CHENTE indef./interr./rel.

0.1 chent', chente, chenti, chentre, quent, quente, quenti, quentre.

0.2 Da che 1.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Disticha Catonis venez., XIII; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

0.7 1 Quale tipo di, di che genere, con quali qualità. 1.1 Qualsiasi, di qualsiasi tipo. 2 Come, nel modo in cui, nelle condizioni in cui. 2.1 [Come secondo termine in strutture comparative:] del tipo che, dello stesso genere di, nello stesso modo in cui. 3 Pronome relativo. 3.1 [Con funzione di sogg.]. 3.2 [Con funzione di ogg.]. 3.3 [Con funzione di altro compl.].

0.8 Francesca Faleri 09.09.2002.

1 Quale tipo di, di che genere, con quali qualità.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 67.14: Chente è la forma del mondo? Chente è la grandezza del sole?

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 6, pag. 28: Grand guerra e grand sopergio, grand tort contra rason / Me va menand Maria, ni so per quent cason.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 5, pag. 243.34: Ed alla ragione che fu detta, che se i reami e le signorie vanno per redità, delle vanno per avventura o per fortuna, perciò che l'uomo non può sapere chenti ei figliuoli sono, dovemo rispondere che appena si truova nessuno fatto umano, che in alcuna parte non sia in alcuno dubbio...

[4] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 18 rubr., pag. 121.19: In quale luogo il primaio doge stare debbia, in chente il secondo, in chente il terzo.

[5] Disticha Catonis venez., XIII, L. 4, dist. 28, pag. 80.16: una dì mostrarà a ti, quentre amigo el te serà.

[6] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 16.9, pag. 101: Ed eo dolente!, - chent'è - il mi' operare?

[7] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 2, cap. 6, par. 6, pag. 57.14: La patria, onde l'uomo è nato, tragge con una dolcezza non so io dire chente, e non si lascia dimenticare per cagione niuna.

[8] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 33, pag. 243.18: Dio ci ammaestra del presente, unde c'insegna ad cognoscere lo mondo lo quale non cognosciavamo, et mostraci chente è questo mondo.

[9] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 71a, pag. 105.18: \D.\ Quent dormire fo quello? \M.\ Sancto Ambroxio dixe ke 'l dormire fo una extaxia...

[10] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 80, pag. 110.20: k'el zudese, co dise Aristotile, no de' vardar solamente a quel ke l'omo à facto ad un ponto, ma quentre è stado tut' el tempo de la vita soa...

[11] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 82, pag. 223.15: Quest'altra cosa ci fa odiare la morte, che noi conosciamo queste cose presenti, e non sappiamo, chente son quelle, alle quali noi dobbiamo passare.

[12] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 29, pag. 140.4: Non è da guardar doncha que passion se porta, ma quentre e qual personna è quella chi la porta e chomo ella se porta.

[13] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 381-90, pag. 108.26: Che cose sono quelle di che costui parla? Chente è il modo, chenti sono i vocaboli?

[14] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 50, col. 1.1: Adunque il giogo mio un poco in miseria sostieni, e chente in gloria io sarò con misericordia io mi ti comunicherò e mostrerò.

[15] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 17, 85-93, pag. 459.16: fa qui una similitudine, mostrando la sua paura da sé a colui, a cui entra la quartana, dicendo: Quale; cioè chente, è colui che s'appressa al riprezzo; cioè allo scarizo, Della quartana; cioè della febre...

[16] Stat. fior., XIV, cap. 1 rubr., pag. 34.10: Chenti uficiali e quanti debia avere la Compagnía; e come siano electi, e per chui.

1.1 Qualsiasi, di qualsiasi tipo (seguito da proposizione al cong.).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 23, pag. 29: Ella no sta contenta sover la soa rason: / De mi, quent k'eo me sia, no i fi compassïon...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 159.5: Ma chente ch'elle sieno, secondo che dicie Ghallieno, e per santà guardare sono tutte malvagie.

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, cap. 3, pag. 185.8: come se noi ci sforzassimo di dimostrare, l'avvenimento delle cose sapute esser necessario, in chente che modo l' ordine delle cagioni si stea...

[4] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 231-40, pag. 77.20: le tigre, i leoni, i serpenti hanno più d' umanità, adirati, che non hanno le femmine; le quali, chente che la cagione si sia per la quale in ira accese si sieno, subitamente a' veleni, al fuoco e al ferro corrono.

- [Seguito da proposizione all'indic.].

[5] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 8, pag. 33.21: La quarta cosa si è il popolo, chente egli è, che die essere governato e drizzato.

