante ogne molestia...

[25] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 31, pag. 149.5: Et chomo in cel el volse somegliar a l'Altissimo, chusì dapo' in terra no cessa la superbia.

[26] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 251, pag. 731.12: uno delle contrade di Troia venne a llui e disse che s'egli sacrificasse a Giove col sangue del primo che albergasse in casa sua, che l'ira divina cesserebbe ed Egipto sarebbe fecondo d'acqua.

[27] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1557, pag. 79: Se la morte a me venisse, / grande dono el me tenisse, / tanto dolore non sentiria / ke sostene la anima mia, / et non cessa unqua nïente / et non posso morire dolente.

[28] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 32, pag. 11: Lassaro ei quatro l'offitio de l'ali / cessar le voce tronite e folgòri, / seder glie vintequatro offitiali.

[29] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 16, pag. 58.7: En quella ora vide Gregolo l'angelo de Deo sovra lo castello de Cressenço, el qual è sovra una de le porte de Roma, forbire una spada tuta sanguenente e meterla in lo fodro, onda Gregolo intese che la pestilencia cessava.

[30] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 148, pag. 289.16: Ancora è male sing(n)o se lo to(m)more voi dolore n(on) cessa, ma persev(er)a i(n) d(e) lu cavallo.

3.1 Locuz. verb. Cessarsi addietro, arretro: arretrare (detto di schiere di soldati).

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 92.4: E quando la gente de Pompeio vidde Cesar venire, alquanto se restrensero e se cessaro arietro.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 32, vol. 2, pag. 338.21: la seconda schiera de' Romani passò alle prime insegne, e quelli ch'erano lassi e stanchi del combattere, si cessaro addietro.

3.2 Pron. Morire, scomparire.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 1, pag. 150.15: emperciò che se la virtude e la intelligenzia del cielo se cessasse, li animali se cessariano e desfareanose tutti...

3.3 Venire meno, svenire.

[1] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 47.36: Né solamente ispesse volte la spaventata moglie rivocha la mia mente, e la figliuola ciessata è p(er) paura...

3.4 [Detto di legge, precetto, affermazione:] perdere validità.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 12.56, pag. 42: Ciessariano tutte queste mie parole. / Ma pur nel dubio dobiamo pilgliar / La più sichura...

[2] Ingiurie lucch., 1330-84, 133 [1354], pag. 44.11: Escie fuore di casa, bastardo traditore, che (con)viene ch'io t'ucida co(n) questa lancia (e) questo no(n) puote cessare.

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 24, par. 1, vol. 2, pag. 105.10: La ligi divi cessari, poi ki vinni lu prenunciatu in la ligi; divi cessari la ligi imperfecta, poi ki vinni killu lu quali dunau la ligi perfecta...

3.5 [In part. assol., in testi giuridici:] venire meno di una condizione.

[1] Stat. pis., 1321, cap. 30, pag. 215.29: Et che verrano al consiglio quante volte chiamati u richiesti personevilemente fino, ogni dimoransa et occagione cessante.

[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 32, pag. 67.9: messer lo Difensore e Capitano, sia tenuto e debbia, ogni cagione e indugio cessante, fare condannagione per lo detto modo infra i diece dì prossimi dopo la detta rassegnagione...

[3] Stat. pis., 1330 (2), cap. 19, pag. 472.11: sì che de l'occisione fuor della cità di Pisa et del suo distrecto in prima si sappia la verità per lo Capitano del populo, sensa intervallo d'alcuna dimoranza, catuna cagione et cauza cessante, faròe sonare la campana del populo...

3.6 [Detto del fuoco:] spegnersi.

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 38, pag. 94.22: Aaron fece ciò, che Moise li disse; e, stando tra li vivi e li morti orando a Dio, lo fuoco cessò ma non sì tosto, che non ne morisseno quattordicimila e settecento sopra essi.

3.7 [Detto del vento o di altri agenti atmosferici avversi:] calare.

[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 45.23: Et dipo' i xv giorni sì cessò lo vento...

[2] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 21, pag. 93.14: Lo mare e lo vento senteno De in zo ke li ceseno a obedire So comandamento.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 4, 73-90, pag. 100, col. 2.7: se alcuna volta per vento ell'è piegada in traverso, cum cessa 'l vento allor torna in suso come è soa natura...

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 84.15: e se alcuna volta per vento piega in traverso, come tosto cessa il vento, sì torna in su, come è sua natura...

[5] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Niccolò, pag. 110.5: Mirabile cosa fu, che subitamente la tenpesta cessò, e 'l mare fu acchetato per la virtù di questi ch'apparve...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 86.3: A lo quarto iuorno cessao la tempestate e lo furore de quilli vienti crodili sì fo mitigato...

[7] San Brendano ven., XIV, pag. 54.4: e cusi andà XL dì, (e in cavo de li XL dì) lo vento zesà e besognàli navegar...

3.8 [Detto di malattia:] scomparire, guarire.

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu duluri..., cap. 5, pag. 580.29: A kistu duluri, ki aveni a lu cavallu pir troppu sangui, cutali cura li divi fari: ki quandu tu vidi lu cavallu à kistu duluri dintru da lu corpu e nun cessa...

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 113, pag. 239.21: q(ue)ste crepaççe appena se pò curare (con) le medicine et (con) l'u(n)gue(n)ti, et p(er)ciò li è da dar(e) lu foco (con) fe(r)ro rotundo, ca p(er) lu foco n(on) pò ir(e) enna(n)ti, ma cessa.

3.9 [Astr.] [Detto degli astri e delle loro traiettorie:] seguire un percorso predeterminato e divergente da un altro.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 4, pag. 55.22: E se la via de li planeti non fosse declinatacessata da la via del sole, e andasse l'uno sotto l'altro per la via del sole, empedimentirea l'uno l'altro ad aguardare la terra...

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 1.60, pag. 129: Sì ch'ogni stella per costui risplende. / Ma l'ultima si mostra più sublima; / Cessandosi da lui, luce non prende.

- [Detto degli astri:] smettere di far arrivare la propria luce e il proprio calore (come conseguenza del movimento divergente).

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 210.14: Unde in quelle parti là ove lo sole più cessa, sì come in oltramonte dei tedeschi, è maggiore freddo.

3.10 Sost.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 72, pag. 177.17: E perciò val meglio il non cominciare, che 'l cessare quand'elle avranno cominciato.

3.11 Locuz. avv. Senza cessare: senza sosta, senza interruzione.

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 160.29: il quale gittava inverso l'agulglia una palla d'oro come se le volesse dare, e l'agugla sollazzando ischifava il colpo, e lla palla ritornava per lo rinbalzo in mano al fanciullo, e cciò era sanza cessare.

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 183.6: Noi abbiamo pistolanzie senza ciessare...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 15, pag. 439.4: E dunque secondo questa maniera per li reami del mondo succiessivamente truova costui vescovo, che tutti alla perfine, i quali sanza ciessare arde, le principazioni a ssé sottomettere possa.

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 15, pag. 311.7: A questo senza cessare aveva Scipione il dì tirato, acciò che la battaglia fosse tarda, perciò che alla settima ora i segni de' pedoni concorsero ne' corni.

[u.r. 02.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]