CIOCCO s.m.

0.1 ciocchi, cioccho, çocche, çocchi, çocho.

0.2 Etimo non accertato. || DEI s.v. ciocco (lat. soccus), non prob. secondo DELI 2 s.v. ciocco (voce di origine sett.).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.); Stat. venez., 1366.

0.5 Anche plur. neutro (çocche).

0.7 1 Ceppo da ardere. 2 Grosso pezzo di legno.

0.8 Ilde Consales 17.07.2002.

1 Ceppo da ardere.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 18.100, vol. 3, pag. 303: Poi, come nel percuoter d'i ciocchi arsi / surgono innumerabili faville, / onde li stolti sogliono agurarsi, / resurger parver quindi più di mille / luci...

2 Grosso pezzo di legno.

[1] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 356, pag. 122: Per eser ghomba, dritta o storte, / Grossa e sutile e d'ogn' altra sorte, / Che abia radice, over bon çocho, / Ciascuna è bona e 'l ver ti ttocho.

[2] Stat. venez., 1366, cap. 166, pag. 80.18: vendere o far vendere in Vensia legne, de çascuna condicion che le sia, altramente che a charro o nomero over conto e non ad ochio, se elle non fosse çocche, le quale se possa vendere ad occhio e sàrcine a nomero...

[3] Stat. venez., 1366, cap. 167, pag. 80.43: toiano la prima mane de çascun colto dala parte de sovra et da ladi per mostra de quelle, çoè deli colti che acharrare vorano, e ghettino fora deli colti le legne forchude over cum rammi et çocchi, e quelli non acarrino cum le altre.

[u.r. 16.03.2009]