2 Come, nel modo in cui, nelle condizioni in cui.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10, pag. 45.3: Cotale sentenzia è questa chente a dire: 'Se ttu porti il calzaio in piede, tu il logorrai'.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 628.13: Sopra 'l quale stando Turno, disse: Voi, Arcadi ricordevoli, rapportate questi miei detti a Evandro; io gli mando Pallas, chent'egli ha meritato...

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 319.10, pag. 203: Per ch'eo me trovo solo nel pensero / e formo ley chente veder la soglo, / e l'atto e 'l modo e 'l bel parlare altero...

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 17.16: Tu averai ciò che tu domandi: ed eleggi per tua parte queste cose, chente tu le vedi.

[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 67, vol. 1, pag. 339.19: Se noi siamo in colpa, disponeteci, sì come non degni della signoria; e se questo non basta, prendete di noi tale vendetta, chente si conviene.

2.1 [Come secondo termine in strutture comparative:] del tipo che, dello stesso genere di, nello stesso modo in cui.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 566, pag. 195: e diede lor bellezza / di membra e di clarezza, / sì ch'ogne cosa avanza / biltate e beninanza; / e fece lor vantaggio / tal chent'ïo diraggio: / che non possen morire / né unquema' finire.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 19, pag. 185.29: E maggiormente lo debbono avere ei gentili uomini, per quanto potrebbe e sarebbe maggiormente e più pericoloso, se le loro femmine non fossero buone e leali e tali chent'elle debbono essere.

[3] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 218, pag. 495: e io sapessi fare una bevanda / tal chente fu quella che bev[v]e Tristaino e Isotta, / a bere ve 'n daria celatamente una fiata...

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 20, pag. 98.23: Se io rifò un simigliante micidio chente fu il primo, ancora è maggiore...

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 12.6: Le quali cose poi che 'l padre, figliuolo di Saturno, vide da la somma rocca, pianse dentro; e dicendo i brutti conviti di Licaon non ancora appalesati, perch'erano fatti nuovamente, raccolse grandi animi e ire chenti si convenivano a Giove...

[6] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 124.7, pag. 252: e se a cercar di lei piú m'abbandono, / per avventura il contrario cercare / potre' dov'ella fosse, onde tal dono, / chente aver mi parea, non prendo mai, / ond'io rimaso son con molti guai.

[7] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 28, pag. 102.30: neuna ne potrò avere tale chente la lettera che mi mandaste...

[8] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 25, pag. 658.20: sì dicie l'altore ch'egli era tanto chiaro e riluciente sopra tutti gli altri, che se qualunche pianeto montasse suoso in oriente quando il sole andasse giù sotto in occidente e avesse quel pianeto secho un sì fatto lume chent'era quello che rendea san Govanni, ch'egli non sarebbe mai notte.

[9] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 529, pag. 511.1: In cotale dì chente lo figliuolo di Dio risuciterà, passando da morte a vita, lo padre della magione, del figliuolo di Dio, papa, farà sagrificio della messa al figliuolo di Dio, a quello albore secco...

- [Prov.].

[10] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 21, pag. 86.12: Unde si suol dire: che tal è l'uomo sanza amico, chente 'l corpo sanza l'anima.

[11] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), VII, ott. 24.8, pag. 262: si dice in brieve: / Chente asin dà 'n parete, tal riceve.

3 Pronome relativo.

3.1 [Con funzione di sogg.].

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 68, pag. 73.18: ma tu no mi pari uomo che sì siei pieno di grande scienza e di sì grande senno che tu mi potesi provare sì grande maraviglia chent'è contra natura e incontro a costumanza, né unque udito no fue.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 7, cap. 9, pag. 210.21: Dicono i Greci, che quelli di Egitto piglian segno in questo modo che seme debbia l'anno aver buona uscita, e chente no.

[3] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 146, pag. 119.10: Adunque àj che lla poxexxione del quadro è 24 1/2 e ora puoj dire che ttal parte pigla il quadro, chent'è 24 1/2 di tutta la poxixxione del tondo?

3.2 [Con funzione di ogg.].

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 17, 40-54, pag. 335, col. 2.7: Ditto del senso de l'audito, qui tocca chente li parve al senso del viso...

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 6, cap. 11, pag. 198.9: E se piace questo modo, tollansi due ordini di tavole, per lungo, e per traverso, e pognamvi su paglia, ovver felce, egualmente aggessandola con una pietra chente in mano possiam tenere...

3.3 [Con funzione di altro compl.].

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 38, pag. 501.4: Il quale con ciò fosse cosa che afflitta e poco meno ispenta la repubblica vedesse, per quello medesimo provedimento chente in qua drieto avea Nerva eletto Traiano... || Cfr. Orosio, Hist., VII, 34, 2: «Qui cum adflictum ac paene conlapsum reipublicae statum videret, eadem provisione, qua quondam legerat Nerva Hispanum virum Traianum...».

[u.r. 26.10.2020]